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27 luglio 2015 1 27 /07 /luglio /2015 18:11
Trans d'Havet 2015 (4^ ed.). Pajusco e Alessandra Boifava escono a sorpresa vincitori in una gara ricca di colpi di scena
Trans d'Havet 2015 (4^ ed.). Pajusco e Alessandra Boifava escono a sorpresa vincitori in una gara ricca di colpi di scenaTrans d'Havet 2015 (4^ ed.). Pajusco e Alessandra Boifava escono a sorpresa vincitori in una gara ricca di colpi di scena
Trans d'Havet 2015 (4^ ed.). Pajusco e Alessandra Boifava escono a sorpresa vincitori in una gara ricca di colpi di scena
Trans d'Havet 2015 (4^ ed.). Pajusco e Alessandra Boifava escono a sorpresa vincitori in una gara ricca di colpi di scena
Trans d'Havet 2015 (4^ ed.). Pajusco e Alessandra Boifava escono a sorpresa vincitori in una gara ricca di colpi di scenaTrans d'Havet 2015 (4^ ed.). Pajusco e Alessandra Boifava escono a sorpresa vincitori in una gara ricca di colpi di scenaTrans d'Havet 2015 (4^ ed.). Pajusco e Alessandra Boifava escono a sorpresa vincitori in una gara ricca di colpi di scena
Trans d'Havet 2015 (4^ ed.). Pajusco e Alessandra Boifava escono a sorpresa vincitori in una gara ricca di colpi di scenaTrans d'Havet 2015 (4^ ed.). Pajusco e Alessandra Boifava escono a sorpresa vincitori in una gara ricca di colpi di scenaTrans d'Havet 2015 (4^ ed.). Pajusco e Alessandra Boifava escono a sorpresa vincitori in una gara ricca di colpi di scena

Alla Trans d'Havet 2015 (ovvero la 50 miglia delle Piccole Dolomiti), andata in scena da mezzanotte del 24 luglio 2015, Pajusco ha impresso il suo sigillo alla 4^ edizione. Federica Boifava è caduta, ma è stata validamente sostituita dalla sorella Alessandra.

Il maltempo della nottata sconvolge i pronostici: Ornati e Rigodanza danno forfait

Dietro Pajusco arrivano Ludovisi e Di Giacomo.
Gara rosa al trio Boifava (Alessandra), Mognetti e Marzotto

La Marathon va a Mirko Righele e Maria Elisa Venco.

La Trans d'Havet 2015 si chiude nel segno del veronese Marco Pajusco, che taglia il traguardo di Valdagno con il tempo di 10:59:43 e ben poco possono fare contro di lui gli inseguitori Emanuele Ludovisi e Fabio Di Giacomo (Runners Valbossa Azzate), che finiscono nell'ordine sui due rimanenti gradini del podio con i tempi di 11:41:53 e 11:56:15.

Tra le donne trionfa Alessandra Boifava che così tiene alto l'onore in casa. La sorella Federica aveva infatti creato un distacco abissale prima di essere costretta a cedere e a ritirarsi per un infortunio al ginocchio sinistro occorso in località Pian delle Fugazze.

Alessandra quindi ha proseguito il lavoro imbastito da Federica e ha segnato un altro bel divario dalle inseguitrici. In seconda piazza arrivava Maddalena Mognetti (SCAIS), seguita poi da Ita Emanuela Marzotto (Associazione Podistica Il Campino).

Nella 40 km partita alle 9.00 di questa mattina la testa della classifica va a Mirko Righele (Alpstation Trail Team) e a Maria Elisa Venco.

Occhi al cielo fin dalla mezzanotte. Inizia così la 4^ edizione della Trans d'Havet, 50 miglia delle Piccole Dolomiti. La firma dell'Ultrabericus Team sulla gara è però sinonimo di sicurezza e tutto fila via, nonostante qualche bell'acquazzone che ha accolto i concorrenti fin dai primi sforzi in salita sui monti Summano e Novegno.

A Passo Xomo due dei favoriti, Giulio Ornati e Francesco Rigodanza, alzavano bandiera bianca, ma si proseguiva con Marco Pajusco che ben presto si metteva a tirare la testa della corsa, inseguito dall'atleta berica Federica Boifava.

I due liquidavano entro le prime ore del mattino il Massiccio del Pasubio e transitavano in località Pian delle Fugazze. Qui però una brevissima distrazione risultava fatale proprio per la Boifava. L'infaticabile vicentina del Team Montura saliva ancora fino a Campogrosso, ma sui primi impegni verso il Boale dei Fondi doveva lasciare la corsa.

Nel frattempo sulla scia di Pajusco c'erano già Di Giacomo e Ludovisi, scostati di pochi minuti, mentre dalle retrovie della gara rosa spuntava Alessandra Boifava, sorella di Federica, che così raccoglieva il testimone e si metteva a costruire il proprio distacco dalle avversarie.

Come da previsioni la massacrante salita al Rifugio Fraccaroli serviva a selezionare la testa della gara e Pajusco metteva un mattoncino dopo l'altro per trincerare il proprio vantaggio. Alle 7.40 timbrava il cartellino sulla Cima Coppi di giornata. Due ore dopo registrava il passaggio al check point della Sella del Campetto con un gap di quasi 40' sugli inseguitori, mentre dietro Ludovisi riusciva ad ingranare la giusta marcia superando Di Giacomo. Da liquidare restava solo la leggera salita a Cima Marana, per lanciare poi la picchiata vertiginosa verso Valdagno. I due inseguitori si fronteggiavano metro su metro, ma la sgasata del romano Ludovisi, originario di Caltrano, costringeva il leader della classifica della Sky Running Series Italy Di Giacomo ad accontentarsi del terzo posto.

E con la festa che scaldava il fitto pubblico assiepato sul rettilineo finale del centro storico di Valdagno, Pajusco sbucava ancora con tanta energia nelle gambe e arrestava le lancette del cronometro dopo 10 ore, 59 minuti, 43 secondi e 5.400 calorie bruciate, a solo 1' di distanza dal risultato registrato nella prima edizione della Trans d'Havet dal modenese Daniele Palladino.

Poco dopo le 13.00 il gran finale era tutto per Alessandra Boifava, abbracciata dalla sorella Federica, dolorante ma felice di vedere ancora un successo da appendere nella bacheca di famiglia. Dietro di lei ci volevano oltre 51' per vedere arrivare al traguardo la seconda donna di giornata, Maddalena Mognetti (SCAIS) e addirittura 2 ore e mezza per completare la triade sul podio con Ita Emanuela Marzotto, che nella città che ha segnato la fortuna dei nonni, ha portato a casa un successo inaspettato.

Nella Marathon al maschile la gara si decideva sul discesone finale da Marana. Il trio Pergher, Righele e De Togni arrivava infatti compatto sull'ultima salita, ma non appena il tracciato inclinava verso il basso Mirko Righele (Alpstation Trail Team) giocava il suo asso, sbloccava i freni e se ne andava mettendo in fila proprio Marco De Togni e Fabio Pergher (Atletica Serenissima A.S.D.). Sul finale il suo tempo era di 04:13:59, a 2' dall'arrivo accoppiato degli avversari.

Gara sempre in testa anche per la leader della Marathon femminile, Maria Elisa Venco, davanti a Francesca Pretto (Ultrabericus Team) e Irene Zamboni (G.S. Valsugana Trentino).

Il sole è ancora alto nell'azzurro cielo valdagnese e la festa può continuare con la sfilata degli arrivi che proseguiranno fino a tarda serata, tra gli applausi del pubblico, gli abbracci degli amici e le grandi pacche sulle spalle dei colleghi e delle colleghe di avventura.

 

Su http://www.wedosport.net le classifiche.

Le interviste

Trans d'Havet 2015 (4^ ed.). Pajusco e Alessandra Boifava escono a sorpresa vincitori in una gara ricca di colpi di scena

Marco Pajusco  (1° Ultra Trail). Mi era dispiaciuto dovermi fermare lo scorso anno, ma al tempo non si comanda. La gara è bellissima e merita di essere corsa. Fatto Fraccaroli mi sono detto che ci sarebbe stata solo discesa, ma non è così. I miei compllimenti vanno anche a questo bellissimo pubblico che raramente si incontra in giro. Per far bene un trail credo sia un grande aiuto trovare un'attività come la capoeira che pratico io. L'equilibrio va allenato per poter rendere ancora meglio in gara, percependo al massimo ogni possibile ostacolo e passandolo con più facilità. Negli ultmi mesi mi sono imposto di smettere di pensare alla classifica per evitare un bel po' di stress. Anche oggi, una volta saputo di essere primo, mi sentivo inseguito. Non ho capito bene se Ornati si era ritirato o meno. Capisco chi ha voluto fermarsi nella prima parte perché il meteo non era affatto dei migliori. Quando poi ero agli ultimi chilometri con il cuore in gola per lo sforzo, lì ho sperato con tutto me stesso di riuscire a chiudere così.

