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9 marzo 2015 1 09 /03 /marzo /2015 19:57
Circuito Ecotrail Sicilia 2015. Con l'Ecotrail di Monte Pellegrino, 3^ prova del circuito, riparte il Vilardo Doggy Trail

In occasione dell’Ecotrail di Monte Pellegrino del prossimo 22 marzo 2015, ritorna il Vilardo Doggy Trail. che negli anni passati ha già riscosso molto successo tra i padroni di cani e i loro fedelissimi amici a quattro zampe.
Gli amanti della natura, potranno viverla - di corsa o camminando - in compagnia del loro miglior amico che, come cita il regolamento, è il capo equipaggio, mentre al padrone non rimane che ricoprire il ruolo di accompagnatore.

Quello di Monte Pellegrino è il primo di 4 appuntamenti che porteranno i trail runner a quattro zampe anche sulle Madonie il 22 agosto in occasione dell’Ecotrail della Luna, sui Nebrodi il 6 dicembre per il Trail dei Nebrodi e, infine, il 20 dicembre, a Ficuzza per l’Ecotrail che concluderà anche il Circuito Ecotrail Sicilia a cui sono associate le corse/camminate.

La logica – spiega Aldo Siragusa, responsabile generale del Circuito Ecotrail Sicilia – è quella di portare a conoscere i nostri parchi e riserve al maggior numero possibile di persone. Vogliamo coinvolgere le famiglie con tutti i loro componenti, e il Vilardo Doggy Trail è la nostra ultima invenzione per raggiungere lo scopo”.

Pur trattandosidi una non competitiva, alla fine di ogni prova verrà effettuata una premiazione simbolica che attribuirà dei premi ai primi 10 classificati.

Un premio speciale verrà consegnato, alla fine delle quattro prove, a chi prenderà parte ad almeno tre di esse.

L’appuntamento è per le 8.40 alle Scuderie Reali del Parco della Favorita.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito www.ecotrailsicilia.it.

 

Vilardo Doggy Trail Regolamento 2015

L’ASD Sportaction, in collaborazione con la ditta Vilardo, organizza quattro appuntamenti in Sicilia di camminate non competitive a premi riservate ai cani accompagnati dal padrone.

Le date

  • 22 marzo Palermo R:N.O. di Monte Pellegrino 3 km
  • 22 agosto Caltavuturo Parco delle Madonie 3 km
  • 6 dicembre Cesarò Parco dei Nebrodi 4 km
  • 20 dicembre Ficuzza R.N.O. del Bosco della Ficuzza 4 km

Norme generali. Il capo equipaggio è il cane, il padrone ha titolo di accompagnatore.

Il percorso è in gran parte sterrato.

Il cane deve essere portato tramite pettorina, è vietato il collare. Per tutto il tracciato cane e padrone devono procedere insieme, non è consentito al padrone trascinare il compagno.

È fatto obbligo di prestare eventuale soccorso ad altri partecipanti in difficoltà.

Nei tratti in cui il tracciato attraversa la viabilità ordinaria, che non sarà chiusa al traffico veicolare, i concorrenti sono tenuti al rispetto del codice della strada.

Ad ogni partecipante verrà consegnato un pettorale che dovrà conservare per tutto il Circuito, in caso di smarrimento ogni ulteriore pettorale avrà il costo di € 1,00.

Si ha l’obbligo, per salvaguardare la propria incolumità, di non allontanarsi dal percorso. Il concorrente che si allontana dai sentieri segnalati, non è più sotto la responsabilità dell’Organizzazione.

Il padrone si assume la responsabilità del buono stato di salute e del carattere socievole del cane.

L’Organizzazione ha facoltà di allontanare i cani che dimostrano aggressività nei confronti degli altri cani o persone.

Partecipazione. È consentita ai cani accompagnati da padroni tesserati per un Ente di Promozione Sportiva. I non tesserati possono fare richiesta di tesseramento per l’ACSI contestualmente alla domanda d’iscrizione allegando il documento d’identità e un certificato medico per attività non agonistica rilasciato dal medico di famiglia.

Iscrizioni. Vanno effettuate inviando via email a iscrizioni@ecotrailsicilia.it l’apposita scheda d’iscrizione compilata in tutte le sue parti. Al ritiro del pettorale verrà richiesta la quota d’iscrizione di € 5,00.

Classifica. Al termine della prova verrà stilata una classifica simbolica in base all’ordine d’arrivo.

Al termine delle quattro prove verrà stilata una classifica che tiene conto della somma dei piazzamenti di ciascuna tappa

Premiazioni. Saranno premiati i primi 10 cani. A turno, a partire dal primo classificato fino al decimo, saranno chiamati i cani a scegliere il premio tra quelli messi in palio.

Al termine delle tre prove verranno premiati i 10 cani che avranno preso parte ad almeno tre prove

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3 marzo 2015 2 03 /03 /marzo /2015 23:37
Ecotrail della Val d'Ippari 2015. Gerlando e quell'irresistibile bisogno che poi ti fa correre più veloce per recuperare il tempo perduto

Gerlando Lo Cicero onnipresente nelle gare siciliane! Si può veramente dire che non se ne perda una o che, almeno, ci provi con passione e dedizione! Per compensare la frustrazione di non aver potuto correre la Maratona di Messina dello scorso 22 febbraio, cancellata a causa del maltempo, eccolo ritornare al trail che è la sua nuova, autentica, passione, con la partecipazione all'Ecotrail della Val d'Ippari (Ragusa) valevole come seconda prova del Circuito Ecotrail Sicilia 2015, dove ha avuto la soddisfazione di un buon piazzamento di categoria (7° arrivato degli M45), malgrado il ritardo nella partenza a causa d'un non prorogabile espletamento e premiato come terzo per abbandono della scena di gara da parte di quelli classificati prima di lui, in applicazione del regolamento del Circuito Ecotrail che prescrive che che alla cerimonia delle premiazioni bisogna essere presenti e che, in assenza, il posto (solo ai fini delle premiazioni e della ricezione di eventuali premi/trofei spetta a quello che segue nella graduatoria..
Ma ecco il suo resoconto
.

(Gerlando Lo Cicero) Stipati in quattro su una Fiat multipla arriviamo a Vittoria!
Corriamo l'Ecotrail della Val d'ippari e, quindi, siamo pronti per tornare a casa tutti e quattro premiati!

Già, tutti e quattro sul podio ognuno per la sua categoria!
Io però, onore alla verità e alla sportività, sono salito sul terzo gradino del podio di categoria MM 45 per "premiazione d'ufficio" e non per merito!

Tra pini d’Aleppo, sentieri veloci e bagni che non si trovano: il mio Ecotrail della Val d’Ippari!

Seconda tappa del calendario ecotrail Sicilia 2015, la banda dei trailer siciliani viene ospitata nella bellissima cittadina di Vittoria, in provincia di Ragusa, e nella sua stupenda Valle d’Ippari, questa domenica 1 marzo!
È stato un trail stupendo, con sentieri molto veloci da correre e un dislivello che ti mette si a dura prova (altrimenti che trail sarebbe?) ma che comunque ti lascia respirare le gambe, il fiato e l’anima!
17 chilometri di scorrevolezza e di continui alternarsi di salite, discese e tratti pianeggianti! Immersi in una natura dai mille volti: dalle verdissime colline ragusane, baciate oggi da un caldo e splendente quanto inatteso sole, alle campagne di agrumi da attraversare ai boschi di pini, con la presenza del caratteristico e protetto “Pino d’Aleppo”!
La mia personale gara è andata bene, anzi direi benissimo alla luce di quanto mi è accaduto per colpa del mio stomaco poco prima della partenza!
Sinceramente nei primi chilometri che correvo, ero parecchio demoralizzato! Avevo il pensiero fisso alla classifica di categoria, speravo di piazzarmi tra i primissimi della M45 (anche se non tra i primi tre di categoria, perché sapevo che pur essendo assenti oggi tanti atleti della M45 fortissimi come per esempio il campione Giuseppe Cuttaia e altri, comunque c’erano almeno tre o quattro di categoria troppo più forti di me per cui l’idea del podio non era nei miei pensieri, questo è scontato!

