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26 gennaio 2016 2 26 /01 /gennaio /2016 07:04
24 ore Tapis Roulant (Treadmill). Il prossimo 30-31 gennaio tentativo di Vito Intini di infrangere l’attuale record
24 ore Tapis Roulant (Treadmill). Il prossimo 30-31 gennaio tentativo di Vito Intini di infrangere l’attuale record

Vito Intini in azione su treadmill

Il 30-31 gennaio 2016, l’ultrarunner Vito Intini, atleta della compagine ASD Amatori Putignano, proverà a battere il Record Mondiale di 24 ore su tapis roulant (Treadmill), attualmente detenuto dall'americano Christopher Bergland con 247,45 Km.

Vito Intini è un veterano dell’Ultramaratona. In un’occasione ha anche indossato la maglia azzurra, come componente del team italiano ai Campionati del Mondo IAU 24 ore su strada che hanno avuto luogo in Polonia (Katowice, 8-9 settembre 2012) e ha già compiuto molte memorabili imprese su Tapis Roulant.

Ora la nuova sfida.

Nello stesso contesto ci sarà Massimo Termite che tenterà di migliorare il record italiano sulla distanza della maratona (ore 19.00), sempre su Tapis Roulant.

L'ora d'inizio della prova di Intini sarà Mezzogiorno del 30 gennaio e la sua prova si concluderà alle ore 12.00 del giorno successivo.

Location dell'evento sarà il Chiostro del Palazzo Comunale di Putignano.

In attesa delle emozioni che sapranno regalarci, un caloroso "In bocca al lupo" agli intraprendeti e valorosi Vito Intini e Massimo Termite

Per gli aggiornamenti si può seguire l’evento su Facebook: World Record attempt - 24 ore tapis roulant

Christopher Bergland, detentore dell'attuale record mondiale 24 ore di corsa su treadmill (tapis roulant)
Christopher Bergland, detentore dell'attuale record mondiale 24 ore di corsa su treadmill (tapis roulant)

Christopher Bergland, detentore dell'attuale record mondiale 24 ore di corsa su treadmill (tapis roulant)

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14 ottobre 2015 3 14 /10 /ottobre /2015 17:44
La foto è stata ritratta nel settembre 1974 nello Stadio XXV Aprile (MI).  Siamo a pochi giri allo scadere della 24^ ora di corsa.  A sinistra il carabiniere Morelli, primatista in carica (km 222,400), a destra Germani, primatista prima di lui (Km 221,279). Al centro Claudio Sterpin.

La foto è stata ritratta nel settembre 1974 nello Stadio XXV Aprile (MI). Siamo a pochi giri allo scadere della 24^ ora di corsa. A sinistra il carabiniere Morelli, primatista in carica (km 222,400), a destra Germani, primatista prima di lui (Km 221,279). Al centro Claudio Sterpin.

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5 ottobre 2015 1 05 /10 /ottobre /2015 06:02
(Nella foto: i quattro protagonisti dell'impresa con la loro "riserva"d'eccezione)

(Nella foto: i quattro protagonisti dell'impresa con la loro "riserva"d'eccezione)

Nella Pista di Atletica dello Stadio Zaccaria di Muggia (Trieste), tra il 10 e l'11 ottobre 2015 andrà in scena, nel suo quarantennale, la rievocazione di un grande evento di corsa, svoltosi tra il venerdì 10 e sabato 11 ottobre 1975. Si trattò di una staffetta di corsa 4X100 chilometri che rimase come una pietra miliare nella storia del podismo italiao e dei pionieri dell'Ultramaratona tricolore, mai più ripetuta.
I quattro eroi-pionieri furono Andrea Calò (1° frazionista), Massimiliano Asselti (2° frazionista), Aldo Novacco (3° frazionista), Claudio Sterpin (4° frazionista).
Armando Germani -
altro grande pioniere dell'Ultramaratona italiana -fu presente, ma solo come riserva. 
Il tempo totale, imèiegato dai quattro frazionisti fu di 34h32'10.

In occasione del quarantesimo anniversario dello storico evento i protagonisti di quell’impresa invitano dalle ore 18.00 alle 19.00 di domenica 11 ottobre, nello stesso Stadio Zaccaria di Muggia, oltre agli amici che li hanno sostenuti per rendere possibile quel successo, tutti gli interessati che allora non hanno potuto assistervi o che, soprattutto per ragioni di… giovinezza, non ne hanno mai sentito parlare.

I documenti ed articoli allegati potranno fornire ai meno giovani l’occasione per rinnovare ricordi ormai annebbiati dal tempo ed agli altri una documentazione sufficientemente dettagliata dell’avvenimento…

I quattro protagonisti dell’impresa, tesserati con la gloriosa ASCA (Associazione Sportiva Culturale dell’ex Azienda Comunale Elettricità Gas Acqua e Trasporti di Trieste) allora ormai sciolta da qualche mese in seguito alla disgregazione dell’Azienda, rappresentavano sia l’ASCA, in quello che sarebbe rimasto il suo ultimo risultato sportivo ufficiale, che la prima apparizione ufficiosa del neo-costituito Marathon Club Alabarda.