Emanuele Ludovisi  (2° Ultra Trail). Questa gara è a dir poco fantastica. Paradossalmente il punto più difficle è stato nel finale, anche per la stanchezza della notte che si è fatta sentire tutta. Nella prima parte di gara a corpo fresco sono andato via bene. Purtroppo ho preparato poco questa gara a causa di una caviglia slogata che però mi ha permesso di finire la mia prova e addirittura di finire a podio. Non posso che essere soddisfatto.

Fabio Di Giacomo  (3° Ultra Trail). Questa è la mia prima 80 km, la prima con partenza in notturna e, ovviamente anche la prima Trans d'Havet. Per me è un po' una gara di casa, perchè nonostante abiti a Varese da diversi anni, sono però originario di Caltrano e qui ho tutta la mia famiglia. Questo terzo posto in parte è dovuto ai ritiri importanti che ci sono stati, va detto. Abbiamo preso un bel po' d'acqua questa notte scendendo dal Summano ed è stato qualcosa di diverso per me. La leadership della Sky Running Series Italy non era cercata, ma è stato un piacere ritrovarsi lì. Vedremo come cambieranno le cose visto che non riuscirò a fare la Sella ronda Trail Running e mi concentrerò sulla Tartufo Trail di ottobre.

Alessandra Boifava (1^ Ultra Trail). La vittoria doveva restare delle Boifava e così è stato. Abbiamo cercato di tenerci la gara in casa e ora spero che Federica possa riprendersi.

Mirko Righele (1° Marathon). È stata più dura del previsto. In salita non andavo perché forse in settimana ho caricato troppo in vista di un obiettivo di peso che con Federica vorremmo darci a fine mese. Ho aspettato l'ultima discesa sapendo che quello era il mio pane e non mi sono più tenuto. Allo scollinamento di Marana eravamo in tre, insieme, e poi sono riuscito a staccarli nonostante il gran caldo e la grande umidità che si è fatta sentire sulle gambe.

Maria Elisa Venco (1^ Marathon). Il tempo ci ha aiutato tutto sommato, ma la gara è stata sofferta dall'inizio alla fine e sulla discesa da Cima Marana la gara ha fatto sentire tutto il suo tasso tecnico. Senti però aria di Valdagno e allora ti scatta quel qualcosa che ti fa arrivare in fondo. Ora mi preparerò per il Trail delle Creste e con le lunghe credo mi fermerò per questa stagione. Io son abituata a fare distanze un po' più corte e ora mi sentivo pronta per allungare un po' la strada.

Trans d'Havet 2015 (4^ ed.). Pajusco e Alessandra Boifava escono a sorpresa vincitori in una gara ricca di colpi di scenaTrans d'Havet 2015 (4^ ed.). Pajusco e Alessandra Boifava escono a sorpresa vincitori in una gara ricca di colpi di scena
Trans d'Havet 2015 (4^ ed.). Pajusco e Alessandra Boifava escono a sorpresa vincitori in una gara ricca di colpi di scena

La vigilia. Anteprima firmata Boifava-Ornati. La partenza dell'ultratrail avrà luogo a mezzanotte del 24 luglio 2015, domani il via della Marathon. Ecco da chi guardarsi in gara

Alpstation in festa nell'anteprima di ieri sera con atleti, supporter e musica

Con il prof. Grainer tracciato l'identikit del perfetto ultra-runner

Non poteva che essere una gran festa quella che è andata in scena ieri sera all'Alpstation di Schio per l'anteprima della 4.a Trans d'Havet, gara ben nota nel panorama delle ultra-trail tanto da essere anche nel 2015 terza tappa della Sky Running Series Italy, oltre che gara che assegna punti per il ranking mondiale ISF di categoria.

Lo start della snervante 80 km verrà data questa sera, allo scoccare della mezzanotte a Piovene Rocchette (VI), mentre domani mattina, alle 9.00, da località Pian delle Fugazze al confine tra Veneto e Trentino, la luce verde scatterà anche per il secondo percorso, la Marathon di 40 km. Sul primo tracciato ci sono 5.500 mD+ da liquidare in un continuo saliscendi che non lascerà certo il tempo per annoiarsi, mentre scenderà a 2.500 mD+ il dislivello della seconda proposta, più corta, ma non meno impegnativa. Dal via di quest'ultima, infatti, ci sarà subito da affrontare la temibile salita all'Alpe di Campogrosso e quindi al Rifugio Fraccaroli.

Il quartier generale di gara, allestito anche quest'anno presso il PalaLido di Valdagno (VI), si animerà a partire dalle 18.30 di oggi per la consegna pettorali. Alle 21.30 il diretto di gara, Enrico Pollini, convocherà tutti gli atleti per il consueto breafing pre-gara, quindi alle 22.30 si accenderanno i motori degli autobus che porteranno gli atleti sul via di Piovene. La procedura verrà poi replicata domani mattina, con consegna degli ultimi pettorali dalle ore 6.30, imbarco sulle corriere alle 7.30 e via in direzione della starting line di Pian delle Fugazze. Nel frattempo, in Piazza del Comune a Valdagno verrà segnato il rettilineo finale che condurrà i concorrenti fin sotto l'arco del traguardo. Qui, l'arrivo dei primi atleti è previsto attorno alle 10.00 per proseguire fino alla mezzanotte in attesa dell'ultimo finisher.

L'anteprima di ieri sera è stata l'occasione per scorrere la lista degli oltre 500 iscritti a caccia dei possibili uomini e donne che si contenderanno il podio. A ritirare i propri pettorali c'erano il verbanese Giulio Ornati e la padrona di casa Federica Boifava.
I pronostici guardano con molto favore ad entrambi. Per Ornati ripresentarsi sul via di questa Trans d'Havet rappresenta una sorta di promessa da onorare, dopo che lo scorso anno la manifestazione era stata bloccata dal maltempo proprio con il giovane del Team Salomon Isostad alla guida della corsa. Due saranno i vicentini che proveranno a tenergli testa, a partire dal portacolori del Terzo Tempo Running Team, Franco Manzardo, e poi Francesco Rigodanza dell'Alpstation Trail Team. A loro si accoderà il varesino Fabio Di Giacomo (Runners Valbossa) che attualmente guida la classifica Ultra maschile della Sky Running Series Italy.

Sempre tra gli uomini, ma spostandosi sulla Marathon, saranno ancora due vicentini a tentare il colpaccio: Mirko Righele (Alpstation Trail Team) e Fabio Pergher (Atletica Serenissima A.S.D.).

Ben diverso risulta il pronostico in campo femminile, dove Federica Boifava (Team Montura), con la grinta che sta dimostrando in questa stagione potrebbe ben presto rompere gli indugi e involarsi come già le abbiamo visto fare in altre gare. A guardarle le spalle ci sarà anche la sorella Alessandra. Occhio poi all'aretina Ita Emanuela Marzotto (Associazione Podistica Il Campino) che potrebbe giocare qualche sorpresa alle due vicentine.

Non resta che attendere gli sviluppi della gara con le prime schermaglie che potrebbero vedersi fin dalle prime salite sui Monti Summano e Novegno e le relative insidiose discese notturne. Raggiunta Bocchetta Campiglia si imbocca la panoramica Strada delle 52 Gallerie fino al Rifugio Papa. Dal Pasubio si scende alla volta di Pian delle Fugazze, dove il tracciato Ultra Trail si allaccerà con quello Marathon divenendo un tutt'uno. A quel punto si torna a salire fino all'Alpe di Campogrosso e quindi, per il muro selettivo del boale dei Fondi, verso la Cima Coppi di giornata del Rifugio Fraccaroli. Qui, una volta bypassata la bocchetta Fondi in molti potrebbero farsi trarre in inganno dalla conformazione del valico, dando l'impressione di essere arrivati allo scollinamento. L'illusione durerà ben poco perché il percorso non accenna ad ammorbidirsi e mostra subito il pietroso pendio che continua ad arrampicarsi fino ai 2.230 m slm del rifugio, da cui si inizierà con le discese, veloci, ma da non sottovalutare con le gambe ben frollate dai chilometri già macinati. Il saliscendi della Catena delle Tre Croci condurranno fino al Rifugio Bertagnoli, confermando la deviazione già predisposta lo scorso anno per superare alcune parti di sentiero franate. La corsa cede quindi il posto agli ultimi chilometri naso all'insù che culminano a Cima Marana, dalla cui sommità si intraprende la lunga discesa che in men che non si dica lancia verso il fondo valle e l'arrivo di Valdagno.

«C'è sempre un po' il timore di arrivare stanchi alla mezzanotte per le giornate calde dei giorni precedenti – è stato il commento di Federica Boifava - però poi il fattore casa gioca anche a proprio favore, perché conoscendo il percorso sai come gestirti e come amministrare al meglio le forze. Al momento mi sento tranquilla, forse anche un po' troppo. Vediamo come sarò a mezzanotte, quando salirà l'esaltazione della partenza. Parto comunque serena e forse solo il meteo mi potrebbe dare qualche pensiero.