Però speravo di riuscire a piazzarmi tra i primissimi, (si!) e questa mancata speranza mi ha alquanto atterrato mentalmente in quei primi chilometri!
Poi però, vuoi la bellezza del paesaggio attorno e dei sentieri che superavo, vuoi che man mano comunque riuscivo a riconquistare posizioni su posizioni, superando tantissimi atleti davanti a me, vuoi che decisi improvvisamente di fregarmene della classifica e di godermi la gara in se al di la di qualunque risultato, man mano che scorrevano i km la mia mente si è liberata di quel peso un po opprimente e la mia gara mi ha restituito tutta la bellezza e la voglia di correre che desideravo già dai giorni precedenti alla manifestazione!
Ma cosa mi è successo? Letteralmente sono andato a….cag***! Perdonatemi la mancanza di eleganza in questa mia espressione, ma-  santa pazienza - è stato proprio cosi!
Pochissimo prima della partenza, improvvisamente avverto un forte stimolo intestinale! Mi conosco, conosco il mio stomaco e il mio organismo: sapevo che se non mi fossi liberato prima di partire, avrei avuto poi seri problemi di stomaco durante la gara! Cosi saluto l’amico Antonio Sgammeglia che fino a quel momento era insieme a me nel piazzale del parcheggio auto, e corro a cercar un bagno!

Disgraziato me se ho trovato un Bar! Niente!
Comincio a girare e rigirare per le viuzze del paese ma nulla! Ero disperato! Torno indietro, verso l’auto, poi mi ricordo che Antonio mi aveva indicato un posto recondito di campagna, li nei pressi! Lo cerco, lo trovo ed è la mia liberazione!
Ringrazio il cielo e mi precipito correndo piu veloce che riuscivo verso la Villa comunale: arrivo e il sospetto che mi spaventava si avvera! Non trovo più nessuno! Neppure un solo atleta col pettorale! Disperazione, capisco che la gara è gia partita! Una signora col marito e i figli mi dice che son partiti da poco, chiedo in che direzione, mi indica indietro di nuovo verso il cancello e poi subito a sinistra restando dentro la villa, mi giro su me stesso e scappo via come un matto a inseguire i podisti che non vedevo da nessuna parte!
Appena fuori dalla villa comunale, quando la stradella cominciava a scendere però vedo pochissimo avanti gli ultimi podisti: erano i più lenti, la coda della gara!
Dico a me stesso “Meno male, forse non sono partiti da troppo prima di me!” e comincio a scendere quella stradella più forte che riuscivo!
Avevo i n mente solo una cosa: recuperare quante piu posizioni possibili a costo di rompermi l’osso del collo cadendo o a rischio di scoppiare anzitempo per il ritmo troppo veloce alle mie caratteristiche!
Cosi comincio a sgranellare man mano tantissimi atleti sorpassandoli uno per uno!
Mi sono trovato anche più volte “chiuso e imbottigliato” tra i podisti nei singole track!
Alcuni capendo la mia fretta si scostavano lasciandomi passare, ma tanti altri nulla, nonostante chiedessi loro il passo restavano fermi a sbarrarmi il passo e non riuscivo a sorpassarli! Pazienza, mi dicevo ogni volta, alla prima occasione me lo levo di davanti anche questo!
E cosi fu!
Correvo e vedevo alternarsi continuamente le salite alle discese alle pianure: in salita arrancavo meglio che potevo, ma son riuscito stavolta a non fermarmi mai, erano salite comunque non cosi tremende e impossibili e pur se rallentavo tantissimo comunque riuscivo sempre a corricchiare! In discesa la musica cambiava: giù come un matto, senza freni, ne ai piedi e neppure in testa! Non avevo paura, correvo in discesa piu veloce che mi riusciva quando poi finalmente il grosso dei podisti era dietro di me e non ero piu alle prese con rallentamenti di podisti più lenti.
Sì, non avevo paura oggi in discesa e correvo realmente come un dannato con in mente solo il pensiero di farmi più avanti possibile nella classifica di categoria!
A volte mi trovavo a parlare con i miei stessi pensieri, mentre scendevo veloce: “Piano Gerri, non esagerare che se ti rompi un piede poi starai fermo mesi e mesi e buonanotte tutte le altre gare in calendario”!
Ma subito dopo un altro me mi parlava: “Gerri, corri più forte ancora, sei in gara adesso e le gare vanno corse meglio che si può, pazienza se ti romperai un piede, ma intanto giù veloce più che puoi”!
In pianura invece ho cercato di tenere un passo abbastanza veloce ma tanto da permettermi comunque di respirare e tirare un po i remi: avevo anche bisogno di recuperare il fiato ogni tanto e, per farlo, ho approfittato dei tratti pianeggianti o in falsopiano!
E sono andato avanti cosi fino alla fine!
Nell’ultima discesa, abbastanza lunga, riconosco avanti a me Giuseppe D’Adamo, mio caro amico e atleta della mia stessa categoria!
Capisco, per vedermelo li davanti non troppo lontano, che sono riuscito a recuperare dunque tantissime posizioni, nonostante la mia partenza in ritardo! Bene, mi dico, e lo punto!

Mi ero messo in testa di provare a superare anche lui, ma dannazione come corre velocissimo questo qui, in discesa!
In quel momento mi sono ricordato allora che Giuseppe è un discesista puro e, infatti, in quella discesa invece di avvicinarmi a lui lo vedo allontanarsi un po' di più!
Poi, inizia l’ultima salita, quella proprio sotto al paese e che ci fa rientrare dentro la Villa comunale!
Questa salita mi uccide! So che è l’ultima, sento la voce di Aldo come sempre che parla al microfono e capisco che sono quasi giunto alla fine! Ma adesso sono stanco realmente!

Gli ultimi metri di quella salita che mi si apre davanti infinita mi tocca farli stavolta camminando!
Raggiungo dei gradini a semicerchio: c'è il pubblico affacciato alla ringhiera metallica che mi sprona, qualcuno mi dice che sono ormai arrivato!

Riesco a salire quella scala di marmo correndo di nuovo, vedo il traguardo!
E’ fatta!
In classifica poi leggerò: Gerlando Lo Cicero, 30 esimo assoluto e ottavo di categoria, con il tempo di 1h38’18”
Prima di me soltanto 7° della categoria MM45!
Mi sono lasciato dietro  tantissimi runner!
Ma sono stanco! Addirittura più stanco che al monte Cofano [Cofano Trail] pur essendo stato questo ben più lungo in km!
Ma oggi, alla Valle d’Ippari, ho corso tutti i 17 km praticamente sempre al limite delle mie capacità fisiche e mentali: a causa di quell'imprescindibile bisogno e del consegue espletamento dovevo recuperare tanta gente davanti a me!

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2 marzo 2015 1 02 /03 /marzo /2015 07:55

Festa di sport e natura a Vittoria, dove il 1° marzo 2015 - sotto uno splendido sole primaverile - si è disputato l’Ecotrail della Val D’ippari, secondo appuntamento del Circuito Ecotrail Sicilia 2015.

Oltre 200 i trail runner che si sono dati amichevolmente battaglia lungo i sentieri scoscesi della Riserva Naturale del Pino d’Aleppo.

Tante novità sul podio, con Giuseppe Licitra della Atletica Padua Ragusa a chiudere per primo i 17 km della prova agonistica, col tempo di h 1.21.14, davanti a Massimo Cassibba dell’ASPD No Al Doping e alla Droga e Salvatore Pillitteri della CUS Palermo. Tra le donne prima Maria Fernanda Mirone dell’ASD Barocco Running Ragusa, davanti a Graziella Bonanno dell’ASD Etna Trail e alla compagna di squadra Concetta Di Paola.

