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23 novembre 2011 3 23 /11 /novembre /2011 15:39

Marko-Cheseto-300x200.jpg(Gaia Piccardi, Corriere della Sera.it Sport) Nella terra dei Lagat, dei Wanjiru, dei Tergat e dei Makau (recordman il 25 settembre a Berlino in 2.03'38''), chiamarsi Marko Cheseto ed essere nato a Kapenguria, la città da cui partì la lunga marcia della miglior maratoneta nella storia del Kenya, Tegla Loroupe, non è necessariamente un passaporto per la felicità. La corsa di Marko, infatti, il keniano che non aveva saputo correre abbastanza veloce verso le borse delle grandi maratone, è finita ieri a 28 anni ad Anchorage, in Alaska, agli antipodi dell'Africa nera e del buonsenso, con i piedi amputati e le mani prive di sensibilità, nell'ultimo posto del pianeta in cui ti aspetteresti di trovare un africano votato alla fatica, ma di certo non al freddo.

Per dare una svolta alla sua vita da mediano delle lunghe distanze, schiacciato dalla concorrenza dei fuoriclasse usciti da Eldoret e Iten, Cheseto aveva accettato una modesta borsa di studio dall'Università dell'Alaska, un po' troppo a nord ma pur sempre Stati Uniti, la fabbrica delle possibilità: un corso di studi in infermieristica e nutrizione in cambio di un po' di gloria strappata ai muschi e ai licheni nelle campestri, l'onesto compromesso per continuare a coltivare la passione per l'atletica e sbarcare il lunario, come un brasiliano senza fantasia che si accontenti di un ruolo da terzino a Poggibonsi.

Il record nella mezza maratona di Anchorage e qualche titolo studentesco avevano regalato a Marko la fama che, per altri motivi, nel suo sophomore year (il secondo anno di studi) l'ha sbattuto in prima pagina sull'Anchorage Daily News , tra Sarah Palin e l'allarme alci che scendono in città in cerca di cibo. Cheseto era stato visto per l'ultima volta alle sette di sera di domenica, mentre, con un cappotto leggero e le scarpe da ginnastica, usciva dalla facoltà di Scienze sociali.

Lunedì i suoi compagni di dormitorio avevano denunciato la sua scomparsa. Ieri, dopo 48 ore di ricerche nei boschi con i cani e gli elicotteri, riapparendo all'improvviso dalla tempesta di neve nella quale era scomparso, Marko si è trascinato nel campus in condizioni pietose: le mani in ipotermia, i piedi così congelati da essersi saldati con le scarpe. «Non siamo riusciti a togliergliele, prima di amputare» hanno detto i medici.

Dove è stato? Cosa è successo? Sono domande alle quali Cheseto risponderà quando sarà in grado di farlo. Steve Cobb. c.t. della squadra di atletica dell'Università, ha abbozzato una prima spiegazione: «Marko era ancora sconvolto dalla morte di William Ritekwiang, connazionale, amico e compagno di allenamenti, che si è suicidato lo scorso febbraio a 23 anni. Si era preso del tempo lontano dallo sport ed era tornato in gruppo di recente. Eravamo appena rientrati da Spokane, dove avevamo partecipato a una gara».

Depresso, confuso, perso, chissà cos'altro. «Farò del mio meglio per ripagare la comunità che mi ha aiutato così tanto: mi scuso sinceramente per tutti i problemi che ho causato» sono state le sue prime parole dopo aver ripreso conoscenza. La speranza di seguire le orme di Paul Ereng, il keniano che negli anni '80 si trasferì all'Università della Virginia e poi conquistò a sorpresa l'oro negli 800 ai Giochi di Seul, è sfumato.

Di Marko Cheseto restano le impronte nella neve di Anchorage.

E un discreto record personale (29'08''28) su quegli interminabili 10 mila metri di sogni infranti.