Replicare il bel successo della Val di Zoldo (prima assoluta all'Extreme Race – ndr) è difficile. Tutti gli altri dovrebbero perdersi per strada ed è una cosa che non auguro certo. Anche quest'anno il livello è altissimo. Ci sono alcuni concorrenti di classe che saranno davvero impegnativi da tenere a bada, Giulio Ornati e Francesco Rigodanza in primis, ma bisogna sempre guardarsi le spalle, perché nel gruppo potrebbe sempre esserci la sorpresa.

Per me le parti più dure sono quelle che più noiose e qui è difficile annoiarsi. La fine è comunque il punto più impegnativo. L'ultima discesa è un inferno e con il bel tempo la temperatura sale mano a mano che ci si avvicina al fondo valle e al traguardo, insomma ti segna davvero.

A chi è alle prime armi con una gara di questa lunghezza consiglio di partire con calma, perché vedo sempre tante salite al Summano a ritmi inferociti, per poi dover alzare bandiera bianca già sul Novegno. Meglio amministrare lo sforzo, perché di chilometri per recuperare ce ne sono in abbondanza

«Mi sento bene e sono felice di aver recuperato dai piccoli infortuni dei mesi scorsi – ha spiegato invece Giulio Ornati - sono pronto per la gara. Quest'anno la voglia di portarsela a casa c'è tutta, perché l'anno scorso sono rimasto un po' con l'amaro in bocca. D'altro canto non si sarebbe potuto fare altrimenti visto come si era messo giù il tempo. Con il temporale la montagna era praticamente off limits per la salita. Oggi mi sento in forma, penso a correre e poi vedremo chi verrà fuori in gara. C'è sempre qualcuno che si mette a dare del filo da torcere.

L'anno scorso è stata una gara un po' particolare e il meteo ha influito sulla valutazione che ho potuto fare del tracciato. Credo che le prime salite siano molto corribili, ma il tutto si deciderà sulla salita al Fraccaroli, un'ascesa di tutto rispetto. Da non sottovalutare nemmeno la discesa finale però.

Anch'io mi sento di consigliare in particolare a chi è alle prime armi di partire con calma. La Trans d'Havet fin dall'inizio ti invoglia alla corsa, poi però nella seconda metà della gara diventa più selettiva, srotolando tanti saliscendi fastidiosi per cui è bene partire senza esagerare. Se poi nella seconda parte ci sarà energia si potrà accelerare e nel lungo discesone che porta a Valdagno ci sarà di che sfogarsi»

Nell'anteprima di ieri era presente anche il prof. Alessandro Grainer, che ha illustrato il progetto di ricerca sviluppato con un pool di ricercatori dell'Università di Padova sulla gestione della fatica in competizioni come le ultra maratone.

«Lo studio ha visto all'opera una decina di elementi, guidati dal professore Carlo Reggiani (Dip. Di Scienze Biomediche) per la parte di fisiologia, e della prof.ssa Patrizia Bisiacchi per quello che riguarda la psicologia generale. Con me ci sono stati poi Antonio Paoli, Giuseppe Marcolin, Annachiara Cavazzana e Giorgia Cona, prima autrice del primo articolo pubblicato finora su Plos One, uno dei punti di riferimento su scala mondiale per quanto riguarda la stampa scientifica.

Gli ambiti indagati dal progetto di ricerca sono stati tre: la gestione e percezione del dolore, la stabilità e la capacità di mantenerla e l'attenzione, la capacità decisionale e la capacità di cambiare la decisione nel momento in cui qualcosa va storto. Per il momento lo studio pubblicato ha preso in considerazione 30 atleti in due edizione della Trans d'Havet seguite (2012 e 2013 - ndr), questo ci ha permesso di raccogliere una gran mole di dati per cui ringraziamo gli atleti che si sono prestati.

Da questi dati sta uscendo un profilo dell'ultra-runner che potrà venire avvalorato ulteriormente dagli studi che intendiamo proseguire nel 2016. Da quanto abbiamo potuto osservare finora, diciamo che non stiamo parlando solamente di persone con grandi capacità fisiche, ma anche grandissime capacità mentali, di concentrazione e di adattamento agli stimoli esterni. L'allenamento mentale e la capacità di mantenere la concentrazione, insomma, risultano qui fondamentali

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27 luglio 2015 1 27 /07 /luglio /2015 05:35
Etnatrail Linguaglossa 2015 (5^ ed.). Lara La Pera e Vito Massimo Catania trionfano nella gara di 64 km
Etnatrail Linguaglossa 2015 (5^ ed.). Lara La Pera e Vito Massimo Catania trionfano nella gara di 64 kmEtnatrail Linguaglossa 2015 (5^ ed.). Lara La Pera e Vito Massimo Catania trionfano nella gara di 64 km
Etnatrail Linguaglossa 2015 (5^ ed.). Lara La Pera e Vito Massimo Catania trionfano nella gara di 64 kmEtnatrail Linguaglossa 2015 (5^ ed.). Lara La Pera e Vito Massimo Catania trionfano nella gara di 64 km

Vito Massimo Catania e Lara La Pera trionfano nella gara lunga di 64 km alla 5^ edizione dell’Etna Trail Linguaglossa, andato in scena il 25 luglio 2015 con partenza e arrivo nella zona di Piano Provenzana.

L’atleta di Regalbuto ha bissato il successo ottenuto lo scorso anno e la palermitana La Pera è ancora vincente sull’Etna, dopo la vittoria nella 0-3000.

Oltre 400 i partecipanti nelle tre distanze.

Va a Vito Massimo Catania e a Lara La Pera, la 5^ edizione dell’Etna-Trail Linguaglossa (64 km.) andato in scena ieri. Vittorie maturate al termine di due ottime prestazioni. Più “spregiudicata” la tattica dell’atleta dell’Amatori Regalbuto che ha subito premuto il piede sull'acceleratore, fiaccando alla lunga il secondo arrivato, l’ungherese Tamàs Karlovits per lunghi tratti della gara suo compagno di viaggio.
Catania, fermando il crono a 7h03’37 ha stabilito anche il record della manifestazione. “Gara dura – ha commentato Catania – ma oggi (il 25 luglio scorso - n.d.r.) stavo bene e non ho avuto problemi durante la competizione, solo verso la fine, durante la discesa dai 3000 metri ho accusato le gambe pesanti, ma il traguardo era ormai vicino.” Chiusura di podio ancora in lingua straniera con l’inglese Paul Kettle (7h46’25). Quarto un immenso Marco Olmo (8h24’02) sempre protagonista della sfida.
Per quanto riguarda le donne, regolare invece la tattica della palermitana Lara La Pera. L’atleta tesserata per il Marathon Misilmeri, già vincitrice a giugno della Supermaratona dell’Etna, ha guidato sempre le danze chiudendo con il tempo di 9h26’10, A poco più di 90 secondi è giunta Luisa Balsamo (Palermo H.13.30) che con un finale di gara tutto grinta ed esperienza, ha avuto la meglio sulla terza classificata Basilia Foerster (Team Endinger Alkoholfrei) che ha chiuso in 9h28’29. Ottima anche la prova della quarta donna, Cettina Pontillo della Panormus, giunta al traguardo con l’ottimo tempo di 9h37’22.

La classifica a squadre ha visto prevalere il team della Panormus del presidente Giuseppe Cuttaia, seguita dal Marathon Misilmenri di Innocenzo La Scala e dall’Etna Trail ASD di Carmelo Santoro.

La gara, con circa 140 atleti al via, è partita alle 5.30 del mattino da Piano Provenzana, sede nevralgica della manifestazione.
Alle 9.00 la partenza della 24 km. Vinta con autorevolezza da Vincenzo Schembari della Padua Ragusa (2h14’04), al secondo posto Alessandro Raiti della Edera Atletica Forlì in 2h23’18, terzo Daniele Chiefa (2h23’42). Al femminile vittoria della francesce Francoise Kerbaol (2h44’17), seconda Manuela Bruno dell’Atletica Verbano (3h08’36), terza Gabriela Chebak dell’Etna Trail ASD in 3h13’32.

Parallelamente alla 24 km. si è disputata anche la non competitiva di 16 km. che ha contribuito a portare il totale dei partecipanti a superare quota 400.

Assoluto protagonista della manifestazione ancora una volta è stato il vulcano dell’Etna che brontolando per via di una attività stromboliana che dura ormai da circa due settimane, ha accolto sul suo dorso gli atleti. E il connubio è stato fantastico con scorci immensi e scenari stupendi. Dal passaggio dai monti Sartorius, attraverso i crateri formatisi dopo l’eruzione del 2002 fino a quello a quota 3000 (punto più alto della gara) dove i partecipanti alla 64 chilometri, oltre ad imbattersi nelle asperità del territorio hanno dovuto fare i conti con un repentino abbassamento delle temperature, accompagnato da una pioggerellina mista a nevischio e da un’improvvisa nebbia.