Nel pomeriggio di domenica 11 ottobre, potrà essere ribadito come le onde formate da quel sassolino, gettato nello “stagno” Zaccaria quarant’anni fa, continuino imperterrite ad allargarsi.
Infatti, quell’eccezionale impresa non è stata più ripetuta, né in campo nazionale né mondiale e costituisce, nella sua peculiarità, un vero e proprio Guinness World Record, ormai quarantenne nonostante l’obiettivamente scarso livello tecnico del limite segnato da imputarsi, soprattutto, all’inclemenza delle condizioni atmosferiche che hanno tentato in tutti i modi di avversarlo.
L’esempio più probante è rappresentato dal risultato conseguito dal terzo frazionista Aldo Novacco, di gran lunga il più forte del quartetto, che con la sua eroica frazione notturna ha sconfitto pioggia, freddo e bora “salvando” letteralmente l’impresa (e solamente sei mesi dopo arriverà terzo assoluto alla 100 km del Passatore migliorandosi di ben due ore il suo crono…).
Sarà che, con il trascorrere degli anni, probabilmente è diventato compito sempre più arduo trovare quattro atleti, tesserati per la medesima società sportiva, sia in grado di affrontare in solitaria una prova di 100 Km in pista che, soprattutto, armati della convinzione di farlo… oppure non aveva tutti i torti chi, ormai tanti anni fa, ci cantava: “Fioi come noi …La mama no li fa più...?
Comunque, quarant’anni dopo, alle 19.02 di domenica 11 ottobre allo Stadio Zaccaria di Muggia, concluso il giro di pista che rappresenterà simbolicamente l’ultimo (N° 1000) di allora, fra i tanti calici verrà alzato sicuramente anche uno in ricordo dell’indimenticabile amico Armando Germani, eccezionale “riserva” di quella staffetta.

Il referto arbitrale

Articolo pubblicato da Il Piccolo di Trieste il 13 ottobre 2015
Articolo pubblicato da Il Piccolo di Trieste il 13 ottobre 2015

Articolo pubblicato da Il Piccolo di Trieste il 13 ottobre 2015

"Quattro macchine per quattrocento chilometri"...

"Quattro macchine per quattrocento chilometri"...

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20 febbraio 2015 5 20 /02 /febbraio /2015 05:41
Campionati Italiani IUTA 100 km e 24 ore in pista 2015. Assegnati alla Self-Transcendence 24h Padova Ultramarathon, in calendario tra il 6 e il 7 giugno

“Se puoi osare fronteggiare l'impossibile significa che hai già conquistato metà della tua vittoria” - Sri Chinmoy -

Il consiglio direttivo della IUTA ha deliberato l'assegnazione del Campionato Italiano Iuta 2015, per la specialità di 100 Km e 24 Ore in pista, allo Self-Transcendence 24 ore Padova Ultramarathon - Trofeo Sri Chinmoy.

La gara si disputerà nei giorni 6 e 7 giugno 2015 sulla Pista di atletica leggera “Toni Franceschini” di Padova. Entrambe le specialità erano rimaste inizialmente vacanti nel quadro dei Campionati italiani Iuta 2015, dopo la sospensione della 24 Ore del Sole di Palermo.

 

La Self Transcendence 24h Padova Ultramarathon, alla sua 3^ edizione, si svolgerà presso lo Stadio "Toni Franceschini di Padova. E' una gara omologata FIDAL di 24 ore su pista individuale e sara valevole come Campionato italiano IUTA su pista 100 km e 24 ore.2015.

Agenda e programma orario

sabato 6 giugno - Stadio “Toni Franceschini”

  • Dalle ore 7.30 alle ore 8.30 ritiro pettorali.

  • Ore 8.45 appello atleti e controllo identità.

  • Ore 9.00 partenza

domenica 7 giugno - Stadio “Toni Franceschini”

  • Ore 9.00 conclusione della gara / restituzione microchip e cauzione.

  • Ore 10.00 premiazioni

  • Ore 10.30 brunch

La Self Transcendece 24 h Padova Ultramarathon 2014 (2^ edizione, svoltasi tra il 1° e il 2 giugno).

La manifestazione è valevole come "Trofeo Sri Chimnoy". 
Sri Chinmoy è il fondatore dello Sri Chinmoy Marathon Team. Nato in India, si trasferisce a New York nel 1964 per dedicarsi a promuovere la pace a tutti i livelli. Dal 1970 conduce le “Peace Meditation at the United Nations” su invito del Segretario Generale U Thant e crea numerose iniziative per la pace attraverso la cultura, lo sport, l’arte e la spiritualità. La sua opera è stata riconosciuta ed apprezzata da diverse personalità, tra cui Madre Teresa, Giovanni Paolo II, Mikael Gorbaciov, Nelson Mandela, Desmond Tutu.

Sri Chinmoy ha ispirato numerose attività, tra cui lo Sri Chinmoy Marathon Team, che organizza annualmente centinaia di eventi e corse attorno al mondo, e la Sri Chinmoy Oneness-Home Peace Run, la corsa mondiale a staffetta che ogni anno porta una fiaccola simbolo di Pace attorno al mondo.

Lo Sri Chimnoy Marathon Team - Fin dal 1977 lo Sri Chinmoy Marathon Team organizza eventi sportivi in tutto il mondo. Negli anni è divenuto uno dei principali organizzatori di ultramaratone a livello mondiale, non solo specialità 24 ore, come la Self-Transcendence 24 Hour Race di Londra e la Self-Transcendence 24 Hour Race di Ottawa (dal 1984, una tra le prime ventiquattrore al mondo). Il record mondiale della ventiquattrore è di Yiannis Kouros (GRE - 303.506 km su pista), raggiunto nel 1997 durante lo Sri Chinmoy Ultra Festival ad Adelaide, organizzato dallo Sri Chinmoy Marathon Team Australia. In Italia lo Sri Chinmoy Marathon Team organizza la Self-Transcendence 6 ore di Gaggiano e la Self-Transcendence 24 ore di Padova.

 

Il concentto di Self transcendence applicato alla corsa. In una corsa Self-Transcendence (“trascendersi”), la vera competizione non è con un’avversario, ma con sé stessi, nel cercare di migliorarsi e superare i propri limiti. La corsa aiuta ogni partecipante a trovare in sé lo spirito e le risorse per proseguire e finire la gara. Ogni podista che completa la sfida con sé stesso è un vero vincitore.