Tanti anche i partecipanti di ogni età e grado che hanno preso parte ai walk trail non agonistici e all’Ecopasseggiata guidata al sito naturalistico delle Grotte Alte, voluta fortemente dagli organizzatori dell’evento, giunto alla sesta edizione, per dare a tutti la possibilità di fruire delle peculiarità naturalistiche e paesaggistiche di questo territorio.
A promuovere l’evento l’ASD No al Doping e alla Droga, in collaborazione con il Comune di Vittoria e con il coordinamento di ASD Sportaction, società promotrice del Circuito Ecotrail, che dopo la tappa ragusana ripartirà da un altro appuntamento classico, il prossimo 22 marzo, l’Ecotrail dI Monte Pellegrino, terzo dei diciassette appuntamenti stagionali in programma.

Per ulteriori informazioni www.ecotrailsicilia.it

Le riprese video sono state realizzate da Gioacchino Migliore.

 

Circuito Ecotrail Sicilia 2015. “Vittoria” per tutti con l’Ecotrail della Val d’Ippari
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1 marzo 2015 7 01 /03 /marzo /2015 06:21
Circuito Ecotrail Sicilia 2015.  Alla scoperta del Pino d’Aleppo, va di scena l’Ecotrail della Val d’Ippari

Il 1° marzo 2015, festa della natura a Vittoria, dove - nella Riserva del Pino d'Aleppo - va di scena l'Ecotrail della Val d'Ippari, valevole come seconda tappa del Circuito Ecotrail Sicilia 2015.

Tappa ragusana per la carovana del trail siciliano. Domenica 1 Marzo, va in scena a Vittoria l’Ecotrail della Val d’Ippari, secondo appuntamento stagionale del Circuito Ecotrail Sicilia 2015. Una classica ormai imprescindibile per gli amanti della corsa in natura, giunta alla sesta edizione, promossa dall’ASD No al Doping e alla Droga e dall’ASD SportAction, in collaborazione con il Comune di Vittoria, tutti soggetti coordinati dallo staff di ASD SportAction, società promotrice dell'interro circuito.

Agonismo ma anche tanto altro, in pieno spirito trail, con camminate non competitive ed una suggestiva escursione per tutta la famiglia, l’Ecopasseggiata alle Grotte Alte.

Si parte come consuetudine dalla Villa Comunale di Vittoria.
Alle h 9.00 il via al walktrail non agonistico di 17 chilometri, dedicato agli amanti della passeggiata in natura; alle ore 10,00 il via alla gara agonistica, valida anche come prova del Grand Prix provinciale di corsa, 17 chilometri, con continui saliscendi, attraverso la Valle dell’Ippari e la Riserva Naturale Orientata del Pino D’Aleppo, dove risiede quello che può essere considerato l’ultimo insediamento di Pinus halepensis (Pino d’Aleppo) allo stato spontaneo in Sicilia; allo stesso orario partirà un walktrail, accessibile a tutti, di 6 chilometri, mentre cinque minuti dopo, il via all’Ecopasseggiata, per una splendida giornata en plein air.

Al termine delle prove, tutti in villa per le premiazioni.

Per ulteriori informazioni www.ecotrailsicilia.it

Il profilo altimetrico

Il profilo altimetrico

Il percorso

Il percorso

Circuito Ecotrail Sicilia 2015.  Alla scoperta del Pino d’Aleppo, va di scena l’Ecotrail della Val d’Ippari
Circuito Ecotrail Sicilia 2015.  Alla scoperta del Pino d’Aleppo, va di scena l’Ecotrail della Val d’IppariCircuito Ecotrail Sicilia 2015.  Alla scoperta del Pino d’Aleppo, va di scena l’Ecotrail della Val d’Ippari
Circuito Ecotrail Sicilia 2015.  Alla scoperta del Pino d’Aleppo, va di scena l’Ecotrail della Val d’Ippari
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18 febbraio 2015 3 18 /02 /febbraio /2015 18:19
Ecotrail della Valle dei Templi 2015.

Ecotrail della Valle dei Templi 2015.

L’ASD Olimpus Kerkent Runners di Agrigento in collaborazione dell'ASD SportAction, condotta da Aldo Siragusa, organizza per il 26/04/2015 all'interno del Parco Archeologico Valle dei Templi la 3^ edizione dell’Ecotrail della Valle dei Templi, inserita nel Circuito Ecotrail Sicilia 2015 (gara ).

La gara, appartenente al gruppo B-side del Circuito, si svolgerà su di un percorso di km 18, interamente ricavatoall'interno del Parco Archeologico e avrà inizio alle ore 8.15, con il raduno degli atleti nelle adiacenze del Tempio di Ercole, dove saranno ubicati il posto di ristoro e lo start/arrivo .

Da li, dopo i preliminari di rito, verrà dato lo start alle ore 9.15, per una corsa in natura che condurrà allo stesso tempo gli atleti alla scoperta della “vera” Valle dei Templi, lungo un percorso che toccherà i Templi di Castore e Polluce e quello di Vulcano, le “famose” mura dell’antica Akragas, i resti dell’antico abitato paleocristiano e, in successione, il Tempio di Demetra per poi arrivare al bosco, all’interno del quale ci si inerpicherà seguendo un bellissimo tracciato immerso nel verde per poi uscire e toccare quasi con mano i Templi di Giunone e quello della Concordia in uno scenario unico al mondo.
E’ previsto un ricco pacco gara e un altrettanto abbondante “festino” finale per tutti i partecipanti.

Per gli amanti della passeggiata o per quelli meno allenati, ci sarà – come è consuetudine nel Circuito Ecotrail - un walktrail di km 8 per consentire di gustare comunque le meraviglie naturalistiche e storico-architettoniche della Valle dei templi.

Per info e iscrizioni: iscrizioni@ecotrailsicilia.it; oppure peppepisano@alice.it

Tel 3313700307//3318168019.
Mentre è anche possibile contattare su Facebook Giuseppe Pisano, oppure seguire gli aggiornamenti sull'evento FB, appositamente creato.
Gli organizzatori aspettano tanti atleti per entrare con loro nella “valle degli dei”.

Tutti i partecipanti si atterranno al regolamento già predisposto per l’Ecotrail Sicilia e al senso di rispetto per questi luoghi fantastici unici al mondo, patrimonio dell'UNESCO.

 

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11 febbraio 2015 3 11 /02 /febbraio /2015 06:13
Circuito Ecotrail Sicilia.  Le origini, la filosofia e il futuro del trail siciliano in un'intervista ad Aldo Siragusa