Infine da menzionare - per elogiarla - l’organizzazione della manifestazione curata dall’Etna Trail ASD. Organizzazione capillare e perfetta, dai rifornimenti lungo il percorso a quello centrale di Piano Provenzana, il pasta party finale, la cortesia di tutto lo staff, l’attento monitoraggio metro dopo metro di Carmelo Santoro, fino alla perfetta segnalazione del percorso, con la novità (oltre che delle solite fettucce) anche di bandierine arancioni.

Un successo chiamato “squadra”, con l’amministrazione comunale di Linguaglossa e i numerosi sponsor presenti, parti attive.

E già chiusa l’edizione 2015 si pensa a quella del prossimo anno quando il punto nevralgico delle operazioni sarà proprio il comune di Linguaglossa da dove partirà l’Etna Trail 2016.

Nel 2016, non più 64 ma 85 i chilometri della gara maggiore, per una sfida che si fa sempre più grande e sempre sotto l’occhio benevolo e sornione di sua maestà l’Etna.

Delle foto che corredano l'articolo le prime quattro sono state realizzate da Michele Amato, mentre quella in basso che ritrae Marco Olmo è stata scattata da Aganteo Volloca (nick)

Delle foto che corredano l'articolo le prime quattro sono state realizzate da Michele Amato, mentre quella in basso che ritrae Marco Olmo è stata scattata da Aganteo Volloca (nick)

(Adriana Ponari) Gara come sempre emozionante, di grande successo per la forte presenza sia straniera che nazionale.
Organizzata con molta attenzione, requisito fondamentale per la buona riuscita di un Trail.
Luisa Balsamo e Marco Olmo, ultratrailer di grande talento ed esperienza internazionale, sono stati gli speciali ospiti e padrini della manifestazione.
400 circa i partecipanti alle tre gare previste ovvero:la 64 km, la 24 km (Ornithos Trail) e il Walktrail (14 km).
Nonostante le perturbazioni dei giorni precedenti il giorno della gara ha visto condizioni meteo clementi, che hanno consentito una discreta agibilità di percorso che, però, nei sentieri più intricati del bosco mostrava terreno molle di pioggia.
Fatica e caparbietà soprattutto nella gara più lunga: chi arriva a correre sulla Montagna si ritroverà per il resto della vita ad essere colpito dal Mal d'Etna.

Le foto sono state scattate a Linguaglossa, Piano Provenzana, Rifugio Ragabo e ai Monti Sartorius.

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25 luglio 2015 6 25 /07 /luglio /2015 06:39
Urban Trail Experience Torretta (edizione 0). Andata in scena il 22 luglio 2015
Urban Trail Experience Torretta (edizione 0). Andata in scena il 22 luglio 2015Urban Trail Experience Torretta (edizione 0). Andata in scena il 22 luglio 2015
Urban Trail Experience Torretta (edizione 0). Andata in scena il 22 luglio 2015Urban Trail Experience Torretta (edizione 0). Andata in scena il 22 luglio 2015
Urban Trail Experience Torretta (edizione 0). Andata in scena il 22 luglio 2015Urban Trail Experience Torretta (edizione 0). Andata in scena il 22 luglio 2015Urban Trail Experience Torretta (edizione 0). Andata in scena il 22 luglio 2015

(Foto e commento di Adriana Ponari) Quando un amico trailer, Vincenzo Scimeca, mi ha scritto invitandomi a partecipare attivamente alla Urban Trail Experience che si sarebbe svolta a Torretta, comune collinare a pochi passi da Palermo, ho accettato con moltissimo piacere e soprattutto con grande entusiasmo!
Torretta si trova a pochi km da casa mia e mi sembrava divertente ed interessante scoprire un luogo che,pur vicino, conoscevo solo superficialmente: ogni Paese, Borgo o Cittadina siciliana di solito ha Storia antichissima e nobile, ovviamente, e di Torretta sapevo ben poco!
C'era,inoltre l'interesse per questa formula dell'Urban Trail che stuzzicava la mia curiosità e mi induceva, appunto, a farne "esperienza".

La manifestazione denominata "edizione 0" è stata concepita come non competitiva... ma si sa: chi corre su strada o in montagna non può non sfoderare quel pizzico di agonismo che insieme al piacere del percorso gli dà divertimento e soddisfazione!
Organizzatori: Gaspare Mannino e Vincenzo Scimeca che, alcuni giorni prima della gara, mi hanno portato in giro per le strade e dintorni di Torretta per illustrarmi il percorso; misto e impegnativo, questo percorso in quanto Torretta è piena di scale e scalinate, alcune di esse di splendida ed antica fattura; così dopo il giro nel Paese ci si avventurava, sempre in salita, verso una fonte-bevaio le cui acque - secondo una targa del '700 sembra possiedano proprietà salutari (purgante); la Fonte e la Località hanno nome di "Favarotta", termine arabo che significa "sorgente" e che in Sicilia è comunissimo come toponomastico; dalla Favarotta iniziava il tratto sterrato, vero e proprio sentiero trail che dopo una ulteriore salita faticosa riportava,scollinando, verso il centro abitato e l'arrivo.
Sette i chilometri complessivi da percorrere e 65 - e forse qualcuno in più -  sono stati i partecipanti, curiosissimi di provare la nuova formula!
Plauso per gli organizzatori che, oltre alla capacità di far bene, ci hanno messo tutto il cuore; splendida -a dire di chi ha corso la gara che, verosimilmente, il prossimo anno verrà arricchita in distanza e difficoltà, con una buona possibilità di entrare a far parte di Circuiti maggiori.
Ha tagliato il traguardo per primo e sembrava un folletto veloce e leggero, Gregorio Silvia; alla fine tutti al Pasta party in piazza Lampedusa!

E, a proposito di Lampedusa, c'è da dire che Torretta è stato Feudo fin da antica epoca dei Principi Tomasi di Lampedusa, il cui ultimo discendente è stato quel Giuseppe che scrisse il "Gattopardo" orgoglio letterario della Sicilia e dell'Italia intere e che, nel suo libro, richiama alla memoria più volte luoghi o persone ivi esistite.

Sulla targa di benvenuto si può leggere : "terra della vastedda e della musica"
La Vastedda è una tipica focaccia cotta a legna e riempita con ricotta calda appena fatta; specialità che viene offerta al pubblico assieme ad un buon bicchiere di vino il giorno in cui si festeggia la Madonna ovvero l'otto dicembre!

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22 luglio 2015 3 22 /07 /luglio /2015 22:15
Etnatrail Linguaglossa 2015. Oltre 400 gli iscritti con atleti di molte nazioni. Marco Olmo testimonial

Superano quota 400 gli iscritti alla edizione 2015 dell’Etna Trail - Linguaglossa, manifestazione organizzata dall’Etna Trail ASD, in programma per sabato prossimo 25 luglio.
Tre le distanze previste, la 64 chilometri (Etnatrail, con 3250 D+), la 24 km (Ornithos Trail, con 1355 metri D+) ed il walktrail di 16 km e 850 metri D+, con l’Etna ancora una volta protagonista di un evento che non è solo sport, ma è anche cultura, natura e tradizione; centro nevralgico della manifestazione sarà Piano Provenzana, da dove avverranno partenze e dove avranno luogo gli arrivi e dove saranno effettuate le premiazioni.
Quattordici, oltre all’Italia, le nazioni rappresentate: sono attesi, infatti, atleti da Belgio, Francia, Olanda, Stati Uniti, Lettonia e anche da Israele.
La media distanza (24 km) sarà quella con più atleti al via, seguita dalla ultradistanza, la 64 km. che quest’anno assegnerà 2 punti per l’edizione 2016 del North Face Ultra Trail du Mont Blanc: una prova di forza per muscoli e cervello che vedrà al via circa 140 atleti.

La manifestazione, accenderà ufficialmente le proprie luci, venerdì prossimo 24 luglio, alle ore 17.30 in occasione della presentazione dell’evento che avrà come location il Convento dei Domenicani di via Tommaso Fazzello a Linguaglossa.

A fare gli onori di casa, oltre al presidente dell’Etnatrail ASD Carmelo Santoro e il suo staff, anche due mostri sacri dell’ultra-trail, la palermitana Luisa Balsamo e il piemontese Marco Olmo, tra i più grandi specialisti delle corse estreme; due atleti da sempre campioni dentro e fuori dai “campi di gara”.

Tra gli eventi collaterali, chiamati ad accompagnare questa “ricca” edizione dell’Etnatrail, il pasta-party previsto sia nella giornata di venerdì che in quella di sabato (prenotazioni Nino cell.3356137546), l’escursione ai crateri del 2002 a cura del CAI e la passeggiata Trail per ragazzi.