“All the athletes should bear in mind that they are competing not with other athletes but with their own capacities. Whatever they have already achieved, they have to go beyond. The presence of all the great athletes at the Olympics represents a great opportunity. When an athlete has to compete with the rest of the world, there is every opportunity and possibility that he will transcend his own capacities. This is what is of paramount importance, and not whether he defeats others or not. God, the Author of all good, will be extremely pleased with the athlete only when he transcends his own capacities. We are all God's children, God's creation. If one of His children transcends himself, then the Father will be the happiest person. But if one member of the family defeats another member and gets joy while the other person becomes miserable, then where is the Father's joy? If we are one with the rest of the world, then we feel joy in others' joy and their sorrow is also our sorrow. But most of us have not yet attained that consciousness. So it is always advisable for the athlete to keep in mind that he is competing with his own previous record. If he can transcend his own achievement, then it will be a true gain and a true achievement for the whole world. What is of paramount importance is the individual's attitude. The athlete has to feel that he is establishing a new record not for his own glory but in order to increase the capacity and improve the standard of the world. The winning athlete has to feel that he is representing all of humanity. Then, with a devoted and soulful heart, if he can soulfully offer his achievement to the Supreme Athlete, his Source, at that time he is doing absolutely the right thing. If this is his attitude then let him try his utmost to break world records. But if he wants to defeat the rest of the world only to bask in his own glory, then he is making a deplorable mistake. The Olympic athlete should feel that he is a member of the world-family, and his goal should be his own continuous progress. If he can continually transcend his own achievements, he is bound to achieve satisfaction, for progress is nothing short of satisfaction. The two go always together. If he cares only for success, then even if he succeeds he will not get abiding joy. For in the twinkling of an eye he will look around and see his achievements being shattered here or elsewhere. But his own progress is like a seed that eventually becomes a sapling and then a giant banyan tree which will give him a continuous sense of satisfaction. When he is progressing, at that time he is growing, he is glowing and, like a river, he is constantly flowing to his Vastness-Source, the Sea of Oneness”.

Paragrafo estratto da The outer running and the inner running di Sri Chinmoy, Agni Press, 1974

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18 febbraio 2015 3 18 /02 /febbraio /2015 19:37
Giorgio Calcaterra e il presidente della Maratona di Roma Enrico Castrucci.

Giorgio Calcaterra e il presidente della Maratona di Roma Enrico Castrucci.

Giorgio Calcaterra è il più famoso ultramaratoneta italiano.

Nato a Roma l’11 febbraio 1972, Calcaterra ha un legame con la Maratona di Roma davvero speciale.

Nel 1982, a soli 10 anni, ha corso per la prima volta la Stracittadina, all'epoca lunga di 11 chilometri, assaggiando parte del percorso. Aveva visto un volantino della gara e gli è scattata la molla: da grande voglio diventare un maratoneta.

Nel 1990, a 18 anni, ha corso la sua prima 42,195 km, a Roma ovviamente, finendola in 3:29.

Da lì in poi la sua vita è stata la corsa, sempre più lunga e di successo.

Nel 2000, oltre a fissare il suo personale sulla distanza (2:13:15), ha stabilito il primato mondiale di maratone corse in un anno sotto le 2:20:00, chiudendone 16.

Nel 2004 ha completato 30 maratone e 1 ultramaratona.

Dal 2006 al 2014 si è dedicato alle ultramaratone, laureandosi tre volte campione del mondo della 100 chilometri (2008, 2011 e 2012) e vincendo 9 volte il “Passatore”, la 100 chilometri da Firenze a Faenza.

Tutto partì dalla Maratona di Roma e Calcaterra, approssimandosi la Maratona di Roma 2015, ha deciso di onorare l’evento compiendo l’ennesima impresa personale.

L’obiettivo è quello di ispirare le persone e incoraggiarle a correre per il proprio benessere. Il 22 marzo partirà insieme al gruppo di testa con l’obiettivo di chiudere i 42,195 chilometri in 2:30 circa.

Arrivato al traguardo, e ricevuta la medaglia del finisher, proseguirà correndo per la seconda volta la Maratona di Roma lungo lo stesso tracciato, incitando e accompagnando tutti i podisti che raggiungerà lungo il percorso per poi chiudere la prova di 84,390 chilometri insieme all’ultimo arrivato.

Sarà la prima volta di un runner capace di correre due volte consecutivamente la Maratona di Roma.

Giorgio Calcaterra. Una vita di corsa e con la corsa. Tutto cominciò con la Maratona di Roma.

Giorgio Calcaterra. Una vita di corsa e con la corsa. Tutto cominciò con la Maratona di Roma.

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25 novembre 2013 1 25 /11 /novembre /2013 07:28

Run&Go Festival Putignano (1^ ed.). Nel Festival dell'Ultramaratona pugliese, malgrado qualche goccia di pioggia gli eroi di Putignano hanno volatoSi è svolto tra il 16 e il 17 novembre il "Run & Go Festival”, evento organizzato sinergicamente dalla Nadir On The Road, dalla Amatori Putignano e dalla Palestra in Fitness: un vero e proprio festival dell'ultramaratona, con tre gare di ultra in tre distinte specialità (24 ore su strada, 6 ore, 100 km, 100 miglia ), e, in più, una staffetta 12X1ora.
La gara ha visto il suo start alle 14.00 nei pressi del PalaFive “Massimo Sbiroli” ed erano previste più competizioni: la gara regina è stata la 24 ore, evento che il prossimo anno sarà valido come Campionato Italiano, la 100 miglia (161 km), oltre alla 100 km, la 6 ore, e la staffetta “12x1” dove ogni staffettista correrà un’ora prima di passare il testimone. Gli  atleti, provenienti da tutta Italia, si sono sfidati su un percorso pianeggiante di 1,5 km da ripetere più volte.
Nonostante qualche goccia di pioggia gli eroi di Putignano hanno volato!