Aldo Siragusa è sicuramente la persona più indicata per parlare di Trail in Sicilia.
Sappiamo tutti che il trail è una disciplina di corsa relativamente giovane in cui il sano agonismo si sposa con la corsa in natura, spesso in scenari unici.
E nulla ha a che vedere con il cross country e con le campestri, tute declinate con spirito fortemente competitivo e per lo più su brevi circuiti da ripetere più volte (per una distanza totale che non supera in genere i 10 km) e con la disciplina della Corsa in Montagna, già da tempo sotto l’ombrello FIDAL e, forse proprio per questo, caratterizzata da uno spirito competitivo spinto all’estremo e poco attenta ai valori della natura e del territorio, se non fosse per il fatto che dalla Natura dipendono i forti dilivelli altimetrici richiesti dalla disciplina.
L’esplosione inattesa del Trail – è per giunta ultralungo – si deve principalmente al successo inatteso che hanno avuto il Cro-Magnon e poi l’UltraTrail du Mont Blanc che di fatto ha fatto da motore propulsore della rapidissima crescita del fenomeno del trail dovunque, nel mondo e in Italia, assieme alle corse estremo nei “deserto” (in testa a tutta la Marathon des Sables).
Forse qualcosa di paragonabile e di preesistente, prima, dell’avvio dell’UltraTrail era il “Fell Running” prediletto dagli anglosassoni in cui si corre per scalare i “fell” (così vengono chiamati i monti più rilevanti del landscape britannico, che per noi sono poco più colli), con delle corse che prevedono delle scalate di un singolo fell o multiple, senza un tracciato prefissato, nel senso che ogni corridore deve conoscere i luoghi ed è libero di scegliere anche la via più ardua per arrivare in cima e poi ridiscendere.
Insomma, nella scia lunga dell’esplosione del fenomeno trail in Italia – e direi con notevole tempismo - mentre in contemporanea si era creato in Sicilia un gruppo di runner piuttosto intraprendenti e appassionati delle ultracorse desertiche – Aldo Siragusa ha avuto l’idea di “importare” in Sicilia il Trail Running.
Ma è più interessante sentire la storia di questo sviluppo direttamente da lui, proprio in prossimità dell’esordio dell’edizione 2015 del Circuito Ecotrail Sicilia, alla sua 8^ edizione.
Qual’è stato esattamente l’anno di inizio dell’avventura trail sicil
iana?
Aldo: era il 2007, ma ancora la parola trail non era così diffusa. Era in crescita il movimento delle eco maratone, così nacque l’Ecomaratona delle Madonie.

Cosa è accaduto in quell’anno? Cosa ti ha ispirato esattamente?
Ald
o: venivo da esperienze di organizzazione di eventi in pista e su strada. In quegli anni ero già alla ricerca di qualcosa che creasse un contatto col territorio, organizzavo il Sicily Grand Prix, circuito di gare su strada, che era strutturato, anche se a uno stadio larvale, come il Circuito Ecotrail Sicilia. Ma la risposta dei partecipanti non era soddisfacente, e nelle Ecomaratone c’era la possibilità di fare il salto di qualità.

 

Come hai deciso di muoverti? Se non ricordo male, sei addirittura andato a partecipare ad un’Ecomaratona per capire come funzionasse l’organizzazione di gara e per poterne fare esperienza diretta.
Ald
o: la lampadina si accese già nel 2006 quando decisi di provare da dentro cosa significasse correre un trail, così, nonostante non corressi da parecchi mesi, mi allenai per 10 giorni e andai a correre l’Ecomaratona del Ventasso. Non avevo idea di quello a cui andavo incontro: al 24° chilometro ero suonato perso perché avevo impostato la gara “da stradista”, tutti mi superavano e io non avevo la forza di reagire. Ho camminato quasi sempre fino al traguardo ma ho completato la gara. Ho capito cos’era il trail e di lì a poco la data dell’Ecomaratona siciliana era fissata.

Forse a questo punto, dovresti spiegarci quale sia la differenza tra Ecomaratona e Trail, anche se non c’è dubbio che l’esperienza trail siciliana sia scaturita proprio dall’essersi lanciati nell’avventura delle Ecomaratone, tanto che il circuito siciliano, nel rispetto di questa sua origine tuttora mantiene nella sua dizione la parolina “Eco”: si parla infatti di Circuito Ecotrail Sicilia, con il dovuto riconoscimento ad una delle sue radici. Quindi, Aldo, sarebbe bello se ci dicessi quale sia la differenza tra Ecomaratone e gare Trail; ma anche cosa le accomuna.
Ald
o: le ecomaratone sono state, e, anche se in misura minore, sono ancora l’anello di congiunzione tra la corsa su strada e il trail. Dal punto di vista tecnico sono più facili, si corrono su fondi più”comodi” e hanno un dislivello inferiore. Il fenomeno si è ridimensionato con l’avvento dei trail più estremi, tanto che alcune di esse sono scomparse, altre si sono trasformate in trail con diversa fortuna. Non credo che sia un fenomeno in via di estinzione, lo dimostra il successo di ecomaratone come quelle del Ventasso e del Chianti che devono il loro successo all’aver mantenuto un’identità precisa senza cedere alle lusinghe della moda.

Ma il tratto distintivo più importante tra le ecomaratone e il trail è il contatto col territorio che nelle prime è uno degli obiettivi maggiori e costituisce una grande attrattiva. Spesso invece nelle gare trail questo aspetto rimane più marginale o, comunque, non ha lo stesso risalto.

Il Circuito Ecotrail Sicilia, invece, risente molto dell’imprinting delle ecomaratone e pur avendo una fisionomia tecnica decisamente trail, persegue gli obiettivi tipici delle Ecomaratone:

  • Promuovere il rispetto dell’ambiente
  • Favorire la promozione e la tutela del territorio
  • Favorire lo sviluppo di forme di turismo sostenibile, orientato alla conoscenza delle varie caratteristiche territoriali, promuovendone le componenti sociali economiche e naturalistiche, a vantaggio delle popolazioni locali
  • Promuovere i prodotti artigianali, agricoli e gastronomici locali
  • Contribuire a creare le condizioni per la promozione di una nuova imprenditoria nella conservazione della natura e nel recupero dei beni storici locali
  • Favorire lo scambio culturale tra le realtà locali coinvolte nell’organizzazione delle varie tappe del circuito
  • Promuovere iniziative concrete di solidarietà.

Potete notare che non figura mai la parola sport tra gli obiettivi. Il motivo è semplice: lo sport è un mezzo e non un fine.

 

Quindi, ad un certo punto, hai (parlo sempre al singolare, per semplicità, ma si intende che dietro ci sia sempre la ASD SportAction che tu rappresenti) le strade delle Ecomaratone e del Trail hanno cominciato a divergere, anche se nella tua idea del trail siciliano hai ripreso l’idea portante del circuito di Ecomaratone italiane.

Aldo: sì, laddove le strade cominciavano a divergere però, io ho scelto una via intermedia. Che tenesse salve le caratteristiche migliori delle due.

 

Indubbiamente l’esperienza dell’Ecomaratona è stata preziosa perché ha attivato in molti runner siciliani il gusto per la corsa in natura, richiamando altri che da questo punto di vista se ne potevano considerare dei testimonial già molto attivi in diversi scenari internazionali e mi riferisco al gruppo di runner appassionati di “deserti” della ASD Palermo H 13.30: sei d’accordo sul fatto che le Ecomaratone hanno creato un bacino di utenza che sarebbe poi diventato sensibile ad un ulteriore sviluppo della corsa in natura?
Ald
o: L’ecomaratona ha costituito un punto di partenza. Ma non è una manifestazione che crea la cultura dello sport. Più in generale: sono le piccole iniziative che creano le basi per una più ampia diffusione della cultura sportiva che porta alla partecipazione attiva. La Sicilia è un importante esempio negativo in questo, abbiamo una storia piena di grandissimi eventi internazionali in discipline sportive che vedono pochissimi praticanti e impianti sportivi che non essendo stati supportati dall’attività, sono adesso abbandonati. Cito i casi palermitani del Diamante di baseball che ha ospitato i mondiali, il Velodromo con la stessa storia e il Palazzetto dello Sport con l’esperienza fallimentare della serie A di pallavolo.

Il punto di partenza è importante, ma senza un percorso da seguire non si va da nessuna parte, finendo per sprofondare.

Qual’è stato l’anno di esordio del Circuito Ecotrail Sicilia e quali sono state le sue linee di sviluppo?
Ald
o: il Circuito nasce nel 2008 con l’Ecotrail di Monte Pellegrino. Era una grande scommessa ed è stata vinta già allora con la partecipazione di 71 runner che vennero attratti dalla novità. Ma la conferma di aver visto lontano è venuta dall’ultima gara del Circuito 2014, all’Ecotrail della Ficuzza i partecipanti sono stati ben 350!