 

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15 luglio 2015 3 15 /07 /luglio /2015 20:51
Ultratrail della Maddalena 2015 (1^ ed.). Michele Graglia e Cecilia Polci conquistano il primo posto del podio della 65 km ed é buona la prima!

Michele Graglia ha conquistato l’Ultratrail della Maddalena (UTM), andato in scena il 28 giugno 2015, davanti a Pablo Barnes. In campo femminile volata solitaria di Cecilia Polci, seguita da Maria Chiara Parigi. Grande protagonista in gara e fuori il campione Marco Olmo.
Grande spettacolo, il 28 giugno 2015, in Valle Argentina (Arma di Taggia, provincia di Imperia) dove è andata in scena la prima edizione dell’Ultra Trail della Maddalena. Alla manifestazione sportiva si sono iscritti, nelle tre gare in programma, 110 podisti.
L’evento è stato impreziosito dalla presenza di atleti di altissimo valore come Marco Olmo, considerato il mito della corsa su lunghe distanze, ed i nazionali Pablo Barnes (Argentina), Virginia Oliveri e Maria Chiara Parigi (Italia), oltre a Michele Graglia, già vincitore di numerose gare sia all’estero sia in Italia tra cui la Milano-Sanremo, che dopo aver curato l’organizzazione dell’evento si è presentato al via dell’Ultra Trail.
A conquistare la vittoria finale della 65 Km, dopo una gara corsa a ritmi incredibili, è stato proprio l’ultramaratoneta locale Michele Graglia, che ha chiuso il percorso con un sorprendente tempo di 6 ore 44 minuti e 12 secondi. Alle sue spalle, distanziato di oltre 19 minuti, è giunto Pablo Barnes (7h03’36”) con cui aveva condiviso la prima parte di gara. Sul terzo gradino del podio è salito un altro atleta locale, Maurizio Ferratusco (8h53’51”). In campo femminile, dopo purtroppo l’abbandono di Virginia Oliveri, si è assistito ad una lunghissima fuga di Cecilia Polci e Maria Chiara Parigi che fianco a fianco hanno guidato in solitaria la gara fino al traguardo dove sono giunte insieme mano nella mano. Una vittoria quindi da condividere. A livello statistico la fotocellula di arrivo ha premiato la Polci (8h13’22”) per un decimo di secondo davanti alla Parigi. Al terzo posto è giunta Martina Bricarello (9h54’01”).
Appassionante anche la gara dei 26 Km che ha visto la prestigiosa presenza di Marco Olmo, simbolo delle Ultra Trail con le sue imprese tra cui le due vittorie dell’Ultra Trail del Monte Bianco, i numerosi trionfi nella Desert Cup, nel Cro Magnon e nella Desert Marathon, e le venti edizioni disputate della massacrante Marathon Des Sables. Lo stesso Olmo, preso d’assalto dai podisti per fotografie ed autografi, è stato protagonista sabato sera di un incontro pubblico svolto a Villa Boselli ad Arma di Taggia con più di 50 persone presenti. Il campione di montagne e deserti, oltre a proiettare alcuni filmati relativi alle sue imprese, è stato al centro di un’intervista pubblica ed ha infine risposto alle domande e curiosità dei presenti. Tornando alla competizione di 26 Km, dove erano presenti solo atleti maschili, la vittoria è andata a Gianluca Peirano (2h41’34”), davanti a Fabrizio Lo Bello (2h51’33”) e allo stesso Marco Olmo (2h52’18”).
Più corta ma disputata a ritmi elevati, nonostante le difficoltà legate al dislivello con le ripide salite iniziali, la 14 Km. La gara è stata vinta in campo maschile da Nino Bisso (1h17’11”) che ha preceduto Loris Viale (1h20’39”) e Fabrizio Brundu (1h26’18”).
A conquistare la classifica femminile è stata invece Elisa De Mattia (1h44’30”) davanti a Francesca Masseroli (1h51’39”) e Fabiana Desirello (1h57’31”). Un premio speciale è stato dato ai due giovanissimi atleti in gara Marina Marchi e Carlo Ravagnani.
L’organizzazione è stata curata dalla Running Free ASD di Arma di Taggia, in collaborazione con Spirito Ultra ASD, Smarta e Nuova Assistenza. La gara ha ricevuto il patrocinio del Comune di Taggia, della IUTA (Associazione Italiana di Ultramaratona e Trail) e di Telethon.
E' stata veramente una bella manifestazione, carica di emozioni, con un allestimento in piazza Cavour a Taggia avvincente e grandi atleti in gara – ha commentato il consigliere comunale delegato allo sport Mirko Pratticò - Con Michele Graglia, grande atleta, amico e concittadino, organizzatore e ideatore di questa prima edizione della UTM, insieme a Running Free Arma Taggia e Spirito Ultra è stata realizzata alla perfezione una competizione di altissimo livello. Abbiamo riproposto e riscoperto la Valle Argentina che, come dimostrano i commenti dei partecipanti, ha una vocazione paesaggistica, turistica e sportiva innata. Un particolare ringraziamento va alle due associazioni, alla Polizia Municipale di Taggia e alla Croce Rossa che, in collaborazione con le squadre UMTS di Loano, hanno dato assistenza e sicurezza a una gara dalle grandi prestazioni fisiche e mentali”.
“L'evento è stato un grande successo – ha commentato Michele Graglia - Non potremmo essere più contenti del fatto che tutti gli atleti si siano divertiti e che siano rimasti incantati dai nostri sentieri e dagli splendidi paesaggi delle nostre valli. Grande partecipazione, anche di forti atleti internazionali, ed una vera celebrazione dello Spirito Trail. Solide basi sono state sicuramente messe, ora si comincia a lavorare subito per rendere l'evento sempre più grande e sempre più coinvolgente!”.
Tutto l'impegno e l'entusiasmo che la Running Free Arma Taggia ha messo per la buona riuscita di questa edizione dell'Ultra Trail della Maddalena ha portato ottimi risultati – ha detto con soddisfazione il presidente Davide Borrello - Siamo stanchi ma felici. Credo che anche i partecipanti abbiamo respirato il nostro entusiasmo e noi con loro siamo entrati nello spirito della UTM. Il fuoco è stato davvero dentro tutti noi. Grazie a tutti”.

Alcune delle foto in corso di gara. Per vedere altre foto visita la galleria fotografica tematica sulla pagina facebook (magazine) "Ultramaratone, Maratone e Dintorni".Alcune delle foto in corso di gara. Per vedere altre foto visita la galleria fotografica tematica sulla pagina facebook (magazine) "Ultramaratone, Maratone e Dintorni".
Alcune delle foto in corso di gara. Per vedere altre foto visita la galleria fotografica tematica sulla pagina facebook (magazine) "Ultramaratone, Maratone e Dintorni".
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Alcune delle foto in corso di gara. Per vedere altre foto visita la galleria fotografica tematica sulla pagina facebook (magazine) "Ultramaratone, Maratone e Dintorni".

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27 giugno 2015 6 27 /06 /giugno /2015 06:02
Ultra Trail della Maddalena (UTM) 2015 (1^ ed.). Al via anche Marco Olmo

Il campione di montagne e deserti Marco Olmo sarà al via dell’Ultratrail della Maddalena che si disputerà - alla sua prima edizione - domenica 28 giugno 2015.

Saranno in gara gara anche il nazionale argentino Pablo Barnes e l’azzurra Virginia Olivieri

Grandi nomi al via per la prima edizione dell’Ultra Trail della Maddalena che si disputerà Domenica 28 giugno con partenza ed arrivo a Taggia. Nelle ultime ore ha infatti confermato la sua partecipazione il pluricampione di montagne e deserti Marco Olmo, considerato uno dei più grandi specialisti mondiali delle corse estreme. Una presenza di grande prestigio, accolta con onore da tutto lo staff organizzativo. Olmo è infatti considerato un vero mito nel mondo delle ultramaratone, in base ai grandissimi successi che ha conseguito in carriera. Tra questi la doppia vittoria nel 2006 e nel 2007 dell’Ultra Trail del Monte Bianco (ritenuta la gara principe del settore con i suoi 168 Km e 9.600 metri di dislivello positivo), i numerosi trionfi nella Desert Cup, nel Cro Magnon e nella Desert Marathon, oltre alle incredibili prestazioni nelle venti edizioni disputate della massacrante Marathon Des Sables (l’ultima delle quali corsa lo scorso aprile).

Alla partenza dell’UltraTrail della Maddalena ci saranno anche altri due forti specialisti della corsa su lunghe distanze che, pur essendo coniugi, difendono i colori di due nazionali diverse. Si tratta di Pablo Barnes della nazionale argentina e di Virginia Olivieri della nazionale italiana (con sette presenze in azzurro e vincitrice della medaglia di bronzo a squadre al campionato del Mondo di Ultratrail disputato poche settimane fa in Francia).
I due forti atleti hanno scritto il proprio nome su importanti competizioni sia di ultramaratona su strada sia di ultratrail.