Settantaquattro i runner  iscritti, dei quali 25 hanno partecipato alla 24 ore. che ha visto competere anche due donne: Toffy Karen di Campobasso e Giuliana Montagnin di Trieste. Vincitore assoluto un putignanese che, abituato ormai al podio d’onore (e Azzurro di ultramaratona, specialità 24 ore), sta regalando grandi soddisfazioni alla sua società e a se stesso, è stato Vito Intini, della Asd Amatori Putignano: in 24 ore ha percorso 212,665 km, compiendo 143 giri, mentre dietro  di lui si è piazzato Cristoforo Chiapperini della stessa società, seguito da Luca Aiudi di Fano Corre. Andrea Accorsi, leader della gara sulle 24 ore sino alla 12^ ora ha dovuto gettare la spugna a metà gara per un sopraggiunto infortunio.

Ha vinto la 6 ore Monica Barchetti con 46 giri  di corsa e 69,479 km  realizzati.
Nella 100 km  vincitore assoluto è stato Massimo Termite di Monopoli che staccato il crono in 7h. e 41’. Primo nella 100 miglia, Domenico Favia, 62 anni  della Società Adelfia, supportato dal suo motto personale: “Correre, correre, correre perché fa bene alla salute”.

Infine, la classifica finale della staffetta “12x1”. Partita alle 14.00 di sabato, si è conclusa alla stessa ora del 17 novembre 2013, con ognuno dei dodici partecipanti impegnati per un’ora a correre prima di passare il testimone al compagno di squadra. Si è piazzato al primo posto il team “Run & Go Festival” che con 128 giri ha realizzato 190,724 km.

Per completezza, aggiungiamo che la prima società classificata per numero di Iscritti e di partecipanti effettivi è stata l'ATLETICA ADELFIA.

Dopo la 6 ore di Putignano che ha già visto due gettonate edizioni, è stata una prima volta per altre specialità di ultramaratona, con risultati non indifferenti dal punto di vista statistico che confermano ulteriormente la candidatura avanzata da Putignano per ospitare nel 2014 nel calendario nazionale Fidal e Iuta, il campionato italiano di 24 ore. In questo senso, il Run&Go festival è stata una prova generale per verificare se vi fosse la capacità organizzativa per gestire un Campionato nazionale.
E si può senz'altro dire che la prima sia stata un'ottima prova.
Un bel riconoscimento per il movimento podistico putignanese, sempre presente alle gare nazionali con campioni- runner, a dimostrazione che i successi non si improvvisano.

Risultati in sintesi

24 ORE

  1. INTINI VITO, con 143 giri compiuti e 212,641 km percorsi;
  2. CHIAPPERINO CRISTOFORO, con 140 giri compiuti e 208,180 km percorsi; 
  3. AIUDI LUCA, con 135 giri compiuti e 200,745 km percorsi.

6 ORE

  1. BARCHETTI MONICA, dell’Asd Pod. Lillo Calderara, con 46 giri compiuti e 69,479 Km percorsi;
  2. ZACCHEO VINCENZO, della Fiamma Olimpia Palo, con 46 giri compiuti e 69,225 km percorsi;
  3. GRANATA GIUSEPPE, della Pod. Valle d’Itria Locorotondo, con 44 giri compiuti e 65,52 km percorsi.

100 km

  1. TERMITE MASSIMO, con il tempo di 07:41:16;
  2. ZECCHINO LUISA, con il tempo di 08:58:05;
  3. RICCUCCI ANTONIO, con il tempo di 11:51:04.

100 miglia

  1. FAVIA DOMENICO, con il tempo di 21:21:57;
  2. SPAGNUOLO MICHELE, con il tempo di 21:57:15.

Staffetta 12 x 1 ore

  1. RUN & GO FESTIVAL, con 128 giri compiuti e 190,724 km percorsi;
  2. NON FUSI, con 124 giri compiuti e 184,421 km percorsi;
  3. GRUPPO MARATHON MARTINA F., con 111 giri compiuti e 165,445 km percorsi.



Qui di seguito le classifiche pubblicate su tempogara.it.

Pubblicate su TempoGara.it tutte le classifiche

 

 

Classifica 24 ore
Pos Pett Atleta Team  
1 1 INTINI VITO A.S. AMATORI PUTIGNANO  
2 2 CHIAPPERINO CRISTOFORO A.S. AMATORI PUTIGNANO  
3 8 AIUDI LUCA FANO CORRE  
4 13 D'AVANZO NICOLANGELO A.S.D. BISCEGLIE RUNNING  
5 9 ARZENTON ADRIANO ATL.VICENTINA  
Vedi classifica completa...

 

 

Classifica 6 ore
Pos Pett Atleta Team  
1 43 BARCHETTI MONICA ASD POD. LIPPO CALDERARA  
2 77 ZACCHEO VINCENZO FIAMMA OLIMPIA PALO  
3 57 GRANATA GIUSEPPE POD. VALLE D'ITRIA LOCOROTONDO  
4 64 NETTI VINCENZO A.S.D. LA PALESTRA IN FITNESS  
5 78 ZINGARO GIOVANNI ASSOCIAZIONE MARATONETI ANDRIESI  
Vedi classifica completa...

 

 

Classifica 100KM
Pos Pett Atleta Team  
1 82 TERMITE MASSIMO BARLETTA SPORTIVA 07:41:31
2 85 ZECCHINO LUISA A.S.D. MARATHON MASSAFRA 08:58:20
3 81 RICCUCCI ANTONIO BARLETTA SPORTIVA 11:51:19
4 83 VISCANTI ONOFRIO HAPPY RUNNERS ALTAMURA RITIRATO
Vedi classifica completa...

 

 

Classifica 100 Miglia
Pos Pett Atleta Team  
1 91 FAVIA DOMENICO ATLETICA ADELFIA 21:21:57
2 92 SPAGNUOLO MICHELE GLOBE RUNNERS FOGGIA 21:57:15
Vedi classifica completa...