Non c’è mai stata grande attenzione allo studio di vere e proprie strategie di sviluppo. Lo sforzo più grosso è stato profuso nel cercare coerenza con gli obiettivi, di garantire il rispetto delle regole e di far entrare in questo mondo solo chi fosse disposto a accettare e condividere i nostri valori e i nostri obiettivi. Non è che non abbiamo cercato i numeri, ma lo abbiamo fatto impegnandoci a mantenere il movimento integro. E grande attenzione abbiamo prestato alla promozione della nostra attività con un ufficio stampa attivo 365 giorni all’anno e una troupe che realizza video promozionali di ogni tappa. Nel tempo abbiamo allargato la partecipazione inserendo nel programma le visite guidate, le camminate non competitive, le gara per i più giovani e quelle per le coppie cane-padrone. E da cinque prove del 2008, siamo passati a 17 nel 2015.

Puoi fornirci dei dati numerici sulla crescita della cultura trail in Sicilia nel corso degli anni?

Aldo: nel 2008 abbiamo registrato nei sentieri siciliani circa 400 presenze, nel 2014 oltre 3000.

E mi pare che sia anche cresciuto il numero di Siciliani che dopo aver preso gusto alle corse trail hanno voluto seguire il sogno di volare più alto e hanno cominciato a partecipare a gare ultratrail nel Nord Italia: potremmo fare l’esempio dell’agguerrito gruppetto di trailer della ASD Marathon Misilmeri o forse anche di altri club siciliani. Cosa puoi dirci in merito?
Ald
o: non posso che sottolineare quanto detto prima: se questi appassionati corrono gli ultratrail lo dobbiamo al lavoro capillare del Circuito Ecotrail Sicilia, non credo che avremmo raggiunto lo stesso risultato con una sola grande manifestazione. I grandi eventi spesso creano spettatori, non praticanti.

Del resto l’Ultratrail, nel corso della naturale evoluzione del fenomeno siciliano, è entrato anche nel Circuito. E, nello sviluppare quest’argomento vorresti dirci, Aldo, le tue idee a proposito del concetto di “sviluppo naturale” di una manifestazione podistica?
Ald
o: uno dei problemi che deve affrontare l’organizzatore di una manifestazione è senza dubbio quello della partecipazione, dei numeri. E questo porta troppo spesso alla “tratta degli atleti” tra presidenti/organizzatori che si scambiano atleti nelle rispettive gare, “io ti mando i miei e tu mi porti i tuoi”, trattandoli come merce di scambio e spingendoli a partecipare alle gare degli “amici” e a sconsigliando di farlo in quelle dei “nemici”. Abbiamo assistito a boicottaggi clamorosi in cui dirigenti di blasonate associazioni sportive, pur di non fare gareggiare i propri atleti in gare nemiche, sono arrivati a rimborsare la quota di iscrizione a chi si era già registrato. Io non ho mai fatto una telefonata per invitare alcuno a partecipare alle mie gare, mi sono limitato a promuovere gli eventi e impegnarmi per garantire un’organizzazione efficiente. Questo ha permesso di avere una crescita lenta, ma senza forzature che presterebbero il fianco a indesiderati effetti boomerang, con un seguito di persone che scelgono di partecipare perché hanno deciso senza alcuna influenza esterna. Questo ci ha portati a un risultato che è maturato nel tempo ma che dal punto di vista numerico è solido e reale.


Quindi l’Etnatrail è diventata, a partire dall’avere importato la corsa trail sull’Etna con due diversi trail brevi, un’ultratrail (nel 2013, se non ricordo male). E, al riguardo, si nota che nel panorama siciliano del trail 2015 ci sono due Etnatrail (stesso nome, ma luoghi, date diverse e distanze non esattamente sovrapponibili) Uno, a fine giugno, fa parte del Circuito Ecotrail (Ragalna), mentre quello di Linguaglossa, a fine luglio, ne è fuori.
Cosa è accaduto esattamente? Potresti spiegare in poche parole agli appassionati del trail siciliani quali sono le ragioni di questo “raddoppio” (inspiegabile ai profani)
?
Al
do: Il progetto Etna Trail è un’idea partorita dalla mia mente che aveva preso il via con l’Ecotrail dell’Etna già due anni prima che approdasse a Linguaglossa. Idea che ho trasmesso, per dare maggiore impulso al mio progetto, al gruppo dell’Atletica Linguaglossa, che organizzava già l’Ecotrail di Linguaglossa e che ho visto molto attivo. Il progetto dell’Ultra si è materializzato dietro la mia insistente spinta e cercando di trasmettere un’impostazione che doveva necessariamente essere diversa da quella di una gara di respiro regionale.

Purtroppo però, questo gruppo di persone non è riuscito a cambiare marcia e si è trovato impantanato in logiche che non aiutano nella crescita di un evento.

Allora mi sono ripreso il mio progetto per ripartire da un’altra parte. Quest’anno Etna Trail si disputerà nel territorio di Nicolosi su una distanza ridotta, per ripartire con l’ultra l’anno prossimo. Il gruppo di Linguaglossa organizzerà ancora la gara ma non ci sarà Aldo Siragusa a dare la sua impronta.

Chi vuole ritrovare l’evento dell’anno scorso senza il mio apporto può tornare a Linguaglossa, chi vuole trovare un altro evento col mio ”marchio” venga il 28 giugno a Nicolosi.

 

Sport, corsa in natura, rispetto dell’ambiente, sviluppo del territorio e promozione del turismo sono alcuni principi alla base della filosofia del Circuito Ecotrail Sicilia. Ricordo, per esempio, che, quando ancora correvo, partecipai ad un ultratrail ligure (piccolo, rispetto agli standard odierni), valevole come Campionati italiano IUTA Trail 30 miglia. Si trattava del Devil’s Trail, organizzato da Franco Ranciaffi, allora presidente della IUTA, in un piccolo centro di montagna nell’entroterra ligure, Perinaldo. Quel posto mi piacque talmente che, in seguito, ogni volta che ho potuto sono andato a passarci qualche giorno, nel corso degli anni. E’ questo un po’ l’obiettivo che si propone il Circuito Ecotrail Sicilia, introducendo ogni anno, accanto alle gare con una tradizione consolidata – i suoi “fiori all’occhiello” – delle new entry in nuove location tutte da scoprire.
Ald
o: grazie alla perseveranza di questi anni, siamo riusciti a far capire cosa si può fare con lo sport e, in particolare, col Circuito Ecotrail Sicilia. Sempre più spesso mi chiamano organizzatori e amministratori che vogliono una tappa nel loro territorio, tanto che ho dovuto creare un’appendice che ho chiamato Bside. Sono delle prove che sgravano gli organizzatori da alcuni obblighi che garantiscono un certo standard alle altre prove. Le prove Bside portano un punteggio inferiore ai partecipanti, ma conservano intatta la nostra filosofia. Nel Circuito 2015 avremo 5 nuove tappe:. cinque nuovi viaggi alla scoperta dei nostri tesori naturalistici.

 

Ora che il piatto si fa ricco – nel senso che la popolazione di trailer nell’isola – è aumentata sensibilmente altri attori che prima avevano avevano snobbato l’esperienza trail si fanno avanti.
Pensi che ci saranno dei problemi di convivenza con altri attori oppure che si apriranno dei fronti di conflittualità
?
Al
do: Fa piacere notare come sia cresciuto l’interesse intorno al nostro mondo. Certo però, lascia perplessi che ad avvicinarsi al trail c’è anche chi in passato non si è dimostrato solo indifferente ad esso, ma lo ha disprezzato e ha fatto in modo da tenerne lontana una grossa frangia di atleti sui quali esercita una certa influenza. Le stesse persone ora si stanno attrezzando per cavalcare l’onda. È vero che tanto interesse farà crescere i numeri, ma siamo sicuri che l’identità che abbiamo dato fin’ora al trail non subirà pericolose contaminazioni?