Evento collaterale con Marco Olmo. Grande appuntamento sabato sera, alle ore 20.30 presso Villa Boselli ad Arma di Taggia, dove è stato organizzato un incontro pubblico con Marco Olmo. Durante la serata saranno proiettati alcuni filmati relativi alle sue gare, che daranno il via ad una chiacchierata con il campione.
L’incontro, ovviamente gratuito, è aperto a tutti ed è dedicato non solo ai corridori, ma anche a tutti gli amanti della natura (che siano montagne o deserti) e agli appassionati di imprese spettacolari.

La gara. La prima edizione dell’Ultra Trail della Maddalena propone tre gare su altrettanti percorsi di differenti distanze: 65 Km, 25 Km e 12 Km, tutti con partenza ed arrivo in Piazza Cavour a Taggia.

Tracciato. La 65 Km (dislivello 3000 metri) vedrà i partecipanti arrivare a Castellaro, transitare davanti al Santuario di Lampedusa, salire a San Salvatore dove ci sarà la deviazione fino a Pietrabruna, tornati verso il Monte Follia si giungerà in vetta al Faudo da dove si procederà fino a Santa Brigida, dopo essere rientrati al Passo di Vena, si scenderà prima a Montalto Ligure e poi a Badalucco, per imboccare la strada per Ginestro, la Maddalena, in conclusione picchiata fino a Taggia.

La competizione di 12 Km (dislivello 600 metri) porterà i partecipanti a Castellaro , poi al Santuario Lampedusa ed infine a San Salvatore da dove si tornerà indietro per il medesimo percorso.

Per la gara di 25 Km (dislivello 1000 metri), una volta giunti a San Salvatore, si proseguirà per il Monte Follia e il Monte Faudo da dove si farà ritorno.

Orari di partenza.

Ore 7 il via alla 65 Km (tempo massimo 14 ore)

Ore 9 il via alla 25 Km (tempo massimo 5 ore)

Ore 10 il via alla 12 Km (tempo massimo 3 ore)

Partecipazione. Per la 65 Km (età minima 18 anni) e per la 25 Km (età minima 16 anni) sarà necessario presentare all’organizzazione, entro il 15/06/2015, un certificato medico agonistico in corso di validità. Per la 12 Km (età minima 10 anni) non è previsto alcun certificato medico, visto il carattere non competitivo della competizione.

Iscrizioni. Entro il 27/06 sul sito ufficiale della manifestazione www.ultramaddalena.com

  • 65 Km: 70 Euro
  • 25 Km: 25 Euro
  • 12 Km: 12 Euro

Il 28/06 in piazza Cavour a Taggia (fino a 30 minuti dal via delle varie gare)

  • 65 Km: 75 Euro
  • 25 Km: 30 Euro
  • 12 Km: 15 Euro

Il ritiro dei pettorali e dei pacchi gara è previsto, sempre in piazza Cavour, la domenica mattina a partire dalle ore 6.00.

Materiale obbligatorio (solo per la 65 km). Con l'iscrizione ogni corridore sottoscrive l'impegno di portare con sé durante tutta la corsa, pena l'applicazione di sanzioni o eliminazione, il materiale obbligatorio: borraccia o camelbag, fischietto, banda elastica adatta a fare una fasciatura.

Sistemazione alberghiera. Per agevolare l’alloggio degli atleti che giungeranno da fuori, sono stati presi accordi con la struttura ricettiva convenzionata: Hotel Florida – Via Mazzini 38 Taggia – 0184/475323 (Singola 25 – 35 euro; Doppia 50 – 55 euro)

L’organizzazione è curata dalla Running Free Asd di Arma di Taggia, in collaborazione con Spirito Ultra Asd, Smarta e Nuova Assistenza. La gara ha ricevuto il patrocinio del Comune di Taggia e della IUTA (Associazione Italiana di Ultramaratona e Trail) che ha inserito l’UTM nel suo calendario nazionale, e di Telethon che sarà presente con un proprio stand.

La conferenza stampa si è svolta presso il “Cavallo Bianco" in piazza Cavour a Taggia.

Per maggiori informazioni www.ultramaddalena.com

L’Ultra Trail della Maddalena è presente anche su Facebook e su Twitter (@utmaddalena).

 

Ultra Trail della Maddalena (UTM) 2015 (1^ ed.). Al via anche Marco Olmo
Ultra Trail della Maddalena (UTM) 2015 (1^ ed.). Al via anche Marco Olmo
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27 giugno 2015 6 27 /06 /giugno /2015 05:44
Südtirol Ultra Skyrace 2015 (3^ ed.). La sfida si fa sempre più vicina. Presentata a Bolzano l'edizione 2015
Südtirol Ultra Skyrace 2015 (3^ ed.). La sfida si fa sempre più vicina. Presentata a Bolzano l'edizione 2015Südtirol Ultra Skyrace 2015 (3^ ed.). La sfida si fa sempre più vicina. Presentata a Bolzano l'edizione 2015

La corsa in montagna più estrema dell'Alto Adige si avvicina. Venerdì 24 luglio 2015 andrà in scena per la terza volta la Südtirol Ultra Skyrace, la gara di corsa in montagna lungo l'alta via “Hufeisentour” nelle Alpi Sarentine. Dynafit sarà in prima linea, sostenendo tutti i partecipanti e premiandoli con uno speciale starter gift.
Esattamente tra un mese, venerdì 24 luglio, partirà la terza edizione della Südtirol Ultra Skyrace, la gara di corsa in montagna che si snoda lungo l’alta via Hufeisentour nelle Alpi Sarentine, per una lunghezza di 121 chilometri e un dislivello di 7.554 metri. La competizione – presentata oggi a Bolzano - si sta affermando nel mondo internazionale del trail e attira sempre di più i grandi interpreti del settore. Per chi ritiene la distanza su 121 km troppo lunga, c'è la possibilità di partecipare alla versione "breve" su 68 km e 4.260 metri di dislivello, con partenza sabato 25 luglio.
Ad oggi gli iscritti sono 280 in rappresentanza di 19 paesi, ma le adesioni continuano ad arrivare.

Dynafit ha deciso di rinnovare - per il secondo anno consecutivo - il proprio sostegno alla gara. Ogni finisher riceverà una t-shirt in omaggio e per i vincitori la possibilità di aggiudicarsi anche altri premi Dynafit e occhiali Julbo, rinomato marchio francese di occhialeria sportiva, distribuito in Italia dal Gruppo Oberalp proprietario del brand Dynafit.
Il comitato organizzatore e lo staff presente sul percorso gestiranno infine la gara in total look Dynafit.
I partecipanti alla Südtirol Ultra Skyrace avranno un massimo di 40 ore per coprire l’intero tracciato nelle Alpi Sarentine. Partenza alle 22.00 di venerdì dalla conca di Bolzano, il percorso sale sul Corno del Renon, oltrepassa la Forcella di Sarentino e raggiunge la Croce di Lazfons. L’itinerario prosegue passando il Rifugio Forcella Vallaga per arrivare al Passo Pennes, dove i partecipanti saranno circa a metà del tragitto: da qui proseguiranno per il Giogo di Frane, la Valle di Sopramonte, l’Alpler Nieder fino al Rifugio di Punta Cervina (Hirzerhütte), per poi salire al punto più alto della gara, al Giogo Piatto a quasi 2.700 metri di altitudine, appena sotto la vetta della Punta Cervina. Infine i partecipanti affronteranno la lunga discesa che li condurrà al traguardo sui Prati del Talvera, nella città di Bolzano.
I partecipanti alla Südtirol Ultra Skyrace "short" partiranno invece sabato 25 alle 7.00 del mattino dai prati del Talvera di Bolzano per poi raggiungere il Corno del Renon, proseguiranno verso la cappella “Totenkirchl” e da lì fino al centro di Sarentino. Dal paese si risale alla volta del Giogo dei Prati (Auener Joch) per ricongiungersi al percorso originale attraverso l'altopiano del Salto (Lavenna/Langfenn e San Genesio) e tagliare il traguardo sempre in località prati del Talvera a Bolzano.
Nelle prime due edizioni della Südtirol Ultra Skyrace, hanno avuto la meglio due atleti altoatesini: l’albo d’oro riporta le doppie vittorie di Alexander Rabensteiner di Chiusa e di Annemarie Gross, originaria della Val Sarentino ma residente a Merano. Entrambi saranno al via anche quest'anno, ma dovranno affrontare rivali molto forti, tra cui la new entry del team Dynafit Nicola Bassi, atleta mantovano di gare sulle lunghe distanze già protagonista in questa stagione di una vittoria alla The Abbots Way Ultratrail, corsa di 125 km sulla Via degli Abati da Pontremoli (MS) a Bobbio (PC).
La Südtirol Ultra Skyrace assegna anche i punti necessari per la partecipazione alla Ultra-Trail du Mont-Blanc 2016: a tutti i finisher del percorso lungo saranno assegnati quattro punti, mentre quelli della Südtirol Ultra Skyrace "short" guadagneranno due punti. Un riconoscimento dell'alta qualità della gara di cui gli organizzatori sono molto orgogliosi.