 

 

Classifica Staffetta 12x1 Run & Go
Pos Pett Atleta Team  
1 107 C RUN & GO FESTIVAL STAFFETTA C  
2 108 D NON FUSI STAFFETTA D  
3 103 G GRUPPO MARATHON MARTINA F. STAFFETTA G  
4 105 E HAPPY ROAD STAFFETTA E  
5 104 H IL PRESIDENTE STAFFETTA H  
Vedi classifica completa...
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7 settembre 2013 6 07 /09 /settembre /2013 17:56

Supermaratona 100 km Torino Saint Vincent. Il 14 settembre 2013, tutti a Piazza Castello per ricordare Fortunato Frazzetta e il 50° della 1^ edizione. Liliana Frazzetta ricorda quella prima volta(Liliana Marina Frazetta) Sabato 14 settembre 2013, nel cuore della nostra città in Piazza Castello  di fronte a Palazzo Reale alle ore 10, per ricordare Fortunato Frazzetta l'ideatore della famosa 100 km Torino-Saint Vincent.

La manifestazione si svolgerà nei 50 anni dalla sua prima edizione e, esattamente, nel ricorrere dell'anniversario della sua scomparsa il 14 settembre 1996.
Papà Fortunato è stato il Padre del Podismo, uno dei padri fondatori del podismo amatoriale e delle grandi marce popolari: g
razie a lui - in Italia e nel Mondo - si corrono tante Maratone, grazie a lui milioni di persone sono diventati dei podisti appassionati, non tanto perchè sono arrivati primi, ma perchè sono stati capaci di mettersi alla prova con tanto sudore per poter dire alla fine - con tanto orgoglio - "io c'ero".
In questa occasione sarò felice di incontrare i vecchi e  nuovi cari amici che amano questo meraviglioso Sport, per rivivere tante emozioni dai loro racconti.