 

Per concludere, vorrei chiedere ad Aldo Siragusa di fare un piccolo brain-storming sul Trail e sulle sue essenze. Per cominciare: trail è Maschio o Femmina?

Aldo: Il trail, in quanto corsa in natura, è donna perché la natura è donna in quanto madre. Ma anche perché il trail è fatica per raggiungere obiettivi importanti, e la capacità di sacrificio, di mettersi in secondo piano fino ad annullarsi, è tipico della maternità, che è quello che rende la donna superiore all’uomo. Non capisco le donne che si sminuiscono inseguendo l’uguaglianza con i poveri uomini…

Quali contaminazioni sono possibili, quando si parla di trail?

Aldo: Nelle ultime settimane ho partecipato a un paio di incontri organizzati dalla UISP e dalla IUTA, e ho lanciato un appello a tutti gli addetti ai lavori a tenere alta la guardia contro contaminazioni che ci trascinerebbero verso una deriva che ci porterebbe a caccia di numeri a scapito della qualità. Qualità che viene da tutti i valori che il movimento trail si porta dietro e che non sono soltanto quelli dello sport.


Quali dovrebbero essere i veri valori del Trail? Classificarsi ai primi posti, ad ogni costo? Portare onore e gloria alla maglia?

Aldo: Mi mettono paura i gruppi che fondano la loro coesione sull’attaccamento a una maglia, un colore, un leader. A voler trasporre e amplificare tutto questo, è l’atteggiamento che pone le basi per il razzismo, le discriminazioni e movimenti che ci hanno portato a momenti terribili della nostra storia recente. Forse sto esagerando, lo so, ma quando assisto a certe esaltazioni, non riesco a non pensarci. Ai leader carismatici preferisco i buoni maestri.

Qual è il tuo sogno in questa avventura trail che hai intrapreso, da atleta e da organizzatore?
Aldo: da atleta vorrei correre nei boschi più a lungo possibile. Come organizzatore spero che la Sicilia diventi un giorno un punto di riferimento per la fruizione dei Parchi e delle riserve. Utopia? Forse, ma provarci è un dovere.

Per concludere, qui di seguito, un curriculum biografico e sportivo di Aldo Siragusa.
Dicci a ruota libera tutto ciò che vuoi dire di te stesso come atleta e della tua formazione sportiva, differenziando le tue imprese sportive, quelle più significative rispetto al nostro discorso e quelle da organizzatore, possibilmente rispettando le cronologia
.

Aldo: Ho avuto la fortuna di crescere in un era senza computer e cellulari e le trasmissioni in televisione iniziavano alle cinque del pomeriggio. Nel mio quartiere ci siamo nutriti di sport organizzando tornei di calcio, tennis, pallavolo, baseball, ciclismo, atletica leggera senza che nessun genitore ci accompagnasse da nessuna parte per frequentare palestre. Avevamo tutto sotto casa perché lo avevamo creato noi. Conoscevamo quasi tutte le discipline sportive senza aver mai avuto un istruttore, spesso ci inventavamo noi le regole. E per un periodo abbiamo avuto pure il nostro centro sociale occupato autogestito: un campo di pallavolo outdoor dismesso con relativi uffici e sale ricreative che abbiamo ristrutturato per farne la nostra base per le attività sportive aperte a tutti i ragazzi del quartiere. Diciamo che la gavetta per me è iniziata molto presto…

Il passaggio all’atletica leggera e al mezzofondo è stato molto naturale, sport individuale e di grande fatica: mi calzava a pennello. Concludo la mia “carriera” da atleta con 14'37” sui 5000 e 8’32” sui 3000 ma le mie potenzialità le avrei espresse al meglio nella maratona che da amatore ho poi corso in 2h32’11” quando avevo già 37 anni.

Il mio passaggio alla frequentazione dei sentieri era obbligato, dopo alcune Ecomaratone, mi sono dedicato a trail brevi e medi fino a realizzare la tripletta del 2014 che, grazie alla partecipazione alla CCC, all’Ultratrail del Lago d’Orta, e al Trail del Cinghiale mi consentirà di prendere parte alla gara di trail più prestigiosa al mondo: l’Ultratrail du Mont Blanc.

La mia esperienza di allenatore l’ho fatta nel gruppo della Polisportiva Europa seguendo atleti su distanze dai 400 m alla maratona. Attualmente alleno Filippo Lo Piccolo capace di correre la maratona in 2h19’.

Come organizzatore ho iniziato nel 1995 con la Pig Valley Race, cronoscalata della valle del porco per poi dedicarmi tra il serio e il faceto, a Un Sorso e Via gara enopodistica con rifornimento obbligatorio, e a collaborazioni con Vivicittà, Palermo d’inverno, Maratona di Palermo, la finale oro dei campionati italiano di atletica e tante altre manifestazioni minori. Non mi sono però mai limitato a organizzare manifestazioni sportive senza dare un risvolto sociale, inserendo sempre un tema legato alla solidarietà o alla divulgazione di valori o alla affermazione di diritti. Lo sport ha grandi potenzialità in questo senso, riesce a veicolare messaggi di grande spessore con la leggerezza del gioco, chi si limita a fare solo sport perde un’occasione importante.

Nella foto: Aldo Siragusa, in veste di roganizzatore, in occasione del Cofano Trail, lo scorso 8 febbraio 2015 (foto di Maurizio Crispi)

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9 febbraio 2015 1 09 /02 /febbraio /2015 16:01
Gerlando Lo Cicero al Cofano Trail 2015 (foto di Adriana Ponari)

Gerlando Lo Cicero al Cofano Trail 2015 (foto di Adriana Ponari)

Gerlando Lo Cicero ha partecipato, l'8 febbraio 2015, alla prima edizione del Cofano Trail, valevole come 1^ tappa del circuito Ecotrail Sicilia 2015). Ecco il racconto della sua esperienza.

(Gerlando Lo Cicero) Trovarsi a correre in uno scenario di straordinaria bellezza, su sentieri che portano da una paesino in provincia di Trapani su per ripide salite sul fianco di un monte e giù veloci quasi a toccare il mare in burrasca, quel mare tanto famoso che poco più in là bagna la rinomata località di San Vito Lo Capo!

E poi, improvvisamente, mentre arranchi in una di quelle tante salite, sbuffando e sentendo il tuo cuore che batte quasi impazzito, ti accorgi che il sentiero finalmente cambia inclinazione e via via diventa più dolce e meno cattivo, per poi sparire come per magia dentro una roccia tanto che, ancora a qualche metro di distanza ti viene da domandarti dove andrà mai quella traccia del sentiero!

E, infine, con assoluta meraviglia ti accorgi che il sentiero non sparisce ma entra dentro una galleria nella roccia e ti ritrovi proiettato in una vera e propria finestra scavata dal vento e dalla pioggia nei millenni, ed entrando in quel buco carsico naturale ti senti investire dal soffio violento del vento!

Ed è come sentire che la tua anima vive d'una vita che non ti saresti mai aspettata, li, in quel luogo, in quel momento, su quella montagna!

Il bellissimo trail di Monte Cofano, a Custonaci, ci ha regalato anche questa piccola ma intensa sensazione unica nel suo genere, come una sorpresa messa li apposta dalle mani invisibili della natura per ricompensarci della nostra sofferta fatica di trailer!

Sono entrato dentro quella galleria che già il sentiero cominciava a scendere verso il mare, e sono stato investito in piena faccia da un vento gelato e fortissimo (che s'incanalava naturalmente dentro quella finestra rendendo più intensa la sua forza) ma che mi ha letteralmente scrollato di dosso tutta la fatica che ce voluta per salire fin lassu seguendo il tortuoso sentiero, correndo!

Una sensazione straordinaria e sorprendente!

