Un follower di questo giornale online e della equivalente pagina Facebook, mi scrive chiedendomi come mai siano così carenti le notizie circolanti nel web sulle ultramaratone (soprattutto relativamente agli eventi inseriti in calendario nazionale IUTA) e sugli eventi internazionali in cui gli Azzurri si sono già impegnati (come a Belvés, FRA) oppure sui prossimi, di cui quello imminente è il Campionato del Mondo IAU 24 ore su strada che si svolgerà a Steenbergen (Olanda tra l'11 e il 12 maggio prossimi).
Di seguito ciò che scrive Nico Leonelli e la mia risposta.
(Nico Leonelli) Non capisco come mai, ultimamente le notizie riguardanti il mondo delle Ultramaratone sono cosi rare e ridotte.
Perfino il sito istituzionale dello IUTA e' stato molto carente riguardo ad un evento internazionale come il Campionato europeo dei 100 km, dapprima non informando chi erano gli Azzurri convocati a rappresentare l' Italia e, successivamente, non spiegando come mai il Campione del mondo uscente Calcaterra e gli altri forti atleti come D'Innocenti, Boffo, caroni, Carlin, Marin, per citarne alcuni, erano assenti.
Stesso discorso per i Mondiali di 24 ore, in cui a pochi giorni dall' evento, non c'e' uno straccio di notizia e ne tantomeno sappiamo chi saranno gli Azzurri e le Azzurre a rappresentare l' Italia.
Sinceramente trovo molte piu notizie dettagliate sulle gare paesane della mia regione che su questo evento mondiale che si fara' in Olanda... e questo sinceramente mi dispiace.
Questa la mia risposta
Caro Nico, io mi danno per questo stesso motivo, dovendo e volendo fare il "comunicatore" qui sul mio giornale online e sulla pagina FB equivalente.
Allo stato attuale i signori della IUTA (dirigenza e addetti vari) non diramano notizie (pochissime le pubblicano nella loro pagina istituzionale), ma soprattutto non inviano più un solo comunicato stampa che tale possa dirsi. E nemmeno io so dire perchè le cose abbiano preso questa piega.
Come tu sai, sino ad un certo punto (diciamo sino a metà del 2010) io ero l'incarico dell'Area Comunicazioni della IUTA e gestivo anche la sua pagina web (al 90% dei contenuti), con passione e dedizione.
Poi, per motivi che sarebbe troppo lungo spiegare, ho dovuto lasciare ed è anche per questo che non ho più presentato la mia candidatura come componente del Consiglio direttivo per il quadriennio 2013-2016, ritenendo che ciò che avevo fatto sino a quel momento non venisse adeguatamente valorizzato.
C'è indubbiamente qualcosa che non sta funzionando più a dovere e chi si occupa della pagina web IUTA si limita a inserire sporadiche notizie, ma senza un progetto organico.
E chi gestisce l'Area Comunicaziioni non inoltra - come dovrebbe fare - dei comunicati stampa che si possano dire tali e che abbiano un carattere di "universalità". Sì, qualche comunicato stampa ogni tanto parte, ma solo verso destinazioni di "amici" o di altri siti istituzionali (come, ad esempio, la FIDAL).
E' davvero tutto molto sconsolante.
Per quanto riguarda l'assenza di Giorgio Calcaterra all'Europeo, la versione uffciale data dai Dirigenti IUTA è che si fosse infortunato. In realtà, a differenza di Alberico Di Cecco (che ha dovuto passare il turno, pur essendo tra i convocati, a causa di un infortunio sopraggiunto all'ultim'ora), sappiamo tutti che per Giorgio Calcaterra l'obiettivo davvero importante ed irrinunciabile per lui è la partecipazione alla 100 km del Passatore (dove, vincendo quest'anno, sarebbe alla sua 8^ vittoria consecutivo e dove si aggiudicherebbe anche il titolo prestigioso di Campione Italiano FIDAL 100 km.
Dei motivi di altri atleti assenti, non so: tuttavia ti posso dire che le scelte, a mio modo di vedere, sia per gli uomini che per le donne, sono state oculate e hanno tenuto conto della necessità di selezionare coloro che hanno dimostrato di possedere nelle diverse ultramaratone in cui si sono messi alla prova carattere e determinazione nel portare a termine la gara, onorando così la maglia azzurra con una condotta di gara irreprensibile.
Cosa che è accaduta a Belvés, pur in mancanza di un risultato di eccellenza a causa della mancanza dei "fuoriclasse": ciònondimeno, le donne italiane (alle quali va tutto il mio plauso) hanno conquistato il terzo gradino del podio europeo nella classifica a squadre.
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