Ed ecco il mio personale ricordo di quella prima volta 
[Così rievoca Liliana Frazetta quell'inizio in quel lontano 10 marzo 1963]
"Ormai siamo in ballo, andiamo!" - disse mio padre.
Dal Dazio di corso Giulio Cesare di Torino con pioggia e buio pesto si avvicinava l'alba del 10 marzo 1963. Cominciava l'era delle marce popolari italiane, nasceva la prima non competitiva, democratica e liberatoria "made in Italy". C'ero anche io e, insieme con gli altri 11 "Apostoli", eravamo i predicatori di una nuova dottrina, quella del "Camminare". Avevo solo 11 anni e vestita con cappotto e berretto, non come un vero Atleta. Mi presero per mano e iniziai a camminare nel buio della notte: certamente non allora non potevo comprendere, perchè dovevo camminare; sarei stata sicuramente meglio nel mio letto a dormire, ma anche se, quella volta, ho percorso non più di 500 metri poiché poi salii in auto per arrivare alla meta che si trovava circondata dalle montagne, mi dissero che quel bel paese era Saint Vincent. Da allora ogni anno insieme con i miei genitori, ho vissuto questa meravigliosa avventura, l'ho vista crescere, per papà e mamma questa manifestazione era come una figlia, per me diventò una sorella e non vi nascondo che ne ero anche gelosa: a casa, si parlava sempre della Torino Saint Vincent. "Cosa possiamo fare per la Torino-Saint Vincent?"... Erano tanti i discorsi fatti in casa che cominciavano con questa domanda.
Oggi posso dire che i ricordi più belli della mia vita, i momenti indimenticabili, li ho vissuti con mia "sorella" Torino-Saint Vincent. Attraverso Lei, ho 
imparato a conoscere un Mondo Nuovo, dove tante persone a poco a poco si sono messe alla prova. Correre raggiungere il proprio traguardo, significa vivere con tanti sacrifici e sicuramente questa meravigliosa passione ci aiuta a crescere nel nostro percorso di vita.
Cara "sorella" Torino Saint Vincent, noi ci vogliamo bene da morire.
Per adesioni e/o informazioni sono reperibile attraverso:
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6 settembre 2013 5 06 /09 /settembre /2013 00:21
Supermaratona 100 km Torino Saint Vincent. Il 14 settembre 2013, tutti a Piazza Castello (Torino) per ricordare Fortunato Frazetta e il 50° anno dalla 1^ edizione(Maurizio Crispi) Il 14 settembre 2013, tutti a Piazza Castello (Torino) alle ore 10.00 per ricordare Fortunato Frazzetta, "inventore" della Supermaratona 100 km Torino Saint Vincent e il 50° anno dalla sua 1^ edizione: che ha il primato di essere l'ultramaratona più "vecchia" d'Italia, quanto a data di nascita e che, se fosse andata in continuità sino ai nostri giorni, avrebbe anche in assoluto il primato di longevità.
Correva l'anno 1963: era per l'esattezza il 10 maggio e un manipolo di eroi si accingeva a percorrere per la prima volta la distanza di 100 km da Torino a Saint Vincent.
Il gruppetto sparuto di pionieri se ne stava incerto sul punto della strada individuata per fare da linea di partenza.
Ovviamente non c'era nulla a contrassegnare la linea di partenza: era solo un segno immaginario.
E bisognava compiere quel primo passo. Ma quei pochi erano in attesa.
Tra i dodici c'era anche Fortunato Frazzetta, nato a caltagirone (Catania) il 24 ottobre 1924, e ideatore di questa pionieristica impresa che, sintantochè non si fosse fatto il fatidico primo passo, era ancora nella sua mente e in quella dei pochi seguaci che aveva convinto ad essere lì con lui quella mattina.
Accanto a lui, la figlia Liliana, che allora aveva appena compiuto 11 anni.
Quei "12 apostoli" come - in seguito - ebbe a definirli Liliana non erano del tutto decisi. Non avevano immaginato di essere così pochi. 
Si guardavano l'uno l'altro e nei loro occhi si agitava una domanda muta: Andiamo? Oppure stiamo e ce ne andiamo a casa? 
Eppure, in quel momento di incertezza, arrivarono dei giornalisti, dei testimoni.
Qualsiasi impresa sportiva - anche quella compiuta in solitaria - ha bisogno di testimoni che successivamente possano diventarne i "narratori".
Senza, le imprese rimarrebbero, in qualche modo, monche.
L'insperato arrivo dei giornalisti-testimoni ebbe un effetto rinvigorente sullo sparuto manipolo che, passando dalla condizione di immobilità ed incertezza, mosse quasi all'unisono il primo passo.
E il dado fu tratto: con quel primo passo, nel passaggio dal dubbio alla speranza dell'arrivo in un tempo cronometrico che, per quanto valutato in modo teorico a tavolino, era ancora inimmaginabile, ebbe inizio la storia della mitica 100 km Torino Saint Vincent.
Il numero dei partecipanti crebbe esponenzialmente nel corso degli anni, anche perché attorno alla gara si coagularono diversi modi di intendere la corsa, ma soprattutto la sua cifra fondamentale rimase quella della corsa lenta e della camminata veloce, sicchè tutti potevano partecipare e tutti potevano aspirare a tagliare il traguardo, posto a Saint Vincent e in un'altra regione rispetto a quella di partenza.
Ci furono anni in cui partecipanti furono diverse migliaia, tutti pionieri: ancora lontani - sia nell'abbigliamento e nella tipologia di calzatura, sia nelle modalità della performance - dal livello tecnico e qualitativo che caratterizza le ultramaratone contemporanee.
Ma forse, in quelle partenze affollate, nei tanti che indossavano improbabili e abborracciati (per i nostri tempi, almeno) abbigliamenti sportivi c'era qualcosa che oggi manca (o si è perso) nelle ultramaratone con podisti che vanno alla ricerca del risultato qualitativo (per ottenere il quale vengono da periodi di allenamenti mirati) e che usano indumenti e calzature tecnici.
Forse, allora, si respirava nell'aria il sapore dell'avventura, che oggi si sta perdendo, anche perchè - con l'eccezione della Cento del Passatore - i tempi massimi delle altre 100 km contemporanee sono piuttosto ristretti e tendono sempre più a dissuadere i camminatori dal lanciarsi nell'impresa.
Diciamo pure che lo spirito che Frazzetta infuse nella Torino-Saint Vincent era quello delle competizioni sulle ultradistanze in molti paesi del Nord-Europa, dove - come nel Regno Unito - vi sono numerose gare sulla distanza delle 100 miglia che hanno tempi molti larghi e che sono concepite essenzialmente per i camminatori, benchè poi ci siano sempre quelli che vogliono cimentarsi nella corsa.
Fortunato Frazzetta portò avanti con coraggio la sua idea: e il suo progetto ebbe un successo insperato, tanto che dopo qualche anno, quando i numeri erano già cresciuti, vennero a trovarlo i fondatori della 100 km del Passatore - così racconta la figlia Liliana - per trarre suggerimenti anche in materia organizzativa e di gestione del percorso gara.
Fortunato Frazetta ebbe un grande carisma nel mettere assieme tutte le cittadine attraversate dal tracciato della sua gara e nell'ottenere una partecipazione volontaria per potere gestire nel modo migliore l'assistenza ai partecipanti.
La 100 km Torino Saint Vincent ebbe un'interruzione nel 1986, dopo 23 edizioni, a causa delle condizioni di salute di Fortunato Frazzetta che, nel 1996, volle provare a fare rivivere la "sua" gara, proponendone un'edizione all'incontrario, cioè con partenza da Saint Vincent e arrivo non esattamente a Torino, su di una distanza di circa 70 km.
La gara si fece in Primavera: Fortunato frazetta salutò in quell'occasione tanti amici e fu quello il suo ultimo saluto. Fu un vero e proprio canto del cigno.
Infatti, Frazzetta si spense il 14 settembre 1996.
La gara si rifece con tutti i crismi l'anno successivo, in occasione del primo anniversario della morte del suo patron, per volontà della figlia Liliana. "Con il cuore in mano si possono fare tante cose. - commenta Liliana - Quella gara fu fortemente voluta per ricordare (e per fare ricordare) mio padre e quello che aveva fatto. E riuscimmo bene, perchè tra il traguardo dei 10 km sito a Leinì e la gara lunga si schierarono in partenza circa 300 podisti e un centinaio furono quelli classificati al traguardo di Saint Vincent. Arrivarono in tanti che avevano partecipato alle precedenti edizioni".
Era nelle intenzioni di Liliana Frazetta, confortata dal riscontro delle numerose adesioni ricevute in questa nuova edizione del 1997, di proseguire nell'opera del padre.
Racconta che, per l'edizione del 1998, subito messa in cantiere, aveva ottenuto dalla FIDAL l'assegnazione del Campionato italiano 100 km, ma che, poi, il progetto subì un improvviso arresto per la mancata approvazione da parte della FIDAL regionale.
E così ,con questo ultimo atto, sulla 100 km Torino Saint Vincent calò il sipario e a nulla valsero le richieste dei tanti appassionati.
Le difficoltà organizzative risultarono insormontabili.
Più tardi, si affacciò nel panorama organizzativo piemontese la "nuova" Torino Saint Vincent, voluta inizialmente da Enzo Caporaso (e poi organizzata dal Giro d'Italia Run, come "100 km delle Alpi"), ma mancò il raccordo con la precedente edizione che, a mio avviso, sarebbe stato auspicabile e forse addirittura doveroso.
Mettere insieme la tradizione precedente e farla confluire nel nuovo progetto sarebbe stato un rro esempio di lungimiranza e di savoir faire.
Ma l'auspicato raccordo non si verificò e quindi il contatore della gara che avrebbe potuto riprendere a girare esattamente dal punto in cui si era interrotta, ricominciò da 1.
Peccato! Una bella occasione di far rivivere la tradizione non solo a parole, ma anche nei fatti.
Sarebbe stata sufficiente una telefonata di raccordo per la condivisione di un progetto comune.
Liliana Frazzetta r
acconta amareggiata che venne a sapere della nuova 100 km a cose quasi fatte, sentendosi ingiustamente esclusa.
"Io ci spero sempre! - commenta Liliana Frazetta - non smetterò mai di combattere e di portare avanti il mio sogno, quello di fare rivivere ciò che mio padre ha fatto".
Sabato, 14 settembre 2013, alle ore 10.00, in occasione dell'anniversario della morte di Fortunato Frazetta, la figlia Liliana ha organizzato un incontro, a Piazza Castello, proprio di fronte al Palazzo Reale, sia per ricordare la figura del padre, ma anche perchè quest'anno ricorre il 50°anno da quando s celebrò la prima edizione della Torino Saint Vincent.
Sarà l'occasione di un incontro per tutti coloro che sono entrati nella storia della Torino-Saint Vincent, per tutti coloro che vogliono far sentire la loro voce, raccontando un episodio, rievocando emozioni e passioni, legati a quella gara che, proprio per preservarne la memoria, da eventuali ingiuste contaminazioni si chiama "Supermaratona 100 km Torino-Saint Vincent".
E quest'evento sarà anche un modo per ricordare la figura di Fortunato Frazetta, sia per le sue qualità umane, sia per la sua grande staura di sportivo che ha saputo trasformare in realtà un sogno.
Quindi, a Piazza Castello, il 14 settembre, uniti per ricordare e per commemorare!
Ma leggiamo le parole di Liliana Marina Frazzetta per meglio comprendere lo spirito della manifestazione: "Cari Amici, vi aspetto con tanta gioia per condividere insieme i Vostri ricordi, le Vostre esperienze più incredibili, significanti, le Vostre vittorie più sofferte, i momenti che non dimenticherete mai perchè li avete vissuti attimo dopo attimo, metro dopo metro, chilometro dopo chilometro, per avvicinarsi sempre di più al traguardo e finalmente poter gridare con tutto il fiato che avete in gola ?Mio Dio, ce l'ho fatta!', e allora l'emozione di questi momenti non si dimenticher° MAI. Se non potrete essere presenti scrivete i Vostri racconti più sentiti perchè sono stati vissuti con tutta la passione. A presto".
Supermaratona Torino Saint Vincent è su Facebook e qui chiunque, può inviare dei commenti relativi ai propri ricordi (quelli che ci sono stati, ovviamente)
Vai all'evento creato su FB dovrai potrai porre delle domande, ricevere risposte in tempo reale.
Questo magazine online sarà lieto di pubblicare racconti e testimonianze di quanti abbiano partecipato alle storiche edizioni della Torino Saint Vincent.
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5 agosto 2013 1 05 /08 /agosto /2013 23:25