Il cielo sopra la provinacia trapanese è ostaggio dei capricci del meteo, questa mattina dell’8 febbraio! È in preda del vento, delle nubi, della pioggia che investe Custonaci per tutta la notte, come ci raccontano alcuni amici che sono sopraggiunti la sera prima!

La mattina, invece, si risveglia con timidi squarci di sole, con il cielo che sembra un infinito puzzle fatto di ombre, luci, sole e nuvole!

L’appuntamento è quello con la prima tappa del circuito trail siciliano, che si corre su e attorno al Monte Cofano, quella maestosa montagna che monta la guardia allo splendido mare di Custonaci, insieme all’altra sentinella poco più avanti, il Monte Monaco, che fa da guardia all’incantevole quanto famosa spiaggia di San Vito lo Capo!

Sono un ambiente e un panorama di intensa bellezza, quelli che ci accompagnano lungo i 22 chilometri di corsa sui sentieri di questa riserva naturale orientata!

Inizio la mia gara insieme ad altri 220 atleti, dalla piazza centrale di Custonaci!
Immediatamente è uno scorrere nervoso lungo le viuzze di pietra e asfalto del centro cittadino, le prime centinaia di metri di corsa sono rese nervose dal continuo salire e scendere di quelle vie!

Poi un’ultima strada in salita mi proietta tra i primi paesaggi immersi nella natura, e ben presto mi lascio alle spalle le case basse di quel paesino!

Sono già stanco! Guardo il mio GPS allacciato sul polso, ho percorso ancora solamente 2 chilometri! E sono già incredibilmente stanco!

Mi consolo! So che è cosi! Ormai ho capito che io soffro terribilmente queste partenze di gara subito e direttamente in salita, e in forte salita! Non ci sono abituato, non sono allenato a questo genere di gare, da poco mi son dato ai trail ma ormai ho ben capito che le salite sono la caratteristica fondamentale di queste avventure di corsa! Tutto diverso dalla corsa su strada, dove la dimensione orizzontale del nero nastro di asfalto è la costante principale!

Nei trail si corre in montagna, e si sa che le montagne son alte e per correrci su e arrivare in alto occorre salire e soffrire!

Mentre in strada devi saper correre bene e forte, impostando un ritmo e devi aver resistenza nel tener quel ritmo più a lungo possibile, in un trail entrano in gioco tantissime variabili in più! Devi aver gambe capaci di sopportare la salita e devi avere capacita di tenere come resistenza quelle temute salite! Devi aver piedi veloci in discesa con i riflessi e l’istinto sempre all’erta per saper riconoscere, in frazioni velocissime di secondi, dove poggiare il piede con sicurezza e saper riconoscere invece il sasso instabile e saperlo evitare! Devi aver brillantezza nelle gambe nei tratti di falsopiano dove si riesce a correre quasi normalmente!

Ma - sopra ogni cosa - oltre al fiato e alle gambe, devi avere la tua anima cosi libera e cosi in festa che deve esser capace di godere in ogni istante della tua corsa di queste immense fatiche, di queste straordinarie faccende che il cuore sa sentire e la mente sa dominare e poi accettare!

Già, il trail è tutto questo e ancora di più! Mi rendo conto che, ogni volta che corro in montagna, torno ad essere un po’ bambino e mi scopro di esser veramente felice, in quei momenti!

A volte maledico la stanchezza, lo ammetto, ma quando poi sono in alto e vedo il cielo cosi vicino, ringrazio Dio per avermi permesso di arrivare sin lassù! E di esserci arrivato correndo!

Le forti e lunghe salite si intervallano nel frattempo a veloci discese su single track, resi insidiosi e scivolosi per l’acqua e il fango che la pioggia della notte ha portato! I miei piedi tendono a pattinare sul sentiero in discesa, ma - come se fossi del tutto inconsciente - non ci penso e vado giu piu veloce che posso!

Ho il pensiero fisso nel tentativo di recuperare quanti piu minuti sul cronometro e quante più posizioni possibili in classifica proprio nelle discese, visto che oggi sto soffrendo tantissimo e molto più del solito le salite!

Ho corso la maratona di Ragusa appena un mese fa, l’11 gennaio, e forse le mie gambe non hanno ancora del tutto smaltito la stanchezza dei 42,195 km sulle strade ragusane.

Infatti, ad ogni nuova salita, mi vedo superare da tantissimi runner, che riescono ad avere una buona resistenza di gamba!

Poi, però, ad ogni discesa i ruoli si invertono e riesco a superare nuovamente le stesse persone che mi avevano affiancato in salita e le vedevo ogni volta andare via!

In discesa so correre abbastanza bene, la mia dose di temerarietà mi aiuta e insieme mi dice che rischio di farmi male, ma a me piace cosi, almeno per ora, almeno finché non prenderò una nuova storta a una delle caviglie!

Pure una donna escursionista, che ho superato scendendo e che, per un soffio, è riuscita a scostarsi di lato sul sentiero per evitare che la travolgessi, mi urla dietro le mie spalle “Piano, vai piano che se ruzzoli non ti fermi piu e ti fai un gran male”! Non la sento, o forse non voglio ascoltarla, non voglio che le sue parole possano mettermi paura e frenare la mia discesa! Devo recuperare quanto più tempo possibile!

Arrivo alla finestra piena di vento, la mia faccia quasi si gela per quell’improvviso impeto di vento freddissimo, mi stupisco e resto meravigliato di quella sorpresa, continuo a scendere!

Il sentiero poi costeggia per un lunghissimo tratto la scogliera frastagliata! Questo è un sentiero quasi tutto pianeggiante e le mie gambe finalmente si risvegliano e riescono a portarmi avanti con un bel ritmo! Sento il mare urlare e sbattere contro le rocce li, a pochissimi metri da me, mi giro di tanto in tanto e lo osservo!

Mi piace il mare in burrasca! Mi parla d'una forza immensa e mi fa capire quanto piccoli davvero siamo, in realtà, noi uomini!

Il sentiero ricomincia a salire, torna ad esser cattivo, il mio respiro torna pesante e a tratti anche affannoso! Rallento, in molti tratti sono costretto a camminare, recupero un po di forze ed energie e ogni volta che quella traccia scivolosa torna a esser meno ripida riprendo a correre, anche se molto lentamente!

Ed è sempre cosi, fino alla fine, un alternarsi quasi continuo di salite e discese, finche le mie scarpe cariche di fango e acqua calpestano nuovamente l’asfalto in discesa che mi porta verso il paese!

Un ultimo sforzo, una breve scalinata anch’essa in salita, la supero quasi morendo di fatica, poi sbuco sulla piazza, vedo la gente scattare fotografie, bambini urlare pieni di gioia e giocare, sento la voce di Aldo Sirtagusa parlare al microfono, e capisco allora che la montagna per oggi è finita e insieme ad essa è quasi finita la mia corsa!

Supero l'arco gonfiabile color arancio, chiedo se è quello il traguardo, son stanchissimo e quasi non capisco di esser arrivato, qualcuno mi dice che posso fermarmi!

Mi fermo, ansimando fortemente, ma so di esser arrivato e mi sento maledettamente e fortissimamente vivo!

Chiudo la mia gara - lunga 22 km -  in 2h24’, arrivando 29° assoluto su 219 partecipanti e 6° di categoria MM45!

