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28 gennaio 2013 1 28 /01 /gennaio /2013 11:15
Eleonora Suzzio all'arrivo della 14ma edizione della Maratona di Siracusa - Foto di Maurizio CrispiPubblichiamo di seguito il racconto di Eleonora Suizzo che, nell'occasione della 14^ edizione della Siracusa City Marathon, ci ha inviato per la prima volta un suo contributo al quale, ovviamente, siamo felici di dare la massima visibilità.
Eleonora Suizzo (ASD Archimede), ha completato la maratona in 4h12'21, classificandosi 85^ in graduatoria assoluta (su 115 finisher al traguardo dei 42,195 km) e 6^ tra le donne (2^ categoria TF).
Ad Eleonora Suizzo diamo il benvenuto nella tribù di Ultramaratone Maratone Dintorni e ci completiamo con lei per qusto suo primo racconto di gara, augurandoci che a questo ne seguano molti altri!
(Eleonora Suizzo) Sono stanca, maledettamente stanca, di una stanchezza purificatrice e chiarificatrice.
Da testarda e caparbia quale sono, ho deciso di correre la maratona di Siracusa a sole due settimane dalla maratona di Ragusa.
Immaginavo, anzi ero sicura, di incontrare il mio amico muro molto prima del fatidico trentesimo chilometro, ma non pensavo che mi sarei schiantata contro una  barricata!
Vi racconto, con le poche energie che oggi ho in corpo, la mia avventura.
Le prime luci del mattino fanno ben sperare. L'aria é frizzante, ma il sole fa capolino all'orizzonte e non ci abbandonerà fino alla fine.
Oggi provo le mie nuove calze a compressione graduata.
Dicono che migliorino  la circolazione ed evitino la comparsa di crampi non graditi durante la gara. Essendo di un colore acceso: fucsia e abbastanza frivolo, anche se non sortiranno l'effetto desiderato, mi permetteranno di essere comunque facilmente riconoscibile.
Non so ancora cosa aspettarmi da questa giornata in corsa, di sicuro completerò la mia decima maratona, di sicuro conoscerò persone che condividono la mia stessa passione e che portano con sé storie e aneddoti da raccontare.
Poco dopo lo sparo di inizio, mi ritrovo accanto un amico. È lo stesso amico con cui ho corso fino al diciottesimo chilometro in occasione della maratona di Ragusa. Lui parla tanto e questo mi sta bene perché mi distrae, corre con me perché vanta le mie doti di runner dal passo costante (quando sto bene, preciserei io).
Ho delle sensazioni buone fino al giro di boa della mezza maratona, alle rive del fiume Ciane; da lì il percorso si biforca e i maratoneti seguono un'altra strada.
Cominciamo a divertirci, il panorama di fronte a me mi appare solitario e torrido. Il sole mi scalda, come in primavera, e corro su una strada in saliscendi, ci sono altri due falsi piani in salita e poi un cavalcavia. Mi sfianca, ma le mia gambe sono ancora reattive e il mio fiato pure. Il mio amico mi dice allora che ci aspetta un circuito alquanto statico e noioso da ripetere due volte; non ne sono entusiasta ma almeno non ci sono auto che passano e posso ascoltare il ritmo del mio cuore e dei miei passi in tranquillità.
Al secondo giro del circuito di 6 chilometri, mi accorgo che comincio a faticare, ingurgito prontamente un integratore, che però non sortisce l'effetto sperato. Il mio amico si allontana e, giustamente, lo faccio allontanare: ogni maratoneta deve andare, ad un certo punto, per la sua strada. Incontro un altro amico che si accorge che sono in piena crisi. Non mi lascia, cammina con me quando ho bisogno di recuperare e riparte con me quando riprovo a correre. "meglio soffrire in coppia che da soli" - mi dice. Un po' come "nella buona e nella cattiva sorte", del rito nuziale.
Ma è un motto che vale sia in maratona che nella vita reale.
Io nel frattempo ho sete, tanta sete, troppa sete. Ad ogni rifornimento bevo due bicchieri d'acqua, prendo fiato e riparto.
Ma ecco di nuovo il cavalcavia. In condizioni normali lo supererei sorridendo, ma oggi mi sembra una montagna insormontabile.
Vincenzo ci prova ancora a tirarmi su, ma io so dentro di me che sto per arrendermi. Gli dico di andare.  Sono al 33 esimo chilometro e avverto strane sensazioni. Il motore della mia auto ha acceso la spia della riserva, sono in calo energetico, gli zuccheri sono esauriti, il mio cervello e' in tilt. Conosco i sintomi ma chissà perché tutte le volte si manifestano in maniera diversa. Spengo il garmin, la mia gara con il tempo finisce qua.Eleonora Suizzio alla 14ma edizione della Maratona di Siracusa - Foto di Maurizio Crispi Comincia la mia lotta per la sopravvivenza. Riesco solo a camminare perché mi viene la nausea, mi sento mancare, ho sonno, ho freddo. Il sudore mi si è asciugato addosso e so che questo non va affatto bene. Provo a fare un cenno ad un ragazzo dell'organizzazione in scooter, ma non si accorge che sono in sofferenza piena. Mi voglio fermare, voglio tornare a casa, voglio vedere mio figlio, la mia famiglia. Ma nessuno si accorge di me. Bene Ele, mi dico, perché io mi parlo quando sono in gara, sola con me stessa. Dobbiamo arrivare, non importa come e in quanto tempo.
Ho camminato per 6 chilometri, ho incontrato tanti che come me camminavano e che poi ricominciavano a correre, è  stato come tornare alla mia prima maratona ed ho capito perché mi piace correre le lunghe distanze.
Non è solo una sfida con il mio corpo e con la mia mente, ma è anche il piacere di incontrare uomini speciali, ognuno con la propria storia di motivazioni, con il proprio bagaglio emotivo e con il proprio cuore.
Ritorno alla strada per ultimare il racconto della mia avventura siracusana.
Arrivo a leggere il cartello del 38 chilometro. Sosto all'ultimo ristoro, prima del l'ennesimo cavalcavia all'orizzonte e assaporo l'arancia più dolce, succosa e gustosa della mia vita, allora arriva un gentil giovane in groppa al suo cavallo (lo scooter) che mi dice se sono in difficoltà e se voglio un passaggio. Leggo 39° km, e dico: No, grazie adesso arriverò sulle mie gambe.
Sono al 40° e penso che adesso Claudio si starà chiedendo cosa mi è successo e si starà anche preoccupando.
Ed e' vero. Mi si affianca un simpatico ragazzo con una vespa rossa che mi chiede se va tutto bene, perché al traguardo mi stanno aspettando.
Sono viva, rispondo io. La cosa più carina é stata che quel ragazzo, prima ha tranquillizzato Claudio che mi aspettava per la foto di rito al traguardo e, poi, è tornato da me e mi ha accompagnata fino all'arrivo.
Note stonate: i commenti calorosi di persone che non sanno stare al mondo e ti insultano perché sulle loro macchine costose non hanno neanche idea di quello che stai facendo del significato e della bellezza di questo sport, che è salute, vita e orgoglio di essere uomo.
Per concludere, sono arrivata ben oltre le quattro ore dalla partenza, ma il sorriso di chi mi aspettava é stato un abbraccio caloroso, una ricompensa della sofferenza patita e una prova che, eccetto qualche pecora nera, il mondo dello sport e della corsa, sopra ogni altra cosa, e' sano.

 
Foto di Maurizio Crispi
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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
Visitatori unici 380 449
Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
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