Chi è Dynafit? Nel 2003 DYNAFIT, originariamente un’azienda austriaca produttrice di scarponi da sci, è stata integrata nel gruppo SALEWA/Oberalp. Quasi 200 collaboratori a livello mondiale vivono quotidianamente per lo sport e il marchio, la cui filosofia, ossia produrre prodotti tecnici su misura per lo scialpinismo, il trail running e la mountain bike si rispecchia nella stretta collaborazione con gli atleti. Il marchio con il leopardo delle nevi è sinonimo di Speed, Lightness, Performance e Technology. In inverno come in estate: speed up! www.dynafit.it

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19 giugno 2015 5 19 /06 /giugno /2015 05:32
Ultratrail della Maddalena (UTM) 2015 (1^ ed.). Poco più di una settimana al via della prima edizione

Proseguono a pieno ritmo i preparativi per la prima edizione dell’Ultratrail della Maddalena che si disputerà Domenica 28 giugno 2015.

In programma tre differenti distanze: 65 km, 25 km e 12 m, tutte con partenza ed arrivo in Piazza Cavour a Taggia, in provincia di Imperia, nell’estremo ponente ligure. Il percorso, tutto su ambiente naturale con sentieri, mulattiere e strade sterrate, toccherà alcuni degli angoli più belli e suggestivi della Valle Argentina.

Tracciato. La 65 Km (dislivello 3000 metri) vedrà i partecipanti arrivare a Castellaro, transitare davanti al Santuario di Lampedusa, salire a San Salvatore dove ci sarà la deviazione fino a Pietrabruna, tornati verso il Monte Follia si giungerà in vetta al Faudo da dove si procederà fino a Santa Brigida, dopo essere rientrati al Passo di Vena, si scenderà prima a Montalto Ligure e poi a Badalucco, per imboccare la strada per Ginestro, il Monte Merlo e la Maddalena, in conclusione picchiata fino a Taggia.

La competizione di 12 Km (dislivello 600 metri) porterà i partecipanti a Castellaro , poi al Santuario Lampedusa ed infine a San Salvatore da dove si tornerà indietro per il medesimo percorso.

Per la gara di 25 Km (dislivello 1000 metri), una volta giunti a San Salvatore, si proseguirà per il Monte Follia e il Monte Faudo da dove si farà ritorno.

Orari di partenza

  • Ore 7.00 il via alla 65 Km (tempo massimo 14 ore)
  • Ore 9.00 il via alla 25 Km (tempo massimo 5 ore)
  • Ore 10.00 il via alla 12 Km (tempo massimo 3 ore)

Partecipazione. Per la 65 Km (età minima 18 anni) e per la 25 Km (età minima 16 anni) sarà necessario presentare all’organizzazione, entro il 15/06/2015, un certificato medico agonistico in coso di validità. Per la 12 Km (età minima 10 anni) non è previsto alcun certificato medico, visto il carattere non competitivo della competizione.

Materiale obbligatorio (solo per la 65 km). Con l'iscrizione ogni corridore sottoscrive l'impegno di portare con sé durante tutta la corsa, pena l'applicazione di sanzioni o eliminazione, il materiale obbligatorio: borraccia o camel bag, fischietto, banda elastica adatta a fare una fasciatura.

Costo iscrizioni

  • 65 Km: 70 Euro entro il 27/06/15 - 75 Euro il giorno della gara
  • 25 Km: 25 Euro entro il 27/06/15 - 30 Euro il giorno della gara
  • 12 Km: 12 Euro entro il 27/06/15 - 15 Euro il giorno della gara

Sistemazione alberghiera. Per agevolare l’alloggio degli atleti che giungeranno da fuori, sono stati presi accordi con la struttura ricettiva convenzionata

- Hotel Florida (Via Mazzini 38, Taggia, 0184/475323): (Singola 25-35 euro; Doppia 50-55 euro)

L’organizzazione è curata dalla Running Free ASD di Arma di Taggia, in collaborazione con Spirito Ultra Asd, Smarta e Nuova Assistenza.
La gara ha ricevuto il patrocinio del Comune di Taggia e della IUTA (Associazione Italiana di Ultramaratona e Trail) che ha inserito l’UTM nel suo calendario nazionale.

Per maggiori informazioni e per le iscrizioni è possibile consultare il sito ufficiale della manifestazione www.ultramaddalena.com

L’Ultratrail della Maddalena è presente anche su Facebook e su Twitter (@utmaddalena).

 

Ultratrail della Maddalena (UTM) 2015 (1^ ed.). Poco più di una settimana al via della prima edizione
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17 giugno 2015 3 17 /06 /giugno /2015 16:44
Tre Rifugi della Val Pellice 2015 (40^ ed.). Tre Rifugi Val Pellice: il 12 luglio la gara trail al suo quarantennale, il 20 agosto, la rievocazione storica e la festaTre Rifugi della Val Pellice 2015 (40^ ed.). Tre Rifugi Val Pellice: il 12 luglio la gara trail al suo quarantennale, il 20 agosto, la rievocazione storica e la festa
Tre Rifugi della Val Pellice 2015 (40^ ed.). Tre Rifugi Val Pellice: il 12 luglio la gara trail al suo quarantennale, il 20 agosto, la rievocazione storica e la festa

La Tre Rifugi della Val Pellice si avvicina al suo quarantennale. La gara di ultratrail 2015 (che ha avuto cme suo antecedente storico una partecipatissima "camminata" su di un percorso che collegava i tre rifugi della Val Pellice, ma più breve di quello attuale) si celebrerà il 12 luglio prossimo nella moderna versione di 55,5 km e 3740 metri D+ (Tre Rifugi Val Pellice Trail) e di 33,6 km con 2205 m D+ (Trail degli Alpeggi).

Il 20 agosto invece è in programma la rievocazione storiica del ritorno dei Valdesi nella Val Pellice, dopo l'esilio ginevrino. Fino al 21 giugno sarà possibile iscriversi ad un costo agevolato.

La tolleranza, virtù propria dei saggi, dice che solo la partecipazione alla Cro Magnon (concomitante) per gli appassionati di distanze estreme potrà valere quale parziale attenuante per l’assenza all’evento sportivo dell’anno riferito ai 40 anni della manifestazione sportiva che ha generato tutto quel po’ di sudate in montagna che inflazionano, adesso, i calendari di trail.

Tutti convocati, dunque, a Bobbio Pellice in provincia di Torino dove i Valdesi “ripiantarono le tende”nel 1689 al rientro della lunga marcia (14 giorni) che li ricondusse in patria dall’esilio ginevrino.

Lì, a Bobbio Pellice, si celebrerà, in versione moderna, la festa di compleanno con l’allestimento della 40^ edizione della Tre Rifugi nella moderna doppia versione di “Tre Rifugi Val Pellice Trail” di 55,5 Km e 3740 metri di dislivello e “Trail degli Alpeggi” che di Km ne misura “solo” 33,6 con i suoi bei 2205 metri di dislivello di sola salita.

Come tradizione c’è un tempo entro il quale l’iscrizione sarà agevolata da un costo più contenuto: questioni di programmazione (per gli organizzatori) e non di speculazione economica che in questo tipo di manifestazioni è difficile rintracciare.

Domenica 21 Giugno lo spartiacque tra i 30 euro richiesti prima ed i 40 necessari dopo; il tutto attraverso il consueto percorso di Wedosport (www.wedosport.net )

Fiumi di inchiostro sono stati spesi negli anni per illustrare le caratteristiche tecniche della gara per cui rinvio le info di dettaglio al sito www.3rifugivalpellice.it

Il tempo (e l’inchiostro virtuale ) lo spendo invece per la “sfida” che è legata a questa edizione. Sfida dotata di un montepremi particolarmente ricco perché ha l’obiettivo di trovare un avversario a Paolo Bert che nella versione maschile vanta 12 successi su 13 partecipazioni.

“La Taglia” è, infatti, il sottotitolo della edizione 2015 e la “disfida” è particolarmente attesa in vallata e nel mondo dei Trailers.

“La Taglia” sarà anche il titolo di un “docufilm” che in questi giorni si sta girando in valle.
Proverà a raccontare un evento sportivo che da una parte ha fatto un pezzo di “storia” del nostro territorio e dall’altra ha scritto la grande “Storia” dei primi pionieri della Marcia Alpina ( “72 pazzi di corsa in cima allo Chaberton” titolava un giornale dell’epoca ) convertiti con il tempo nel grande popolo degli attuali trailer. Un documento storico e sportivo ed anche un simpatico gadget che verrà presentato quando le festività di fine anno faranno sentire il loro profumo.