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8 febbraio 2015 7 08 /02 /febbraio /2015 22:58
Un momento del Cofano Trail 2015 (foto di Adriana Ponari)

Un momento del Cofano Trail 2015 (foto di Adriana Ponari)

(Adriana Ponari)E si ricomincia!
Trail più bello non poteva essere ad inaugurare l'8 febbraio 2015, il nuovo anno dell'Ecotrail di Sicilia! Nuova infatti la presenza della Riserva naturale orientata del Monte Cofano nel circuito del Trail siciliano; una riserva che sovrasta il mare del Golfo di Castellammare, il paese di Custonaci con le sue cave di marmo e la terra Elima!
Terra antica abitata appunto dagli Elimi, popolo autoctono che vide l'arrivo dei Greci.
Sembra che il nome Custonaci derivi proprio dal greco e significhi "luogo delle rocce ripide".
La zona è famosa per le cave di marmi pregiati (seconda in Italia per qualità e volume di produzione): basta guardarsi intorno e gli scavi di estrazione sono visibili a cielo aperto.
Gara partecipata che ha visto runner entusiasti di provare il nuovo percorso, ma soprattutto felici di ritrovarsi assieme: circa 230 i partecipanti.
Meteo alternante fra schiarite e pioggia (e freddo, naturalmente) con finale affacciarsi del sole a gara terminata...
Il percorso alquanto impegnativo per la presenza di salite e discese ripide su sentieri single track che dal pianoro di Baglio Cofano portavano verso il livello delle belle spiagge sottostanti o verso i rilievi sovrastanti; abbondante il fango a rendere scivoloso e pericoloso il cammino!
(E vi sono stati alcuni infortunati, ma senza gravi conseguenze)
Due le distanze da percorrere: 17 km del walktrail e i 23 km del Trail competitivo, vero e proprio; un unico ristoro a Baglio Cofano, dove si incrociavano le due distanze e dove i runner impegnati nella distanza più lunga passavano due volte; ristoro ben fornito per calorie e nutrimenti; alcune piccole incertezze nell'assistenza alla gara, incertezze fisiologiche quando si vara qualsiasi evento sportivo al pubblico. Sicuramente,raccogliendo le voci in giro, questo Trail sarà da confermare e rifare...e, se posso permettermi, non posso che essere d'accordo!
Una di quelle gare che ti entrano nel cuore appena la corri o...la fotografi!,
Adesso, alla prossima!!

E' stato una new entry assoluta, il “Cofano Trail”, che ha inaugurato, domenica 8 febbraio, la stagione dell’Ecotrail siciliano. La Riserva Naturale di Monte Cofano a Custonaci, è stata il primo dei 17 splendidi palcoscenici naturali, che daranno vita al Circuito Ecotrail Sicilia 2015.

E' stato una new entry assoluta, il “Cofano Trail”, che ha inaugurato, domenica 8 febbraio, la stagione dell’Ecotrail siciliano. La Riserva Naturale di Monte Cofano a Custonaci, è stata il primo dei 17 splendidi palcoscenici naturali, che daranno vita al Circuito Ecotrail Sicilia 2015.

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31 gennaio 2015 6 31 /01 /gennaio /2015 20:43

Circuito Ecotrail Sicilia 2015. La Sicilia é una montagna circondata dal mare Una straordinaria sintesi delle splendide riprese filmate da Gioacchino Migliore

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4 gennaio 2015 7 04 /01 /gennaio /2015 22:39
L'Etna Trail e il Circuito Ecotrail Sicilia. Le ragioni di una divergenza, spiegate da Aldo Siragusa

Gli appassionati del trail siciliano saranno certamente rimasti confusi nel constatare che, nel corso del 2015, a poco meno di un mese di distanza l'una dell'altra sono annunciate due gare trail entrambe con la denominazione di "Etna Trail", una a Ragalna, il 28 giugno 2015 e l'altra a Linguaglossa il 25 luglio successivo. 
Aldo Siragusa
, in rappresentanza di ASD SportAction e ideatore del Circuito Ecotrail Sicilia, si esprime in merito a ciò e all'Etna Ttrail, aggiungendo senza alcuna volontà polemica, un tassello di conoscenza su quello che è diventato il "caso Etnatrail" che fornisce un punto di osservazione diverso rispetto al comunicato diramato dall'Etna Trail ASD
(Etnatrail 64 km 2015. In programma il prossimo 25 luglio, ma dissociato dal Circuito Ecotrail Sicilia).

Un chiarimento indispensabile per comprendere appieno il senso del Comunicato stampa diffuso appena poche ore prima dall'Etna Trail ASD e per dare a tutti gli appassionati di Sicilia della corsa in natura il senso della prospettiva rispetto all'impatto confondente di vedere due gare con lo stesso nome in giorni diversi del calendario sportivo del trail siciliano (di cui, quella proposta nel Circuito Ecotrail Sicilia 2015, a Ragalna il 28 giugno 2015 e, l'altra - quella promossa dall'Etna Trail ASD, fuori dal calendario Ecotrail, a Linguaglossa il 25 luglio 2015). Lasciando stare la questione di fondo che riguarderebbe una questione ci mancanza di fair play da parte di una delle due parti coinvolte, sarebbe sufficiente onde evitare confusioni e schizofreniche caleidoscopie cambiare denominazione di una delle due gare, tenendo conto che, forse, chi è arrivato prima con la sua idea potrebbe aver registrato formalmente la denominazione della propria manifestazione ed essere quindi depositario di un marchio registrato.
Per esempio, basterebbe che il Comitato organizzatore denominasse la sua gara "Ultratrail dell'Etna 64 km", ma questo è soltanto una suggerimento: e si potrebbero trovare tante altre denominazioni confacenti, anche trovando ispirazioni in altre gare similari di questo tipo che fanno parte del versante "ultra" della corsa sulle lunghe distanze.
.

Ma, ovviamente, come appare evidente dalle considerazioni esposte da Aldo Siragusa, non si tratta soltanto di un mero problema di nomenclatura, ma vi è nello sfondo una divergenza di vedute, di concenzioni e di filosofia di vita.


(Aldo Siragusa) Purtroppo mi trovo costretto a dare spiegazioni sul “caso Etna Trail” che alcuni di voi già conoscevano e che è venuto alla ribalta oggi.
Il progetto Etna Trail è un’idea partorita dalla mia mente e che aveva preso il via con l’Ecotrail dell’Etna già due anni prima che approdasse a Linguaglossa. Idea che ho trasmesso, per dare maggiore impulso al mio progetto, al gruppo dell’Atletica Linguaglossa, che organizzava già l’Ecotrail di Linguaglossa.

Senza il mio progetto e senza la mia insistente spinta, Etna Trail non si sarebbe materializzato e loro avrebbero continuato a organizzare l’Ecotrail di Linguaglossa.
Io ho voluto accorpare quest’ultimo evento con l’Ecotrail dell’Etna per fare una gara di 30 km. Sono stato io dargli il nome Etna Trail. Io ho creato il logo. Io ho voluto in seguito allungare la gara per creare un evento di respiro internazionale.
Etna Trail, quindi, non nasce dentro Etna Trail ASD, ma è quest’ultima associazione che è nata all’interno del progetto Etna Trail e a supporto di esso.
Quest’anno mi sono reso conto di non poter continuare a portare avanti il mio progetto con chi è lontano dalla mia idea di Trail e, più in generale, dalla mia filosofia di vita.
Così, il trail di Linguaglossa andrà avanti senza Aldo Siragusa.
E sono comunque sicuro che questo sdoppiamento darà forza in più al movimento del Trail siciliano.
Mi sono tenuto quello che mi appartiene: un progetto, un nome e un logo.
Tutto il resto rimane nelle mani di coloro i quali mi hanno affiancato per portare avanti il mio progetto.
A loro rimane anche un patrimonio di esperienza e conoscenze che hanno potuto acquisire in questi anni.
Non voglio altro, solo ripartire col mio progetto. Che ho chiamato Etna Trail.
Ognuno per la sua strada, ognuno col suo bagaglio.

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

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Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
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Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
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Lara arrivo pisa marathon 2012  arrivo attilio siracusa 2012
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 Elena Cifali all'arrivo della Maratona di Ragusa 2013  Eleonora Suizzo alla Supermaratona dell'Etna 2013 (Foto di Maurizio Crispi)
            Elena Cifali   Eleonora Suizzo
   
   
   
   
   
   

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