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23 novembre 2011 3 23 /11 /novembre /2011 08:03

Maratona-Citta-di-Palermo 2799RIn occasione della 17^ Maratona Int. Città di Palermo Banco di Sicilia-Unicredit, con il numero 26 ha gareggiato il trentino Pio Malfatti, più volte nazionale di ultramaratona (specialità 100 km), che ha corso la sua 26^ maratona nel corso del 2011 (da qui il pettorale n° 26, da lui specificatamente richiesto agli organizzatori), nell’ambito del progetto “MaraTrenta”, 30 maratone, tutte corse (auspicabilmente) sotto le 3 ore e toccando (auspicabilmente) tutte le Regioni d'Italia, con un intento celebrativo in occasione del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia.
Pio Malfatti ha completato la maratona palermitana, tenedo fede al proposito, in 2h55': il suo conto sale così a 26 maratone concluse, di cui 24 sotto le 3 ore.
Con il completamento di questa maratona, Pio Malfatti ha eguagliato il record detenuto da Giorgio Calcaterra di 24 maratone corse in un anno sotto le 3 ore.

 

Maratona-Citta-di-Palermo 2365

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14 novembre 2011 1 14 /11 /novembre /2011 11:51

Migidio-Bourifa---Turin-Marathon-2011.jpgMigidio Bourifa di bronzo alla Turin Marathon. 3° italiano sul traguardo, sfuma di poco il sogno di vincere il quarto titolo tricolore: “Ci ho provato, volevo una grande prestazione

Nel bene o nel male è sempre protagonista Migidio Bourifa quando si parla di maratona. Ieri mattina in occasione della XXV Turin Marathon, gara valida per assegnare il Campionato Italiano Assoluto, ha tentato di vincere per la quarta volta in carriera la maglia tricolore. Gli è sfuggita di poco, ma fino al 38° chilometro è stato l’uomo da battere, spavaldo e grintoso come un ragazzino è stato sempre in testa alla compagine azzurra. A vincere il tricolore è stato il 31enne Giovanni Gualdi che è allenato proprio da Bourifa e che solo nel finale è stato più brillante e ha trovato le energie per passarlo.

In piazza Castello Bourifa è arrivato come 12° assoluto, in una Turin Marathon come sempre ben organizzata e di altissimo livello: “Ci ho provato, ho voluto correre contro il cronometro, chi mi conosce sa che non mi tiro mai indietro e ieri volevo andare sotto le 2h12’. Devi rischiare per certe cose e questa volta non mi è andata bene. Nella maratona devi fare così, devi essere coraggioso e dare tutto fin dall’inizio. Non ho guardato i miei avversari e sono andato via, purtroppo nel finale ho pagato questa mia scelta, ma sono comunque più che soddisfatto” – confessa Migidio.

Non tutti i giorni sono uguali, non sempre una preparazione perfetta porta a grandi risultati: “Non ho avuto buone sensazioni fin dal mattino e già dall’inizio gara. Mi sono detto di provarci comunque, - ha continuato Migidio - un mese fa in occasione della Maratonina di Cremona mi sentivo bene, correvo facile ed agile. Ieri sempre e comunque sensazione di fatica, ma va bene così. A 42 anni non posso pretendere di più, sono stato protagonista e chiudo così una buona annata con la soddisfazione di aver corso ancora due maratone ad alto livello. Boston in aprile dove sono stato primo europeo e Torino ieri dove ho dimostrato di esserci sempre e comunque”.

Un pensiero va anche all’amico Giovanni Gualdi che ha vinto il primo titolo della carriera: “Quando mi ha sorpassato l’ho incitato, si merita questa maglia tricolore e gli faccio i miei complimenti. Ora che ha avuto questa conferma dovrà lavorare sodo per abbassare il suo primato personale”.

 

Ufficio Stampa Migidio Bourifa

Cesare Monetti

www.atleticaweek.it

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9 novembre 2011 3 09 /11 /novembre /2011 18:27

Migidio Bourifa a Roma maratona 2011 - 2Una nuova sfida, una nuova maratona per Migidio Bourifa. Domenica 13 novembre, sarà al via da Piazza Castello alla XXV Turinmarathon, competizione che assume notevole rilevanza in quanto sarà valida come Campionato Italiano individuale assoluto sui 42,195km.