Giovedì 20 Agosto l’apoteosi della “rievocazione storica” con annessa festa. Il tutto rigorosamente presso il Rifugio Jervis al Pra, ma questa sarà un’altra storia.

 

Ad integrazione di quanto contenuto nel comunicato, aggiungo qui di seguito alcune note esplicative sulla rievocazione storica e sul docufilm in preparazione "La Traccia".

La Tre Rifugi è la manifestazione sportiva più "vecchia" nel genere (almeno in Piemonte) avendo realizzato la prima edizione il 20 agosto 1972.
Ci sono stati alcuni anni di stop ma nel 2015 si realizza la 40° edizione.
In questa occasione, in luogo della solita raccolta di immagine di corridori e sentieri, abbiamo pensato di allestire un documento che racconti la storia di una manifestazione che ha intrecciato la vita di quest'angolo del Piemonte dal punto di vista sportivo ma anche culturale e di promozione del territorio. L'"opera" è in via di allestimento e conterrà anche le immagini della 40° edizione. Il film nella sua versione definitiva sarà pronto per fine settembre allegherò anche una copia del precedente lavoro.
La rievocazione storica della Tre Rifugi punta a rifare il più fedelmente possibile la prima edizione della stessa che si svolse il 20 agosto 1972.
L'evoluzione della specie, ha comportato negli anni variazioni di formula, regolamenti e, parzialmente, percorsi. La Tre Rifugi "Vintage" riproporrà formula agonistica (a coppie ed a cronometro), percorso e base di partenza ed arrivo della prima edizione.
Come detto sopra la gara ha penetrato in profondità la realtà locale e c'è molto attesa per l'evento.
Il Glorioso Rimpatrio dei Valdesi viene citato perché la discesa finale della attuale Tre Rifugi (12 Luglio) percorre il tratto finale del rientro dei Valdesi in Val Pellice nel tratto Colle Giulian-Bobbio Pellice, transitando al termine vicino al monumento del Sibaud che ricorda quell'evento.

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17 giugno 2015 3 17 /06 /giugno /2015 06:09
Pompegnino Vertical Trail 2015. Baldaccini e Bottarelli nella gara dei recordPompegnino Vertical Trail 2015. Baldaccini e Bottarelli nella gara dei recordPompegnino Vertical Trail 2015. Baldaccini e Bottarelli nella gara dei record
Pompegnino Vertical Trail 2015. Baldaccini e Bottarelli nella gara dei record

Gli azzurri Alex Baldaccini e Sara Bottarelli davanti a tutti, poi festa, sorrisi, sentieri, salita, discesa e niente pioggia. Si conclude così l’edizione dei record del Vertcal Trail di Pompegnino organizzato con maestria dall’Atletica Libertas Vallesabbia, a Pompegnino di Vobarno (Brescia), andato in scena il 14 giugno 2015.

Record per numero di partecipanti sia iscritti, ben 428, sia di arrivati al traguardo: 381 di cui 77 donne, un’altissima percentuale per una corsa in montagna. Canotta giallonera del Brooks Team e tanta voglia di vittoria per Alex Baldaccini (Gs Orobie) nelle ultime settimane spesso secondo, ma qui vittorioso con tanto di nuovo primato della gara fissato ora in 42’46”.

Era la mia ultima gara prima dei campionati europei di corsa in montagna che si terranno in Portogallo il 4 luglio, ultimo test di verifica della mia condizione fisica – conferma Baldaccini appena sceso dal podio – Sono più che soddisfatto, una vittoria è sempre importante per il morale e questa è una gara di buon livello. Ho cercato di tirare il più possibile in salita, gli europei saranno 12km totali tutti salita, quindi è lì che dovevo capire il mio livello. Dopodiché in discesa ho gestito la situazione, anche se non troppo perché temevo nel recupero di Rambaldini”.

E’ sereno in volto Baldaccini: “Felice di questo primato della gara, è una bella gara, organizzata bene nell'insieme e con un percorso interessante, ben sistemato e pulito. Complimenti agli organizzatori. Il raduno azzurro al Sestriere inizia domani ma io andrò solo da giovedì perché devo dare un esame universitario, sono alla fine del secondo anno, sto studiando fisioterapia a Varese”.

Cancellato, seppur di poco, il record di Alessandro Rambaldini datato 2013 superiore ai 43’ minuti. Già…Rambaldini (Atl. Valli Bergamasche Leffe), forse il più atteso, di sicuro il più applaudito nella gara di casa, lui valsabbino doc residente a Idro e oggi 2° in 43’59”: adesso c’è una convocazione in maglia azzurra tutta da onorare, gustare, vivere e gioire: il 4 luglio rappresenterà l’Italia ai mondiali di corsa in montagna lunghe distanze. Infine terzo gradino del podio per Marco Zanoni (G.P. Pellegrinelli) con un più che valido 46’03”.

Tra le donne doppietta firmata Free Zone con il successo dell’azzurra Sara Bottarelli già vincitrice di questo Vertical Trail alla prima edizione 2013. Crono finale di 54’05, mentre seconda è la compagna di team Angela Serena in 56’44”, bronzo con 57’51” per Anisleydi Garcia Cordero dell’Atletica Alto Garda e Ledro.

Appuntamento ora con la nona edizione della Tre Campanili Half Marathon, corsa in montagna internazionale in programma domenica 5 Luglio e con al via tanti campioni e quasi 1000 partecipanti.
Vestone sarà la capitale del running italiano per una domenica.

 

CLASSIFICA MASCHILE

Pos.

Pos. M/F

Pos. Cat.

Pett.

Cognome Nome

Societa'

Naz.

Cat.

Tempo

 1 

 1 

 1 

 2 

BALDACCINI ALEX

 G.S. OROBIE 

 

 SM 

 00:42:46 

 2 

 2 

 1 

 1 

RAMBALDINI ALESSANDRO

 ATL. VALLI BERGAMASCHE LEFFE 

 

 SM35 

 00:43:59 

 3 

 3 

 2 

 6 

ZANONI MARCO

 G.P. PELLEGRINELLI 

 

 SM 

 00:46:03 

 4 

 4 

 1 

 231 

VENDER ALBERTO

 S.A. VALCHIESE 

 

 JM 

 00:46:13 

 5 

 5 

 3 

 9 

MILESI VINCENZO

 G.S. OROBIE 

 

 SM 

 00:46:17 

 6 

 6 

 4 

 7 

BOTTARELLI ANDREA

 G.P. PELLEGRINELLI 

 

 SM 

 00:46:25 

 7 

 7 

 1 

 232 

FILOSI MARCO

 S.A. VALCHIESE 

 

 PM 

 00:47:13 

 8 

 8 

 1 

 205 

MAINI MARCO

 LIBERTAS VALLESABBIA 

 

 SM40 

 00:48:00 

 9 

 9 

 2 

 344 

PARIS GIOVANNI

 ATLETICA LONATO-LEM ITALIA 

 

 SM35 

 00:48:23 

 10 

 10 

 1 

 13 

FAVERIO RICCARDO

 G.S. OROBIE 

 

 SM45 

 00:48:42 

 

CLASSIFICA FEMMINILE

Pos.

Pos. M/F

Pos. Cat.

Pett.

Cognome Nome

Societa'

Naz.

Cat.

Tempo

 37 

 1 

 1 

 11 

BOTTARELLI SARA

 FREE-ZONE 

 

 SF 

 00:54:05 

 59 

 2 

 1 

 236 

SERENA ANGELA

 FREE-ZONE 

 

 SF35 

 00:56:44 

 62 

 3 

 2 

 8 

CORDERO GARCIA ANISLEIDY

 ATLETICA ALTO GARDA E LEDRO 

 

 SF 

 00:57:51 

 65 

 4 

 1 

 346 

SALVI DORINA

 ATL. RODENGO SAIANO 

 

 SF40 

 00:58:06 

 91 

 5 

 2 

 391 

LABONIA ISABELLA

 ATL. PARATICO 

 

 SF35 

 00:59:49 

 119 

 6 

 1 

 190 

SAOTTINI BRESCIANI ANNAMARIA

 ARIENI TEAM 

 

 SF50 

 01:02:34 

 127 

 7 

 1 

 156 

PELLICIOLI ELISA

 ATL. DI LUMEZZANE C.S.P. 

 

 SF55 

 01:03:18 

 129 

 8 

 1 

 359 

BOLETTI FRANCA

 ATL. GAVARDO '90 LIB. 

 

 SF45 

 01:03:34 

 130 

 9 

 2 

 97 

FESTA EMANUELA

 ATL. REBO GUSSAGO 

 

 SF45 

 01:03:42 

 138 

 10 

 3 

 292 

TIBURZI VALERIA

 ATL. PARATICO 

 

 SF45 

 01:04:29 

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Data di creazione 12/04/2011
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Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
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Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
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