L'ultramaratona Cagliari-Sassari. Un pezzo di storia, dimenticato, dell'Ultramaratona italiana(Maurizio Crispi) La Cagliari-Sassari, conosciuta anche come "Supermaratona dei Nuraghi", è stata per alcuni anni un'ultramaratona frequentata da pochissimi "pionieri" dell'Ultramaratona italiana ed estera: una gara per pochi intimi, nelle sue non numerose edizioni.
Si correva da Cagliari a Sassari seguendo il percorso della vecchia "Carlo Felice" che è la strada statale (oggi rinnovata e trasformata in superstrada che non passa più attraverso i centri abitati e conosciuta come SS131), chiamata con questo nome perchè, nel suo tracciato originario, fu fatta costruire da Carlo Felice di Savoia.
Nel tracciato attuale (che ha abolito molte curve e i tanti passaggi dai centri abitati, la strada da percorrere sino a Sassari è di 209 km, ma - ai tempi della podistica - superava certamente i 230 km. Ma non c'è un accordo assoluto: in alcune delle fonti rinvenute nel web nelle quali viene citata la storica gara si parla anche di 250 o di 260 km (e ricordiamoci che quella gara si svolgeva in un'era pre-garmin,in cui ci si basava sulle distanze ufficiali espresse dall'ACI.
L'ultramaratona Cagliari-Sassari. Un pezzo di storia, dimenticato, dell'Ultramaratona italianaMa qui interviene Boris Bakmaz che, per mezzo di una pagina scannerizzata (da lui fornita) che mostra i diversi passaggi con le rispettive distanze chilometriche (una sorta di road-plan rudimentale), ci fa vedere che il percorso finale fosse di 254 km, quindi ben oltre la distanza della Nove Colli Running e sostanzialmente sovrapponibile alla Spartathlon.
E' davvero un peccato pensare che noi italiani avessimo un tempo la "nostra" Spartathlon (che tra l'altro si snodava attraverso una terra mitica, percorsa dalle tracce dell'antichissima e misteriosa cultura nuragica) e che l'abbiamo persa.
Come nel caso della più recente "Nove Colli Runing", la gara podistica sulla Cagliari-Sassari" fu ispirata da una preesistente gara ciclistica di gran fondo(1) che si sviluppava sullo stesso percorso e che si è svolta a partire dal 1948 sino al 2011.

La gara podistica ebbe una vita breve: si sviluppò e morì nell'arco di poche edizioni soltanto. Precisamente, vide solamente 5 edizioni dal dal 1984 al 1988 compresi (fonte: Stefano Scevaroli). 
Le ragioni di questa breve vita? Innanzitutto le non indifferenti diffcoltà logistiche nel poter fornire assistenza adeguata ai partecipanti che, essendo pochi, erano costretti a correre isolati con distacchi anche di diversi chilometri l'uno dall'altro (in un periodo in cui la motorizzazione non era così diffusa ed universale come adesso). 