Bourifa, campione italiano in carica grazie al successo ottenuto nella Venicemarathon del 2010, ha già conquistato tre volte il Campionato Italiano di Maratona: domenica sulle strade di Torino la grande occasione per confermarsi campione e vincere il titolo per la quarta volta.

“Mi fa piacere che ci siano i più forti in gara come Bona, Gualdi, Curzi, Battocletti. Ce la giochiamo, come sempre mi piace lottare, sono queste le occasioni che preferisco, dove rendo meglio e che mi stimolano. Sfide vere che mi fanno pensare di essere ancora un agonista e che mi stimolano a non mollare mai in allenamento e in gara” – ci tiene a far sapere Migidio che in gennaio è anche diventato padre di Martina.

“Non sarà facile ma mi sono allenato duramente per questo obiettivo. In Aprile ho corso a Boston la mia ultima maratona con molta soddisfazione, 14° in 2h13’45”, primo europeo e primo italiano oltre che primo master mondiale. In ottobre - ha continuato - nella Maratonina di Cremona ho perso per soli 6” la maglia di Campione d’Italia di mezza maratona. Ho terminato in 1h03’58”, un tempo che ritengo più che valido. Con un po’ di ironia posso affermare che Cremona è stata solo la prima manche, domenica alla Turin Marathon la seconda e definitiva, quella che conterà veramente”.

 

Ufficio Stampa Migidio Bourifa

Cesare Monetti

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4 novembre 2011 5 04 /11 /novembre /2011 19:23

Alex Zanardi Alessandro (Alex) Zanardi in corsa verso New York: l'handbiker torna alla New York City Marathon e punta alla vittoria nella maratona che segnò il suo inizio sulle tre ruote. 

Parma. La splendida stagione agonistica 2011 di Alessandro Zanardi si chiuderà domenica 6 novembre con un'ultima grande sfida: vincere la New York City Marathon. Un ritorno carico di emozione, sia per l'unicità e il calore con cui la città accoglie l'evento ogni anno, sia perché la maratona più famosa al mondo nel 2007 segnò l'inizio dell'avventura di Zanardi in handbike e della grande passione per questa disciplina: oggi Alessandro è vice-campione del mondo in carica e terzo nelle liste mondiali stagionali nella sua categoria, e tutto cominciò proprio a New York quattro anni fa.
La gara partirà alle ore 8.55 locali dal ponte di Verrazzano, per poi attraversare Staten Island, Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan, con lo spettacolare arrivo in Central Park.
"In America la mia vita è cambiata due volte - commenta Zanardi - prima con i miei successi in Indycar, poi con la maratona di New York del 2007 che ha innescato in me la scintilla che mi ha fatto scoprire la passione per l'handbike. Già lo scorso anno ero arrivato a quest'appuntamento con l'intenzione di vincere; la sfortuna, però, ha voluto che mi si forasse un pneumatico dopo pochi metri , dunque penso di avere un 'conto aperto' con questa gara. Anche se sono un po' stanco per via di tutti gli impegni extrasportivi di questo periodo, so che la preparazione fatta quest'anno e il carico di adrenalina che viene fuori nel momento giusto, potranno consentirmi di competere per la vittoria. Direi una bugia se raccontassi di andare a New York solo per partecipare. Tra l'altro, correrò la gara con un mezzo nuovo: gli amici della Kaos design, infatti, hanno verniciato la mia bici in modo speciale, un vero capolavoro!"
Mentre Alessandro sarà impegnato nella maratona della Grande Mela, gli altri componenti del Barilla Blu Team, Fabrizio Macchi e Vittorio Podestà, stanno lentamente riprendendo la preparazione in vista di un 2012 che si preannuncia ricchissimo di impegni e che culminerà con i Giochi di Londra.
Sul blog www.shareyourdream.it, i tre campioni continuano a scrivere nuove pagine del loro percorso sportivo, raccontando se stessi, le loro passioni e le loro emozioni. Da oggi, sempre sullo stesso sito, è possibile raccontare la propria impresa sportiva nella sezione Un Sogno per Te e avere l'opportunità di vincere un viaggio a Londra per assistere alle finali della Paralimpiadi del 2012 assieme al Barilla Blu Team. Oppure è possibile proporre Un Sogno per gli Altri e realizzare un progetto sportivo di solidarietà a beneficio di un'associazione, una comunità o un ente grazie al contributo che Barilla destinerà alla migliore iniziativa.
Barilla_Header-BBT.jpgIl Gruppo Barilla. Nata a Parma nel 1877 da una bottega che produceva pane e pasta, Barilla è oggi tra i primi Gruppi alimentari italiani, leader mondiale nel mercato della pasta, dei sughi pronti in Europa continentale, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti nei Paesi scandinavi.
Attualmente il Gruppo Barilla possiede 43 siti produttivi (13 in Italia e 30 all'estero) ed esporta in più di 100 Paesi. Dagli stabilimenti escono ogni anno circa 2.500.000 tonnellate di prodotti alimentari, che vengono consumati sulle tavole di tutto il mondo, con i marchi: Barilla, Mulino Bianco, Voiello, Pavesi, Alixir, Academia Barilla, Wasa, Harry's (Francia e Russia), Lieken Urkorn e Golden Toast (Germania), Misko (Grecia), Filiz (Turchia), Yemina e Vesta (Messico). Ai marchi di prodotto si affiancano i marchi Number 1, società del Gruppo specializzata in servizi logistici, e First per i servizi di vendita al dettaglio.
La coerenza con principi e valori antichi ma sempre attuali, la gestione delle risorse umane come patrimonio fondamentale e i sistemi di produzione all'avanguardia fanno di Barilla una delle aziende alimentari più stimate nel mondo come espressione del "saper fare" italiano.
Per maggiori informazioni: www.barillagroup.it

