(Comitato organizzatore) Dopo tanto peregrinare, finalmente una splendida edizione della Maratona di Ragusa (la più Internazionale della serie!)
Tradizione rispettata anche quest'anno, e per giunta con un'ulteriore domenica baciata dal bel tempo, con temperature non proprio da inverno inoltrato, ma più prossime alla primavera mediterranea, che hanno fatto la gioia dei tanti partecipanti, provenienti non solo dalla Sicilia, ma da numerosissime regioni d'Italia ed anche da 10 nazioni diverse (un vero record da questo punto di vista, per la piccola e simpatica Maratona siciliana).
Già accennato del 1° posto nei 42,195 km per il giovanissimo calabrese Stefano Sestito a suon di record personale di poco meno di 2h45', davanti ad un bel terzetto di fondisti locali della Pol. "No al doping" di Ragusa Ibla (Cosimo Azzolini, Enzo Taranto e Cristian De Giorgi), che si erano preparati a fondo per la "maratona di casa" che valeva soprattutto (come tradizione da diversi anni a questa parte..ndr!) come Campionato Provinciale Csain di specialità e prima prova del Gran Prix Provinciale Fidal di corsa su strada, assieme alla prova collaterale della StraRagusa sui 21,097 km, che ovviamente aveva una partecipazione maggiore, con la stragrande maggioranza dei partecipanti provenienti dalla Provincia di Ragusa.
La Straragusa partita circa 2 ore dopo della Maratona ha visto il successo del ragusano Giorgio Mirabella della Padua Ragusa in poco meno di 1h14' di percorrenza. L'edizione di quest'anno ha sicuramente avuto un incremento di partecipazione da "Oltre Stretto", soprattutto grazie alla funzionalità dall'Agosto 2013, del nuovo Aeroporto Civile di Comiso (posto a 15 km da Ragusa) nato dalle ceneri della vecchia Base Nato dei Cruise nucleari, che grazie alle varie tratte "Low-cost" ha consetito a diversi podisti di giungere "più facilmente" nella sede di quella che fino a poco tempo fa era la "maratona più scomoda ed irraggiungibile d'italia", e per il futuro il trend, da questo punto di vista di trasporti e raggiungibilità, è fortunatamente molto in positivo.
Ma l'edizione 2014 della Maratona Ragusana, verrà ricordata forse per la fine della sua cronica "fase pioniristica dal 2004 ad oggi" ed anche per la vicinanza (finalmente!) delle Istituzioni cittadine, col Sindaco Federico Piccitto, presente assieme all'Assessore allo Sport Iannucci in tutte le fasi di arrivo e premiazioni e a fare gli onori di casa per un'altro Sindaco, Luigi Ammatuna della vicina localita rivierasca di Pozzallo, famosa soprattutto per esser meta di barconi di migranti e sede di uno dei più grandi Centri Accoglienza della Sicilia assieme a quello di Lampedusa.
E' proprio in riferimento alla presenza del Sindaco di Pozzallo che, soprattutto, val la pena di sottolineare - la performance dei 15 ragazzi africani, non certo provenienti da Paesi leder della corsa (Come Kenya ed Etiopia) ma fuggiti da Stati poverissimi e con minor tradizione atletica come Gambia e Senegal (eccezion fatta per qualche ostacolista e ottocentista del recente passato come Ahmadou Dia Bah, Moussa Fall, Babacar Niang,ndr..!), ma che alla Maratona di Ragusa han voluto esserci, correndo con lo "status-conquista" di "Liberi Cittadini" garantito dagli Articoli 3, 13,17 e 18 della Nostra Costituzione, relativi alla "pari dignità" tra tutti i soggetti partecipanti nelle Libere iniziative organizzate nel territorio,ed ai quali le iniziative "No doping" e Csain in Provincia di Ragusa si identificano al massimo, con il concetto di "pari dignità tra tutti" che è sempre il Dogma-principe ed il filo rosso che accomuna i vari eventi organizzati dalla Polisportiva di Ragusa Ibla.
E tornando alla prova sportiva di questi ragazzi ospiti del CPA di Pozzallo, (più folkloristica che atletica vera e propria, ma dal grande significato umano), va sicuramente apprezzato il tempo del miglior arrivato, del senegalese Sulman Bah al traguardo col crono di 4h12', fino ad arrivare al crono del maratoneta senegalese più anziano (anche per certi versi il coach improvvisato del gruppo) Mamadou Mbengena che, quasi "alla Dorando Pietri", tagliava il traguardo assieme a due suoi compagni d'avventura in oltre 5h27' minuti di percorrenza.
Ma questa è la vera essenza dello Sport, una "maratona improvvisata" ed una bella prova d'orgoglio, per dei ragazzi dal futuro incerto, con scarpette, canottiere e pantaloncini assemblati alla meno peggio dai volontari del Centro, e soprattutto inneggianti al bellissimo slogan del "Say No to Racism", che ha strappato il grande applauso di tutti i colleghi maratoneti sotto il gonfiabile di partenza, e l'ammirazione di tutti nella finish-line d'arrivo di Ibla.
Ed ecco che si prospetta (molto probabilmente come Pasqua dell'Atleta il prossimo 13 di Aprile), la prima edizione della "Hope Marathon"" per coprire la distanza tra i due citati CPA Iblei, che stavolta non saranno solo luoghi di indifferenza e solitudine, ma location per una festa sportiva all'insegna della fratellanza e dell'integrazione.
A breve si forniranno maggiori dettagli su tale iniziativa ancora in fase embrionale, ma che gli organizzatori della Maratona Iblea han "colto al balzo"!.
Gino Paolo Francesco, ha come caratteristica da rammentare, quella di aver corso "appena" 82 Maratone diverse nell'appena trascorso 2013 (recordman italiano, per questo giramondo piemontese, supermaratoneta dell'ultima generazione..ndr!), mentre Enitza George da Panama, anch'essa una Giramondo delle 42 km, con un'altro record personale "più unico che raro", ovvero quello di aver completato la Maratona di Panama City 2011, nel tempo di 7 ore e 15 minuti, ma correndo in stato di gravidanza di "ben 6 mesi".
Una bella performance e un bel coraggio (non c' è che dire!) per questa giramondo panamese, piombata a Ragusa per caso, con un cambio di programma dell'ultimora (doveva partecipare ad una Maratona Australiana a circa 50 gradi di temperatura, venendo dalla temperature polari a -20° di Chicago dove alloggiava per fine anno), non s'è l'è sentita d'affrontare questo incredibile sbalzo numerico, e sfruttando le tratte convenienti (Panama-Londra; Londra-Comiso), s'è giocata (senza pentirsene affatto! stando alle sue dichiarazioni) la carta di riserva della Maratona di Ragusa a cui ha partecipato, quasi senza saperne l'esistenza fino a pochi giorni prima.