Cagliari Sassari Bakmaz 02Ciò comportava che ogni atleta dovesse - di necessità - essere adeguatamente "coperto" da uno o più "assistenti": chi in bici, chi in motorino, chi in auto.
Ma questa esigenza di assistenza individuale (che l'organizzazione non era in grado di fornire) comportò anche la corruzione del più puro spirito sportivo che aveva caratterizzato l'ideazione della gara, forgiando lo spirito dei suoi primi pionieri tra i quali il siciliano Boris Bakmaz ( due volte quarto assoluto e primo degli italiani, ed una volta vincitore), perchè aprì la strada alle falsificazioni e agli inganni da parte di coloro che invece non avevo remore di sorta.

Boris Bakmaz che é stato, invece, un "purista" della Cagliari-Sassari e vincitore assoluto della sua 4^ edizione (1987)(2), mi disse di aver smesso - disgustato - di partecipare perché si era affacciata sullo scenario una generazione di podisti "rampanti" che tentavano di strappare un tempo migliore e, eventalmente, un posto sul podio, facendosi trasportare in auto: insomma, gli antesignani dei cosiddetti "tagliatori".

Un ringraziamento a Stefano Scevaroli, segretario nazionale IUTA (Italian Ultramarathon and Trail Association).  
per alcune delle preziose informazioni fornite.

 

L'ultramaratona Cagliari-Sassari. Un pezzo di storia, dimenticato, dell'Ultramaratona italiana

 

 


Note

(1) La Classica Sarda, o Sassari-Cagliari, era una corsa in linea maschile di ciclismo su strada, che si disputò in Sardegna, tra il 1948 e il 2011. Fa parte del circuito UCI Europe Tour, classe 1.1.

Voluta da un ex-maratoneta amante del ciclismo, Franco Pretti, si disputa con cadenza annuale dal lontano 1948.
La corsa è conosciuta anche con il nome di Sassari-Cagliari dato che si svolgeva sulla la via di congiunzione che da Sassari porta a Cagliari, la SS 131 "Carlo Felice", ma anche come Classica Olbia-Pantogia; con il variare dei luoghi d'arrivo e di partenza il nome è mutato nell'attuale. 

Dopo una lunga interruzione nel calendario mondiale dal 1983 al 2009, è tornata regolarmente a disputarsi nel 2010.

(2) Boris Bakmaz compare tra gli arrivati della terza edizione nel 1986 (quando arrivò quarto assoluto e primo degli italiani), nella quarta edizione nel 1987 (ancora quarto assoluto e primo degli italiani) e nella quinta ed ultima edizione del 1988, quando vinse davanti all'olandese Themisse e al cecoslovacco Thomas Rusek (fonte: Stefano Scevaroli).

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17 giugno 2013 1 17 /06 /giugno /2013 14:53

Pistoia-Abetone Ultramarathon 2013 (38^ ed.). Aumenta la posta in palio: in due voleranno alla Maratona di Barcella. Intanto a quota 800 gli iscrittiProcede il conto alla rovescia per l'edizione 2013 (la 38^) della Pistoia-Abetone Ultramarathon, che si svolgerà il 29 giugno 2013. Proprio in questi giorni, viene varata un'interessante iniziativa di Travelmarathon, con la collaborazione del comitato organizzatore: in due voleranno alla maratona di Barcellona

Il premio andrà al primo italiano (uomo e donna) che taglierà il traguardo. Intanto è stata superata quota 800 adesioni, con iscrizioni aperte fino al 28 giugno 2013.

Pistoia, 15.06.2013 - Volo e soggiorno gratuiti: destinazione Barcellona. È il prestigioso regalo che Travelmarathon farà al primo uomo ed alla prima donna di nazionalità italiana che taglieranno il traguardo di Abetone il 30 giugno prossimo in occasione della 38^ Pistoiabetone Ultramarathon

I vincitori avranno l’opportunità di cimentarsi in una delle maratone più affascinanti d’Europa, con oltre 13000 partenti e un percorso suggestivo che muove ed arriva in Plaza de España attraversando calle, ramblas e lungomare della città catalana.

L’iniziativa rientra nell’accordo di collaborazione che il comitato organizzatore della Pistoia-Abetone ha da tempo con Travelmarathon, associazione sportiva - con base sul web - di organizzazione trasferte all-inclusive per tutti i podisti che amano partecipare alle numerose maratone internazionali in calendario.
Si tratta di un premio di assoluto prestigio, che va ad aggiungersi al già cospicuo montepremi della Ultramaratona pistoiese.

In alternativa, i vincitori potranno scegliere anche di sfruttare il premio per la maratona di Valencia oppure quella di Malta. Il premio è comprensivo anche del per Pettorale Maratona Top Runner. 

Per informazioni
Agatino Sapienza
Contatti: 
347.5926817 - www.travelmarathon.it

 

 

Iscritti. Superate nei giorni scorsi le 800 adesioni, delle quali oltre 600 riguardano il traguardo di Abetone. Le iscrizioni proseguono senza sosta e andranno avanti fino a venerdì 28 giugno 2013. Attenzione però alla quota, che dal 23 giugno passerà da 45 a 50 € ( e da 33 a 38 per San Marcello). Si ricorda che il prezzo è comprensivo della cauzione per il chip di 10€, cifra che sarà restituita alla riconsegna del dispositivo. Il 23 giugno cambierà anche il prezzo per i percorsi non competitivi (Pistoia-Le Piastre e San Marcello-Abetone di Fitwalking) da 7 a 10 €, senza chip.

 

 

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
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Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
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