 

 

Per ulteriori informazioni:
Marina Morsellino
Ufficio Stampa Barilla
marina.morsellino@barilla.com
0521.262288

Manuela Merlo
Studio Ghiretti & Associati
manuela.merlo@studioghiretti.it
338.2378079

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4 novembre 2011 5 04 /11 /novembre /2011 15:17

cudin_spartathlon.jpgOggi, nella puntata del 4 novembre 2011, è andato in onda su TGR Leonardo (RAI 3) il servizio "Dal sincrotone all'Ultramaratona", dedicato al campione azzurro di ultramaratona il friuliano Ivan Cudin, incentrato sulla sua recente partecipazione alla Spartathlon, dove per la seconda volta consecutiva è stato vincitore.

Questo il sottotitolo del servizio "Un ricercatore del sincrotrone di Trieste nel tempo libero si dà alla corsa estrema. Atene-Sparta in meno d’un giorno. Sono 245 chilometri".

Un servizio attento, in cui ampio spazio _ proporzionalmente alla sua durata - è lasciato a brani di un intervista con Ivan Cudin, attuale detentore imbattuto della MPI 24 ore su strada e sul complesso approccio (fisico, mentale, nutrizionale) all'ultramaratona.

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17 ottobre 2011 1 17 /10 /ottobre /2011 21:09

Migidio-Bourifa-a-Roma-maratona-2011---3.JPGMigidio Bourifa vice-campione italiano di mezza maratona. “Rabbia arrivare a 6” dal tricolore, ma sono contento perché ho fatto un gran tempo”

Continua senza sosta l’infinita carriera di Migidio Bourifa, campione italiano in carica sulla maratona. Questa mattina alla Mezza Maratona di Cremona è diventato Vice Campione d’Italia sulla distanza di 21,097km.

Fa un po’ rabbia perdere un titolo italiano per soli sei secondi – confessa il bergamasco nel dopo gara - ma queste sono le gare. Francesco Bona ha dato un violento strappo all’ultimo chilometro prendendo venti metri di vantaggio che non sono più riuscito a colmare. Sono comunque contento, sto facendo un periodo di carico negli allenamenti e questo doveva essere una competizione per verificare il mio stato di forma attuale per fare una grande maratona il prossimo mese. Sono soddisfatto”.

Migidio, portacolori dell’Atletica Valle Brembana ha così continuato: “Due giorni fa avrei firmato per finire in 1h05’, invece ho terminato in 1h03’58”, è l’ulteriore conferma che sono un competitivo, queste occasioni mi caricano consentendomi di dare sempre il meglio di me. Rimane un po’ di rammarico, è la quarta volta che arrivo secondo in un Campionato Italiano di Mezza maratona: due volte dietro a Stefano Baldini, una alle spalle di Simionato ed oggi a pochi metri da Bona. Magari l’anno prossimo sarà l’anno buono…”

Per Migidio Bourifa, padre della piccola Martina da gennaio di quest’anno, una più che valida prestazione che fa ben sperare per un nuovo successo nella sua prossima maratona autunnale.

 

Ufficio Stampa Migidio Bourifa

Cesare Monetti

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14 ottobre 2011 5 14 /10 /ottobre /2011 11:06

giovanna_trillini_ansa.jpgGiovanna Trillini, campionessa di scherma, prende le distanze dalla discussa decisione della Pellegrini e si dichiara di essere la portabandiera azzurra ai Giochi di Londra del 2012: "Questo è un bellissimo regalo che ho ricevuto, forse per la persona che sono sempre stata e per come mi sono comportata".

"Quando mi hanno detto che ero portabandiera - ha aggiunto - è stata una gioia immensa, una cosa che non mi aspettavo e un bellissimo regalo che ho ricevuto, forse per la persona che sono sempre stata e per come mi sono comportata".

Questa e altre dichiarazioni la Trillini ha rilasciato in diretta telefonica a Sky Sport24.


 Leggi tutto l'articolo

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8 ottobre 2011 6 08 /10 /ottobre /2011 19:10

PertileDaegu.jpgRuggero Pertile ha svelato i suoi segreti in un incontro-dibattito con il Gruppo Podistico di Assindustria: «Corro 200 chilometri a settimana. I miei battiti a riposo? 40. Con la testa sono già Londra»

Nel week end gli Under 23 gialloblù saranno a Fano per la Finale Argento dei Campionati di società. E ai Tricolori Cadetti di Jesolo c’è Anna Morbiato

«La mia preparazione? E’ già proiettata per essere al top a Londra 2012. Prima correrò una maratona in primavera, tra fine febbraio e inizio marzo, probabilmente all’estero. E poi affronterò quella dei Giochi Olimpici, l’avvenimento che ogni atleta aspetta più di qualsiasi altra cosa». Ruggero Pertile era praticamente a casa sua, giovedì sera, allo stadio Colbachini, in zona Arcella a Padova. Davanti a lui, infatti, i «colleghi» del Gruppo Podistico di Assindustria Sport, in un incontro organizzato da Antonio Petterlin, attivissima guida del Gruppo.

Sala piena, al Colbachini, con tutti i presenti interessati ai segreti del miglior maratoneta italiano in attività. C’è chi gli chiede di rivivere la prova offerta ai Mondiali di Daegu: «Ho corso regolare da subito, con l’idea di recuperare quanti sarebbero crollati nel corso della gara». Chi lo interroga sullo stato della disciplina in Italia: «Non è vero che non ci sono giovani in prospettiva. E’ che a loro andrebbero affiancati atleti più esperti, in grado di farli crescere». Chi, ed è un classico, gli domanda qualche dritta sull’alimentazione: «E’ fondamentale bere, non dimenticatelo mai. Bere prima, durante e dopo la gara». E chi gli chiede di svelare alcune sue curiosità personali: «Nel preparare una maratona arrivo a correre 200 chilometri a settimana, ma c’è chi ne fa di più. Il mio rapporto con l’orologio? Ho la fortuna di sapermi regolare perfettamente: se adesso vuoi che vada in pista a correre un giro in 60 secondi, riesco a farlo subito, senza bisogno di guardare il cronometro. I miei battiti cardiaci? In prossimità della maratona arrivo ad averne 40 al minuto, a riposo, in altri periodi mi assesto sui 44. E sono 180 sotto massimo sforzo».

Alla fine, la serata si chiude tra gli applausi generali e c'è stato chi lo invita a firmare un autografo e a posare per una foto. Con l’«in bocca al lupo» di tutti rivolto a un atleta che, pur essendo arrivato a rappresentare l’Italia ai Giochi Olimpici e ai Mondiali, conserva l’umiltà e la disponibilità del ragazzo «alla mano» che è sempre stato.

Per Pertile, il prossimo sarà un fine settimana di riposo.

 

Ma c’è anche chi invece gareggerà. E’ il caso della squadra under 23 maschile di Assindustria Sport Padova, sabato e domenica impegnata a Fano nella Finale Argento dei Campionati di società, dove si presenta al via con il miglior punteggio di iscrizione.

In pista e in pedana 12 atleti, con gli azzurrini Daniel Compagno (disco), Tommaso Parolo (peso) e Dylan Titon (5.000) a guidare una spedizione che comprende anche Tiziano Cecchetti (100 e 200), Andrea Zuin (400 e 400hs), Michele Regazzini (800 e 1.500), Jacopo Scotti Ferro (110hs), Edoardo Zagnoni (alto), Alberto Vella (asta), Patrick Pandolce (lungo e triplo), Mihail Farima (martello) e Damiano Zampis (giavellotto).

 

In gara a Jesolo, nei campionati italiani cadetti, ci sarà invece la gialloblù Anna Morbiato, di scena nel salto in alto.

 

Nella foto Ruggero Pertile ai Mondiali di Daegu

Visitawww.assindustriasport.ite www.maratonasantantonio.it

Per informazioni: Ufficio Stampa Assindustria Sport Padova tel 049 8227114 – fax 049 8227164

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8 ottobre 2011 6 08 /10 /ottobre /2011 10:46

Lizzy-Hawker.jpgMentre in Italia erano in corso i Campionati Nazionali della 24 ore su pista, nel nord del Galles (North Wales), a Anglesey, in occasione del Commonwealth Mountain and Ultra Distance Championships.

La 24 ore si è svolta dal 23 al 24 settembre.

Ebbene, si attendeva l'esordio sulla distanza di un'atleta che, nel corso di questi anni, ha marcato la storia dell'ultramaratona e dell'ultratrail con risultati impressionanti: vincitrice di 4 edizioni dell'UTMB (2005/2008/2010/211); vincitrice di 3 edizioni della Swiss Alpine Marathon (2006/2007/2011); Campionessa Mondiale della 100 km a Misari/Seoul nel 2006 (7h28'56"); medaglia di bronzo mondiale a Serre Chevalier (FRA) nel 2009 in occasione dell Campionato Mondiale di Ultratrail; medaglia di bronzo mondiale al Campionato del Mondo della 100 km nel 2010 a Gibilterra (7h33'26").

La Hawker aveva annunciato da tempo la sua decisione di cimentarsi in una gara di 24 ore, accogliendo la richiesta della Federazione Inglese a vestire proprio la maglia nazionale in occasione dei Giochi del Commonwealth 2011.

Ma quello che nessuno si aspettava era un Record mondiale... Lizzy Hawker ha vinto la gara assoluta, aggiudicandosi la medaglia d'oro e precedendo tutti gli uomini, ma più di ogni altra cosa ha stabilito alla sua prima partecipazione in una gara di 24 ore il nuovo Record Mondiale su strada femminile, coprendo la distanza di Km 247,076.

Il precedente primato apparteneva alla tedesca Sigrid Lomsky, stabilito a Basilea il 02 Maggio del 1993 con km 243,657 e avvicinato solo dalla francese Anne Cecile Fontaine in occasione dei Campionati Mondiali di Bergamo nel 2009, quando vinse l'oro con km 243,644.

lizzy Hawker portraitSe si pensa che la Hawker ha migliorato questo primato di ben km 3,419 e dopo 18 anni, e tutto questo alla prima eseprienza sulla distanza, si può facilmente immaginare quale possa essere il suo futuro in questa disciplina e quanti record potranno cadere bei prossimi anni...
Per la cronaca, la Hawker nella classifica finale dei Giochi del Commonwealth 2011 ha realizzato anche un lusighiero piaxzzamento nella classifica assoluta, precedendo il gallese John Pares (km 244,335), l'australiano David Kennedy (km 236,929) e l'inglese Pat Robbins (km 231,164).

Al femminile secondo posto per la gallese Emily Gelder (km 220,480) e l'australiana Meredith Quinlan (km 217,631).

Risultati questi di spessore mondiale, che la dicono lunga sulle potenzialità di atleti che stanno salendo alla ribalta sulla 24 ore.

 

Vai all'articolo originale

 

Lizzy Haker intervista all'Ultratrail du Mont Blanc 2011

 

Commonwealth 24 Hour Road Race Championship – Overall Standings

1. Lizzy Hawker (England) 240 laps / 247.076 km * World Best Female
2. John Pares (Wales) 237 laps / 244.335 km
3. David Kennedy (Australia) 230 laps / 236.929 km
4. Pat Robbins (England) 225 laps / 231.164 km
5. Bryan McCorkindale (New Zealand) 216 laps / 222.374 km
6. Wayne Botha (New Zealand) 216 laps / 222.295 km
7. Chris Carver (England) 214 laps / 220.719 km
8. Emily Gelder (Wales) 214 laps / 220.480 km
9. Ant Courtney (Australia) 214 laps / 219.868 km
10. Meredith Quinlan (Australia) 211 laps / 217.631 km
11. Alex McKenzie (New Zealand) 211 laps / 216.955 km
12. Richad Quennell (England) 210 laps / 216.452 km
13. Sean McCormack (Wales) 206 laps / 211.941 km
14. Deb Martin-Corsani (Scotland) 202 laps / 208.057 km
15. Jeremy Mower (Wales) 202 laps / 207.968 km
16. Marie Doke (England) 201 laps / 206.409 km
17. Wayne Gaudet (Canada) 200 laps / 206.230 km
18. John Pearson (Australia) 199 laps / 204.328 km
19. Susannah Harvey-Jamieson (Australia) 199 laps / 204.373 km
20. Sharon Law (Scotland) 198 laps / 204.017 km

 

Men
1. John Pares (Wales) 237 laps / 244.335 km
2. David Kennedy (Australia) 230 laps / 236.929 km
3. Pat Robbins (England) 225 laps / 231.164 km

 

Men’s Team Race
1. England 668.335 km (Pat Robbins, Chris Carver, Richard Quennell)
2. Wales 664.244 km (John Pares, Sean McCormack, Jeremy Mower)
3. New Zealand 661.624 km (Bryan MacCorkindale, Alex McKenzie)
4. Australia 661.125 km (David Kennedy, Anth Courtney, John Pearson)
5. Canada 595.093 km (Wayne Gaudet, Bruce Barteaux, Dave Carver)
6. Scotland 490.296 km (Steve Mason, Bill Sichel, Richard Cunningham)

 

WOMEN
1. Lizzy Hawker (England) 240 laps / 247.076 km * World Women’s Best
2. Emily Gelder (Wales) 214 laps / 220.480 km
3. Meredith Quinlan (Australia) 211 laps / 217.631 km

 

Women’s Team Race
1. England 643.016 km (Lizzy Hawker, Marie Doke, Karen Hathaway)
2. Australia 619.190 km (Meredith Quinlan, Susannah Harvey-Jamieson, Sharon Scholtz)
3. Scotland 605.791 km (Deb Martin-Consani, Sharon Law, Pauline Walker)
4. Canada 448.369 km (Sue Armstrong, Bernadette Benson, Charlotte Vasarhelyl)

 

Commonwealth Mountain and Ultradistance Championhips

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
Pagine viste : 607 982 (totale)
Visitatori unici 380 449
Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
Record visitatori unici in un giorno 14/04/2014 (2695 vis. unici)
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